Uno Scacchista

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Quando Bronstein restituì la donna a Petrosian

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(UnoScacchista)
Tranquilli, niente storie romantiche tra i due campioni sovietici, ma solo un aneddoto che risale al 1956. E’ il 28 marzo e siamo ad Amsterdam, esattamente nel Minerva Paviljoen, dove si sta svolgendo il Torneo dei Candidati che designerà lo sfidante di Botvinnik. Nella foto di apertura (J. van Bilsen / ANEFO) vediamo la sede di gioco e le partite del primo turno: Filip-Spassky, Geller-Petrosian, Keres-Bronstein, Panno-Pilnik, Smyslov-Szabó.

Al secondo turno sono di fronte Tigran Petrosian e David Bronstein e l’armeno, con il Bianco, sta “stritolando” l’avversario.

Petrosian ha il controllo completo della scacchiera, i due cavalli bianchi e le due torri paralizzano completamente i pezzi neri e… leggiamo cosa diceva Wolfgang Heidenfeld (e ha riportato Baruch H. Wood nel libro “The World Championship Candidates’ Tournament: Holland 1956“):

“Petrosian aveva surclassato Bronstein come mai era accaduto all’ex-sfidante al titolo: con l’eccezione di un Cavallo, che aveva mostrato qualche segno di attività in d4, Bronstein non era riuscito a portare in gioco nessun altro pezzo. Con solo quattro mosse prima del controllo del tempo Petrosian, che aveva circa cinque minuti ancora sull’orologio ed era conosciuto come forse il miglior giocatore lampo del gruppo, avrebbe poturo vincere la partita in una dozzina di modi, e invece ha lasciato la Donna in presa.”

“Non dimenticherò mai lo sguardo di sorpresa e meraviglia con la quale Petrosian vide la sua Donna sparire. Scrollando le spalle con disperata rassegnazione, senza una parola, fermò l’orologio. Una conclusione tragica di quella che sarebbe potuta essere la partita della sua vita. Lo stesso Bronstein sembrava completamente stordito da ciò che era successo. “Io dovevo prendere la Donna”, mi disse dopo la partita, quasi scusandosi, “E lui aveva giocato una partita così magnifica…”

Una conclusione talmente inaspettata e immeritata che non è difficile pensare che abbia lasciato il segno sull’allora ventisettenne Tigran: probabilmente troppo rilassato per la posizione assolutamente vincente sulla scacchiera, per il pochissimo tempo a disposizione del Nero e per l’impossibilità pratica per il suo avversario di far altro che muovere inutilmente Cavallo, aveva giocato con imperdonabile superficialità!

Se Heidenfeld ci parla di un tutto sommato dispiaciuto Bronstein, è particolare quello che è poi successo durante la cena ufficiale organizzata dall’Associazione del Turismo della Frisia. E’ sempre lo stesso Heidenfeld a raccontarlo dalla pagine del libro di Wood sopra citato.

“… alla fine della cena, venne portata in tavola una splendida torta-gelato a forma di scacchiera, con i pezzi di marzapane e cioccolato. Al momento di servirsi, Bronstein prese con attenzione la donna di marzapane e, voltandosi verso Petrosian, disse “Ecco, ti restituisco la Donna, Tigran!”

La risposta di Petrosian, purtroppo, non è nota …

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