Casi polizieschi risolti da scacchisti (5)
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(Carmelo Coco)
Un piano perfetto: si uccide un uomo e si nasconde il suo cadavere in maniera accurata.
Ma cosa succede se, all’improvviso, per importanti ragioni sopraggiunte, si rende necessario riavere quel corpo così bene occultato?
E’ quanto accade in Mr. Pottermack’s Oversight. Un caso poliziesco risolto dal medico-avvocato John Thorndyke, il personaggio creato da R. Austin Freeman (La serie gialla si compone di ben 21 romanzi e numerosi racconti).
Thorndyke abita a Londra, al numero 5A di King’s Bench Walk, Inner Temple, assieme a Polton, maggiordomo e tuttofare.
In questo e negli altri libri della serie gialla mostra conoscenze profonde di archeologia, egittologia, biologia, zoologia, etc.
He was an eminently friendly man; courteous, kindly […] in his intercourse with his fellow-creatures.
(Era un uomo eminentemente amichevole; cortese, gentile […] nei suoi rapporti con i suoi simili.)
Parlando con il Signor Stalker gli dice: “Remember, I live by queer cases.”
(Ricordi, io vivo di casi strani).
Ma qual è il suo metodo investigativo?
Parlando con il Signor Pottermack afferma:
But what does ascientific man do when he sets up a working hypothesis? He deduces from it its consequences, and he continues to pursue these so long as they are consistent with the facts known to him. Sooner or later, this process bringshim either to an impossibility or a contradiction – in which case he abandons the hypothesis – or to a question of fact which is capable ofbeing settled conclusively, yes or no.
(Ma cosa fa un uomo di scienza quando costruisce un’ipotesi di lavoro? Ne deduce delle conseguenze e continua a perseguirle fintanto sono coerenti con i fatti a lui noti. Prima o poi, questo processo lo porta a un’impossibilità o a una contraddizione – nel qual caso l’ipotesi viene scartata – oppure conduce a risultati concreti che gli permettono di formulare soluzioni in maniera conclusiva, o sì o no).
Il riferimento scacchistico:
He had enjoyed Stalker’s visit. Particularly had he enjoyed the “queer case”, which was to him what a problem is to an ardent chess player.
(Gli era piaciuta la visita di Stalker. In particolare aveva gradito la discussione sul “caso strano”[1], che era per lui ciò che un problema scacchistico rappresentava per un caparbio giocatore di scacchi).
Anche il gambetto Evans uccide
Lo stesso meccanismo per uccidere uno scacchista usato in Poirot A chess Problem (The Big Four) è stato ripreso da Roberto Berna nel racconto L’avventura del vice-campione mondiale di scacchi, pubblicato in appendice al giallo Mondadori n. 1962 del 7/9/1986 (pagine 146-154).
In questo racconto gli scacchisti Blackburne, Burn, Bird e Blake si recano da Sherlock Holmes per pregarlo d’indagare sulla morte, per loro sospetta, del loro amico, il vice-campione mondiale di scacchi, Gunsberg. Holmes indaga scoprendo che il pedone che caratterizza la quarta mossa del gambetto Evans (sistema utilizzato notoriamente da Gunsberg), era stato elettrificato.
La partita:
Duca Lamberti è il poliziotto-medico (radiato dall’ordine per eutanasia e condannato a tre anni di prigione) creato da Giorgio Scerbanenco.
In Venere privata del 1966, Lamberti indaga sulla morte di una modella, Alberta Radelli.
I riferimenti scacchistici:
Nello studio del fotografo c’era un tavolo con una scacchiera “con una decina di pezzi, gli altri erano in una scatola di legno”.
Maurilia, modella collega di Alberta, dopo il servizio fotografico venne a vestirsi vicino a lei che guardava la scacchiera: si trattava di uno «studio», il bianco muove e vince, c’era vicino alla scacchiera una piccola rivista inglese di scacchi, l’anomalo era un appassionato del gran gioco.
«Sa giocare a scacchi?» era arrivato davanti a loro, dopo aver spento i riflettori in fondo, e stava maneggiando il suo accendino fotografico.
«Ero la prima in collegio».
Ne I ragazzi del massacro, Lamberti indaga sul violento omicidio di una giovane insegnante (pestata a morte) all’interno di un’aula di una scuola privata frequentata da ragazzi usciti dal riformatorio e altri con situazioni familiari difficili.
I riferimenti scacchistici:
Lamberti, mentre attende il ritorno di Carolino Marassi (un indiziato della morte dell’insegnante che ha fatto uscire di prigione e portato a casa sua per poterlo interrogare a suo modo), gioca a scacchi con la sua autista, Livia Ussaro.
Lamberti gioca con i Bianchi e la Ussaro imposta una moderna difesa Benoni.
Nel corso del libro la Ussari viene nominata spesso come “la guidatrice di scacchi” e come la “raziocinante giocatrice di scacchi”. Ma anche lui viene chiamato un “raziocinante giocatore di scacchi”.
Simon Kaye è il duro investigatore privato creato da Hillary Waugh. La serie con l’investigatore è composta da quattro titoli. Ogni titolo porta la parola Caso e un nome.
In The Veronica Dean Case Simon Kaye viene ingaggiato come guardia del corpo. Non sa ancora che la posta in gioco è un tesoro in lingotti d’oro.
Giocava a scacchi Kaye? Ecco il preciso riferimento:
Nello studio di Padre McGuire l’investigatore Simon Kaye gioca a scacchi con il religioso. La scacchiera è verde e bianca. Simon vince due partite e perde la terza.
Omicidio sul palcoscenico con sorpresa
E’ quanto accade nel racconto Come recitai in un dramma di Luigi Antonelli.
La sceneggiatura di una nuova commedia poliziesca in tre atti prevede una scena (alla fine del secondo atto) nella quale un uomo uccide la moglie con un colpo di pistola.
Durante la rappresentazione teatrale la pistola, anziché essere caricata a salve, ha una pallottola vera. L’attrice che impersona il ruolo della moglie muore veramente colpita al cuore. E’ omicidio.
Situazione molto sfruttata in ambito poliziesco/teatrale.
L’originalità del racconto consiste nella conduzione delle indagini. Il commissario Poitier, accetta la proposta del produttore (che teme di dover restituire il prezzo del biglietto al pubblico): gli interrogatori e la scoperta dell’assassino avviene sul palcoscenico, davanti ad un pubblico attento. Quasi un terzo atto ma senza nessuna finzione.
Nel racconto il commissario parigino viene definito come il più terribile giocatore di scacchi che frequentasse assiduamente la mia casa.
Il decisivo aiuto dello scacchista nella soluzione di un omicidio, in Towards zero di Agatha Christie.
Verso l’ora zero è il titolo di una trasposizione televisiva (adattamento e regia di Stefano Roncoroni) di un noto romanzo di Agatha Christie, Towards zero, pubblicato da Dodd Mead and Company, New York, 1944.
Attori principali: Giuseppe Pambieri nella parte di Neville Strange, Alida Valli nella parte di Camilla Tressilian e Andrea Bosic nella parte dell’avvocato Treves.
Lady Tressilian invita alcuni amici nella sua grande casa di Gull’s Point. Una notte qualcuno la uccide con incredibile efferatezza. Delle indagini viene incaricato il sovrintendente Battle che, aiutato dallo scacchista Treves, riuscirà a risolvere l’intricato giallo.
La scena scacchistica:
Nel salotto di casa Tressilian un tavolinetto con una scacchiera e una partita già cominciata. Si vedono molti pezzi Bianchi e pochi pezzi Neri. I pezzi sono del tipo Staunton. Impossibile determinare la posizione raggiunta. L’avvocato Treves e Audrey Strange, durante una conversazione, si siedono al tavolinetto, ai due lati della scacchiera. Rimasto solo, Treves studia la posizione dei pezzi. Giunge Thomas Royde con cui ha uno scambio d’idee su un libro giallo. Nello stesso tempo effettua una presa: il Cavallo Bianco cattura una Torre Nera. Non vediamo la risposta del Nero perché l’inquadratura si sposta su Royde. Quando la macchina da presa ritorna su Treves ha in mano la Donna Bianca.
Curiosità: nel testo originale di A. Christie non c’è nessun riferimento al gioco degli scacchi.
[Fine quinta parte, qui la quarta parte]
Autore: Carmelo Coco, Catania
[1] Il misterioso caso della scomparsa di un direttore di banca.