Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Gli orologi di Antonio Fattorini

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Orologio utilizzato per il campionato del mondo del 1886 tra Steinitz e Zukertort [Immagine dal blog "Le Café de la Régence" (link) di Jean Olivier Leconte]

(Mario Spadaro)
La storia di questa famiglia di orologiai iniziò quando il signor Antonio Fattorini (senior) nato nel 1797, dal piccolo comune di Bellagio, un antico borgo costruito su un promontorio vicino al Lago di Como, si trasferì nel nord dell’Inghilterra.

Presumibilmente arrivò in questo paese poco dopo il 1815, in seguito ad una campagna di reclutamento attiva che, dopo la fine delle guerre napoleoniche, incoraggiava l’immigrazione di giovani svizzeri, italiani e altri europei con competenze specialistiche, per prevenire una potenziale crisi commerciale in Gran Bretagna.

Il 29/07/1824, Antonio senior si unì in matrimonio con Maria Broni, nata a Liverpool, a St. Peter’s, Leeds, da Thomas Furbank, e sembra che la coppia abbia avuto almeno dieci figli.

Nel 1826 Antonio senior si stabilì a Leeds abitando una casa al “1 tribunale, 49 Briggate”, trovando benessere vendendo orologi e gioielli con una bancarella al “18 Bazaar, del Mercato Centrale”.

Nel 1831, si trasferì a Bradford per aprire il suo primo “negozio fisso” nella stretta e trafficata arteria all’incrocio tra Cheapside e Kirkgate, inserendo nell’attività alcuni dei suoi figli (i due più grandi, Lawrence e Frank, erano divenuti commercianti di cestini, e quindi non proseguirono l’attività del padre).

Gli altri quattro figli maschi, Innocent, John, Antonio junior (il nostro uomo) ed Edward furono incaricati separatamente di tre avamposti, con Innocent che assunse il controllo della filiale di Skipton, John ed Edward gestirono la filiale di Bradford (conosciuta come Fattorini & Sons) e Antonio junior quella di Harrogate.

Questi tre rami divennero gestiti separatamente come eredità futura dei figli interessati, e ogni ramo fu sviluppato e fu trasmesso all’interno del ramo della stessa famiglia. Il fondatore Antonio morì il 20/03/1859 (o 1860).

Antonio Fattorini junior, in inglese Anthony e familiarmente Tony, (Harrogate, North Yorkshire, Inghilterra 1837/38 – Harrogate (presumibilmente), North Yorkshire, Inghilterra 6 aprile 1915), non si è mai sposato, ma ha coinvolto sua sorella Maria, negli affari.

Tornata a Bradford, Maria aveva sposato intorno al 1876 John Tindall, un produttore di seta per cucire, ma nel 1901 John e Maria si erano trasferiti a vivere con Antonio a Harrogate.

Antonio Fattorini era, tra l’altro, un appassionato di scacchi e sin dal 1881 ha ricevuto diversi incarichi di volta in volta sia nel Bradford Chess Club che nella West Yorkshire Chess Association.

Il legame Fattorini-scacchi portò la ditta a costruire e commercializzare i primi orologi da scacchi, che sostituirono le poco pratiche clessidre di sabbia (l’imprescindibile necessità di misurare il tempo, scaturiva dal fatto che le riflessioni senza limiti, spesso facevano durare le partite per un’intera giornata).

Alcuni autori riportano che nel 1880 a Livorno il signor Domenico Marcucci aveva realizzato un orologio doppio, molto somigliante a quello realizzato da Fattorini, che era stato utilizzato con successo nel circolo di quella città; ma questo avvenimento rimase noto soltanto in ambito locale e non ebbe un seguito.

Il progetto per gli orologi creati da Fattorini è attribuito a Thomas Bright Wilson (1843-1915) di Manchester (su consiglio di Blackburne), segretario del Manchester Chess Club, che però non brevettò il suo congegno (il primo brevetto per questo tipo di orologi fu rilasciato nel 1884 ad Amandus Schierwater di Liverpool).

Orologio inventato nel 1883 da Thomas Bright Wilson (1843-1915) (dalla pagina Gramhir [link] su @sofi_chess)
L’orologio da scacchi era formato da una base rettangolare in ferro battuto di un certo peso, tale da conferire stabilità all’insieme, sopra la base era posizionato un bilanciere con un angolo di 30° al centro, ed alle estremità di quest’asse mobile erano saldati due orologi a pendolo perfettamente uguali, in metallo cromato.

Per un elementare ma ingegnoso meccanismo, poteva funzionare soltanto quello dei due orologi che si trovava più in alto ed in posizione verticale, perché il pendolino aveva la possibilità di oscillare senza ostacoli facendo muovere le lancette.

Se questo orologio veniva ruotato di 30° (in maniera equivalente all’odierno “schiacciare l’orologio”) automaticamente il pendolino veniva bloccato dalle stesse pareti in cui era posizionato e l’orologio si fermava, mentre immediatamente si metteva in moto l’altro orologio che veniva a trovarsi in posizione verticale, con il pendolino libero di oscillare.

Presumo che questi orologi siano stati prima provati nei circoli locali e tenuto conto della perfetta riuscita della loro funzionalità, fu stabilito di ufficializzarli alla prima importante occasione.

Nel torneo di Londra del 1883 della British Chess Association, giocato con la cadenza di 15 mosse in un’ora, apparvero per la prima volta gli orologi meccanici di Fattorini (nel 1899 il giocatore nonché Segretario della Federazione Scacchistica olandese H.D.B. Meijer aggiunse a questi orologi la “bandierina” segnatempo).

Particolare di una illustrazione umoristica riferita all’International Chess Tournament del 5 Maggio 1883 [dal sito CarolusChess (link)]
Fu un grande successo che introdusse l’elemento di pressione del tempo nelle partite e creò una lotta a tre; inoltre fu anche un fattore significativo per attirare gli spettatori ad assistere alle partite (conoscendo il tempo massimo della loro durata), spianando la strada al gioco organizzato. In breve tempo gli orologi si diffusero ovunque.

Fattorini continuò negli anni il suo interesse per gli scacchi, partecipò al meeting WYCA del 1886 ed organizzò nel 1887 un match tra Joseph Blackburne di Manchester e Isidor Gunsberg di Londra.

La ditta Fattorini and Sons donò il Trofeo Fattorini, al congresso BCA del 1888 a Bradford, per il campionato dilettantistico dello Yorkshire; il trofeo consisteva in un set di scacchi in avorio con scacchiera e doveva essere assegnato a chiunque lo vincesse due volte, anche non consecutive.

Match Steinitz-Lasker per il campionato del mondo a New York, 1894 [Immagine in Pubblico Dominio da WikiMedia (link)]
Particolare di una incisione relativa ad una partita David Janowski – Mikhail Chigorin [Immagine dal blog “Le Café de la Régence” (link) di Jean Olivier Leconte]
L’ultima notizia relativa al campo scacchistico su Fattorini, lo vede partecipante pure al meeting WYCA del 1889 e come riportato sull’ American Chess Magazine, Vol. II, n. 1, luglio 1898, in occasione della competizione tra i club di scacchi dello stato di New York organizzata da Oswald Ottendorfer, per interessamento dell’ex giocatore di Bradford sig. Herr Cassell (che era rimasto in contatto con Antonio Fattorini), la ditta Fattorini and Sons fornì direttamente il premio Staats-Zeitung Chess Trophy.

American Chess Magazine, Vol. II, No. 1, July 1898 pag.64 Public Domain, Google-digitized

Nel necrologio della sua morte venne riportato che Antonio Fattorini era anche un cronometrista di gare di atletica e si occupava attivamente pure di rugby.

Tony Fattorini nell’agosto del 1895 [Immagine dal sito “Rugby League Heritage Project” (link)]
Morì il 6 aprile 1915 (secondo l’iscrizione incisa sulla lapide) all’età di 76 anni e venne sepolto nella tomba di famiglia presso l’Harrogate’s Harlow Cemetery. Gli affari di Antonio ad Harrogate passarono ai discendenti di sua sorella Maria e l’attività commerciale continua fino ai nostri giorni.

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