Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Boris Pasternak, an “avid chessplayer”

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Boris Pasternak nel 1908 (Fotdo di Emil Sigizmundovich Bendel - Pubblico dominio)

(Adolivio Capece)
Boris Pasternak, il celebre scrittore russo, premio Nobel per la letteratura nel 1958, era “an avid chessplayer”, stando a quanto scritto dal Grande Maestro Andrew ‘Andy’ Soltis in uno dei suoi libri.

Il termine ‘avid’ può essere banalmente tradotto come ‘avido’, oppure anche ‘bramoso’, ma i termini italiani non rendono bene l’idea della passione per il nostro gioco. Comunque possiamo pensare che all’autore de ‘Il dr Zivago’ gli scacchi piacessero molto.
La famiglia Pasternak, ebraica laica, era agiata; Boris imparò quasi certamente a giocare da ragazzino, forse a scuola, forse più probabilmente grazie ad un nonno (quello materno) che notoriamente era ‘cultore’ degli scacchi, oltre che matematico e musicista dilettante: trasmise l’amore per la musica a sua madre, Rosa Kaufmann, che divenne pianista.
E anche il giovane Boris avrebbe voluto diventare pianista, oltre che compositore, ma poi d’improvviso nell’estate del 1912, dopo viaggi in Svizzera e in Italia, maturò la decisione di dedicarsi alla poesia.
Quanto al padre di Boris, Leonid, era artista e professore alla Scuola moscovita di pittura; aveva uno stretto rapporto con Lev Tolstoj, per il quale illustrò i libri, e Boris ebbe modo di incontrarlo molte volte in casa, per cui molti ritengono che abbiano anche giocato almeno qualche volta a scacchi.

Ma in casa Pasternak andavano in visita molti altri scrittori e poeti, per esempio Rainer Maria Rilke: Boris aveva 10 anni e Rilke 25 quando si incontrarono per la prima volta, ma in seguito Boris in una lettera ricorderà di aver giocato a scacchi con Rilke seduti per terra su una scacchiera posata sul pavimento di una stanza.

C’è una curiosità sulla data di nascita di Boris Pasternak, un po’ come era avvenuto per Alexander Alekhine. Secondi alcuni documenti la data di nascita è il 29 gennaio 1890, secondo altri è il 10 febbraio. Naturalmente ciò dipende dal fatto che in Russia allora si usava il calendario Ortodosso.
Quindi il 29 gennaio è la data secondo il calendario giuliano, il 10 febbraio è la data secondo il calendario gregoriano. Ricordiamo che il calendario giuliano era usato nell’Unione Sovietica prima della Rivoluzione russa, dopo fu usato il gregoriano: tra i due una differenza di 13 giorni.

Ma torniamo agli scacchi.
Viene tramandata una sua partita, da tutti accettata come realmente giocata, con lo scrittore russo Alexander Bek, che la trascrisse. La data è il 27 ottobre 1947, la città è Mosca.

Alexander Bek – Boris Pasternak
Mosca, 27.10 1947

Nonostante la passione per gli scacchi, Boris non accenna al gioco nella sua opera principale, “Il dr Zivago”, scritta tra il 1956 e il 1957, che gli valse il Nobel nel 1958; c’è solo un piccolo vago accenno: “Le foglie si posavano sullo spiazzo, come pedine su una scacchiera, e nello stesso modo si posavano sul loro tappeto dorato i raggi del sole.”
Qualcosa in più nel finale della poesia “Marburgo”, dove si leggono questi versi ispirati agli scacchi:

Ecco, le notti si siedono e giocano a scacchi
con me sul parquet rischiarato dalla luna.
Profumo d’acacia e finestre spalancate
e, come testimone, la passione incanutisce in un angolo.
E il pioppo è il re. lo gioco con l’insonnia.
E la regina è l’usignolo. lo anelo all’usignolo.
E vince la notte, i pezzi si mettono da parte,
il bianco mattino nel volto riconosco
.’

Eppure, stando sia al biografo Sergey Voronkov sia a Laurence Day, Maestro Internazionale e per ben 13 volte nella squadra del Canada alle Olimpiadi degli Scacchi, per la figura del ‘dr Zivago’ Pasternak si sarebbe ispirato ad uno scacchista. Ovvero a Fedor Parfenovich Bohatirchuk (1892-1984), buon giocatore ma bloccato dalle autorità dopo che aveva ottenuto uno score di 3½-½ con Mikhail Botvinnik.

In sintesi: Bohatirchuk nacque a Kiev, che oggi è in Ucraina ma all’epoca faceva parte dell’Impero Russo. Nel 1910 vinse il campionato di Kiev davanti a Bogoljubov, nel 1927 arrivò primo ex aequo alla pari con Romanovsky nel campionato russo.
Era un medico, radiologo, e dopo molte vicissitudini, che lo portarono in Germania (visse alcuni anni a Monaco e giocò sotto il nome ‘Bogenko’) nel 1948 arrivò in Canada e giocherà per questa nazione le Olimpiadi del 1954 (punti 8.5 su 15 in quarta scacchiera), anno in cui gli fu attribuito il titolo di Maestro Internazionale. Poi si dedicò al gioco per corrispondenza, guidò la nazionale canadese nel mondiale a squadre ed anche qui ottenne il titolo di Maestro Internazionale nel 1967. Morì ad Ottawa.

Fedor Bohatirchuk (particolare di una foto di famiglia del 1915, fornita dalla figlia Tamara Jeletzky a Sergey Voronkov e Yakov Zusmanovich)

Per concludere ricordiamo che nel 1965 dal libro di Pasternak fu tratto un film, che mantenne il titolo “Dr Zivago”. Interpreti Omar Sharif e Geraldine Chaplin, più Alec Guinness e Julie Christie. Vincerà cinque Oscar.

Boris Pasternak morì a Peredelkino, in una dacia nella foresta a sud di Mosca, il 30 maggio del 1960.

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