Semplice a Teplice
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(di Riccardo Moneta)
Nella storica foto del torneo di Teplitz-Schönau del 1922, possiamo riconoscere:
In piedi da sinistra: Borislav Kostic, Paul Johner, Karel Treybal, Ernst Grünfeld, Richard Réti, Friedrich Sämisch, Rudolf Spielmann, Saviely Tartakower , NN
Seduti da sinistra: Akiba Rubinstein, Geza Maroczy, Siegbert Tarrasch, NN, Jacques Mieses, Heinrich Wolf, Richard Teichman, NN.
Vinsero quel grande torneo alla pari l’austriaco Spielmann e l’idolo di casa, Richard Reti, capace di perdere contro gli ultimi due classificati (Mieses e Johner), ma di ottenere ben 6,5 punti contro i primi 7.
Sericano, nel suo “i luoghi degli scacchi” (vol. 2°, pag.107) menziona che furono assegnati a Teplitz Schönau (era il nome tedesco della località ceca) sette premi di bellezza, e che di questi Rubinstein (che giunse appena 5°) ne vinse addirittura quattro!
E nell’introduzione ci ricorda anche l’episodio che rese celebre il luogo nel mondo, ovvero, nel 1812, “l’incontro tra due geni, Johann Wolfgang von Goethe e Ludwig Van Beethoven” e gli incidenti curiosi che proprio lì portarono alla rottura dei buoni rapporti fra i due grandi artisti.
Teplice, città termale della Boemia, quasi al confine con la Germania, si conferma ancora, in questo secolo, un “luogo degli scacchi”, ma ormai con un profilo chiaramente più basso. Lo dimostrano i nomi dei vincitori, per non andar lontano, delle ultime sei edizioni, dal 2010 al 2015, che sono stati, nell’ordine, Bernasek, Sergeev, Fier, Mamedov, Melkumyan e Stefansson.
Quest’anno (11-19 giugno) il favorito per rating Elo è l’armeno/slovacco Sergei Movsesian (2660), tuttavia in fase calante da almeno un paio d’anni; gli sfidanti più accreditati sono il paraguayano Bachmann (2642) e l’israeliano Postny (2632), ma io non trascurerei qualche giovanissimo, come il diciassettenne olandese Jorden Van Foreest, e qualche “vecchia” sorpresa, come quel Beliavsky (classe 1953) che 33 anni fa è stato tra i Candidati al titolo mondiale (venne sconfitto da Kasparov).
Alexander Beliavsky, come scrivemmo nel testo sopra citato, a buon diritto può sedersi fra i “grandi” di ogni tempo semplicemente per un singolare e significativo record, che divide con Keres e Korchnoi: “ha battuto, in singole partite, ben 9 campioni o ex-campioni del mondo”!
Al momento, dopo il settimo turno, a guidare la classifica con 6 punti (e attori dello scontro-clou di oggi) sono il russo Evgeny Vorobiov, che giovedì ha in maniera convincente superato Bachmann col nero, e il ceco Jiri Stocek, che ieri ha battuto il connazionale Cernousek. Questa la chiusa della sua partita del quinti turno, piuttosto elementare ma istruttiva e quindi senza dubbio da mostrare ai ragazzi.
La posizione del nero era già piuttosto disagevole, ma l’ultima sua mossa (21….Af6?) proprio non va. Segue infatti: 22.c6 Dxh7 23.cxb7+ Rd7 24.Tc7+ 1-0