Kramnik vince il Memorial Razuvaev
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(Riccardo M.)
Il 6 novembre scorso si è disputato a Mosca il Memorial Razuvaev “blitz”, con la partecipazione di giocatori famosi che hanno avuto nella loro carriera la fortuna di conoscere e lavorare con Yuri: Vladimir Kramnik, Ian Nepomniachtchi, Boris Gelfand, Evgeny Tomashevsky, Alexander Motylev, Mikhail Kobalia, Vladimir Potkin e il francese Joel Lautier.
[In apertura, Razuvaev contro Kasparov durante l’ottavo turno della finale del 47° Campionato URSS a Minsk nel dicembre 1979, in piedi Giorgadze e Balashov (Foto da dspace.nplg.gov.ge)]
Ha organizzato la Federazione scacchistica russa in collaborazione con Chess.com. Erano presenti la vedova di Yuri, Natalya Petrovna Razuvaeva, il figlio Alexander ed alcuni dei suoi migliori amici. Hanno commentato in diretta le partite per Chess.Com l’ex campionessa mondiale Alexandra Kosteniuk e il campione del mondo Rapid del 2018 Daniil Dubov.
Questa la classifica finale:
Tomashevsky 6, Kramnik e Nepomniachtchi 5, Gelfand 3,5, Kobalia 3, Motylev 2,5, Lautier 2, Potkin 1.
Nepo, grande favorito, ha vinto 5 partite ma ha perso con i primi due, con i quali ha giocato un po’ troppo avventurosamente. Vladimir Kramnik ha poi vinto il mini-match di finale contro Evgeny Tomashevsky 1,5 a 0,5.
Il giorno precedente, nel corso della serata in memoria del giocatore (con interventi di altri campioni come Boris Gulko, Lev Alburt e Anatoly Vaiser), erano stati annunciati i nomi dei vincitori del premio per “le migliori partite nello stile di Yuri Razuvaev” fra coloro che hanno preso parte al recente Torneo russo di “Prima Lega”. Sono Sjugirov (vincitore su Goryachkina), Predke (vincitore su Nesterov) e per ben due volte la diciottenne maestra FIDE Yulia Grigorieva, vincitrice su Shafigullina e Ovod.
Yuri Sergeyevich Razuvaev (*), era nato a Mosca il 10 ottobre del 1945 e nella sua ciottà si spense il 21 marzo 2012 all’età di 66 anni. Lo ricordiamo anzitutto per i numerosi successi, da Dubna 1978 a San Sebastian 1996, e per le 4 patte su 4 che seppe imporre nel 1984 all’allora fortissimo tedesco Hubner nel match URSS-Resto del Mondo. Gli appassionati italiani lo ricorderanno vincitore anche a Reggio Emilia 1996 (p.m. con Epishin e Dreev) e allenatore, per un certo periodo, della nazionale italiana.
Grande Maestro dal 1979, si laureò in Storia presso l’Università di Mosca ed è stato anche giornalista e scrittore: il suo libro “Akiba Rubinstein”, pubblicato nel 1980 e scritto in collaborazione con Murakhveri, ebbe un grande successo in patria e divenne un libro di testo fondamentale per più di una generazione di giocatori.
“Move to the endgame” è del 1981, mentre “Key Concepts of Gambit Play” uscì postumo nel 2016.
Razuvaev, straordinario analista, è stato allenatore di Karpov nel periodo 1971-1978 e, in anni più recenti, di Alexandra Kosteniuk, campionessa del mondo nel 2008. Di lui si è scritto come di uno dei migliori coach russi degli ultimi cinquant’anni.
“Ogni lezione con lui era un momento speciale per me”, così scriveva Alexandra nel suo blog il giorno dopo la morte di Yuri.
Un giorno a Razuvaev capitò di commentare alcune critiche che erano state rivolte al G.M. Peter Svidler per dei risultati negativi in competizioni a squadre; pareva che Svidler non riuscisse a mettere a disposizione della squadra la sua spiccata individualità. “È ridicolo rimproverare un giocatore di scacchi di talento per la sua individualità personale. C’è soltanto bisogno, in certi casi, di essere in grado di trovare un linguaggio comune con lui“, disse Razuvaev. Parole che rivelano quanto e con che tipo di atteggiamento, secondo Yuri, un coach dovrebbe lavorare con i giocatori anche al di là dell’aspetto strettamente tecnico.
Nel corso della sua carriera Yuri Razuvaev, che proveniva dalla scuola di Botvinnik, ha saputo sconfiggere quasi tutti i più forti giocatori della sua epoca, fra questi Timman (1969), Kasparov (1978), Bronstein (1982), Polugaevsky (1985) e Geller (1988), e poi Uhlmann, Vaganjan, Gulko, Short, Bologan …
E ha vinto, oltre i precedenti citati, altresì i tornei di Polanica Zdroj 1979, Zalaegerszeg 1981, Londra 1983, Dortmund 1985, Jurmala 1987 (p.m. con Tal, Psakhis e Gipslis), Pula 1988, Reykjavik 1990 (open, p.m. con altri 9 giocatori), Leningrado 1992, Tiraspol 1994.

Razuvaev ha pure curato alcune parti dell’Enciclopedia delle Aperture, fra le quali, insieme a Karpov, la variante Saemisch dell’Indiana di Re.
Il suo amico Boris Postovsky ha presentato nell’ottobre 2015 il proprio libro “Yuri Razuvaev, maestro di scacchi “. Alla cerimonia era presente la moglie di Yury, Natalia, e alcuni, non più giovani, giocatori russi come Averbakh, Kuzmin, Vasjukov, Sveshnikov e Gik. Il lavoro di Postovsky si compone di tre parti: ricordi e profili di giocatori, partite commentate, interviste e articoli di Razuvaev sulla teoria del gioco e sull’insegnamento.
Nota (1): questo profilo del G.M. Razuvaev è in parte tratto da un mio articolo che è stato qui pubblicato il 21.3.2017.