Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Limitazione e dominazione: dagli studi alla pratica

3 min read

Il Bianco muove e vince (Conte Jean de Villeneuve-Esclapon, La Stratégie, 1922)

(Uberto D.)
Limitare i movimenti di un pezzo avversario fino a dominarlo, se possibile, è una finalità strategica che se realizzata produce normalmente una forte impressione su chi osserva lo svolgimento di una partita o di uno studio. Gli esempi sono ovviamente molti, ma oggi vi propongo due studi di circa un secolo fa e una partita di circa… due giorni fa che lo dimostrano in pratica.

Dominazione

Tecnicamente si parla di dominazione quando un pezzo, pur avendo nominalmente molte case in cui muovere, non ha modo di muovere senza essere catturato. In pratica si tratta di una limitazione di movimenti portata alle estreme conseguenze, come in questi semplici esempi che tutti sicuramente abbiamo imparato molto presto.

I pezzi leggeri neri sono totalmente limitati nei loro movimenti, tanto da esser dominati dalle controparti bianche. Questi pattern di dominazione del Cavallo sull’Alfiere e dell’Alfiere sul Cavallo sono molto importanti da conoscere e sono estremamente utili specialmente nei finali.

Certamente la dominazione non si realizza in maniera così semplice, soprattutto quando si parla di studi. Per oggi ho scelto due studi composti dal conte Jean de Villeneuve-Esclapon (1860-1943). Caratterizzati da un’ottima economia di composizione, entrambi gli studi dimostrano in maniera eccellente il concetto di dominazione di un pezzo che non riesce impedire la promozione del pedone avversario perché viene catturato in ogni suo tentativo.

Conte Jean de Villeneuve-Esclapon
Diagrammes, pubblicato postumo nel 1997

Il Bianco muove e vince

Entrambi gli alfieri bianchi sono attaccati dalla Torre nera, uno direttamente, l’altro indirettamente per la minaccia di scacco in d5. Come riuscire a promuovere il pedone a6 impedendo alla Torre di piazzarsi sulla colonna “a” o sull’ottava traversa?

La soluzione, come ogni studio che si rispetti, è abbastanza sorprendente. La casa-chiave della soluzione è sicuramente a5 e il bianco deve impedire alla Torre di arrivarci, ma come? Dopo 1. Ad2 il Nero guadagna l’Alfiere grazie allo scacco in d5, quindi…

Un finale elegante e convincente, che spero vi abbia preparato al prossimo studio, decisamente più complicato.

Conte Jean de Villeneuve-Esclapon
La Stratégie, 1922

Il Bianco muove e vince

Anche in questo studio c’è un pedone che corre per andare a Donna e una Torre che attacca i due pezzi leggeri del Bianco. Questa volta la casa-chiave è b4, dove la Torre nera cercherà di piazzarsi dopo che il Cavallo o l’Alfiere saranno catturati. Il problema è che l’immediata 1. Ae7 non funziona a causa di 1… Tg6 seguita da 2… T(x)b6.

Una bellissima dominazione con due pezzi diversi, frutto di due adescamenti; il tutto con solo 7 pezzi sulla scacchiera. Davvero magnifico.

Facciamo ora un salto in avanti di un secolo e vediamo come Carlsen riconosce e sfrutta il tema della dominazione di un pezzo avversario durante la FIDE World Cup attualmente in svolgimento a Sochi (Russia).


Limitazione

Dopo aver visto ed ammirato questi due eccellenti esempi di dominazione negli studi, ecco come il Campione del Mondo ha vinto la seconda partita dello spareggio del suo match contro il GM polacco Wojtaszek.

FIDE World Cup 2021 – Carlsen e Wojtaszek, dopo la loro seconda partita del match (Foto dal sito ufficiale del torneo)

Una partita molto lineare e convincente, che mi ha ricordato quella, molto famosa, vinta da Capablanca contro Winter ad Hastings nel 1919. “Niente di nuovo sotto il sole” potrebbe dirmi qualcuno, ma… cosa c’è di più bello che vedere come le idee ed i piani di più di un secolo fa siano ancora attuali nella nostra era digitale?

About Author

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: