La scacchiera sull’altare
2 min read
(Rosario Lucio Ragonese)
Non conosco eventi così strabilianti e penso che questa sia l’unica volta che ciò sia avvenuto.
Quando Carla ed io ci sposammo, il 29 ottobre del 1988, ci capitò un prete a caso, di cui non sapevo e non so neanche il nome.
Per il 25° non ci siamo fatti mancare nulla e abbiamo scelto Gennaro Cicchese. Anche lui festeggiava il 25°, di sacerdozio, ed era il Campione del Mondo di Scacchi dei Religiosi. Mio amico da tanti anni, avversari anche come circolo: io all’epoca ero al Santa Maria e lui al Dal Vascello.

Ma a parte la premessa veniamo al momento culminante, quando all’omelia Gennaro disse “Scusate un attimo vado a prendere…”
Io mi giro verso Carla e stupito dico “Ma che fa, se l’è scritta?”
Di lì a poco Gennaro riappare con una busta gialla, ne estrae scacchiera, Re e Regina e comincia “Il Re e la Regina si incontrarono e case bianche e case nere …” fragorosa risata dei convenuti e … sull’altare si era materializzata una scacchiera che Gennaro mostrava mentre continuava la sua fine prosa.
Un evento eccezionale, nella Basilica di San Pancrazio a Roma a pochi passi da San Pietro.
Tra gli invitati naturalmente tanti scacchisti che apprezzarono l’eccezionale evento, incluso Luigi Maggi, allora presidente del Comitato Regionale della FSI.
Un amico è colui che riesce a stupirvi soprattutto quando non ve lo aspettate. Quando non è previsto. Grazie Gennaro !