Il Gran Premio di Mosca e altro
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(UnoScacchista)
C’è chi dice che gli scacchi siano un gioco difficile e chi pensa che sia un gioco alla portata di tutti, bambini compresi. Chissà cosa dovremmo pensare allora di Misha Osipov? A 3 anni è una celebrità in Russia, tanto che ha avuto l’onore di eseguire la mossa iniziale della partita Vachier Lagrave-Adams del primo turno del Torneo Grand Prix FIDE di Mosca. E, come potete vedere, l’ha fatto con uno stile particolare!
Nel caso non abbiate mai sentito parlare di Misha Osipov, non preoccupatevi. Almeno non ancora, perchè, a giudicare da quello che ha dimostrato giocando contro Anatoly Karpov, il bambino promette bene. Speriamo che continui a divertirsi e non diventi un “fenomeno da baraccone”; per il suo bene.
Ma adesso andiamo a vedere la cronaca degli ultimi giorni.
Tepe Sigeman Chess (Malmoe, 10-14 Maggio)

Il tradizionale torneo Sigeman ha visto quest’anno la partecipazione di 6 Grandi Maestri di caratteristiche diverse: giocatori affermati come Pavel Eljanov e Baadur Jobava, un campione “storico” ancora in forma come Nigel Short, una delle più forti giocatrici del momento, Harika Dronavalli e due esponenti svedesi di belle speranze, Nils Grandelius e Erik Blomqvist.
Il torneo è stato brevissimo (solo 5 turni) e non è una sorpresa che ci sia stata una vittoria a pari merito: Baadur Jobava e Nils Grandelius hanno vinto con 3 punti su 5 (una vittoria e quattro patte), davanti a Eljanov e Blomqvist (2.5 punti). Nigel Short è stato il giocatore più combattivo: alla vittoria al primo turno con Blomqvist (che lo ha portato a un passo dal superare i 2700 punti Elo), hanno poi fatto seguito le sconfitte con Jobava e con Eljanov, ma è lui che merita due diagrammi.

Le continuazioni vincenti sono molte, ma Short ha giocato quella esteticamente più elegante: 35. Dg4+ Rh8 36. Dg7+! e il Nero ha abbandonato in vista di 36. … Axg7 37. Tb8+ Af8 38. Txf8#
Nella partita contro Eljanov, Short si è esibito in un’apertura molto aggressiva (1. e4 c6 2. f4 d5 3. e5) e dopo un trattamento coerentemente dinamico, la posizione sulla scacchiera era un assoluto caos.

Dopo 20. Cg2!?, Eljanov ha raccolto la sfida con 20. … fxe3, accettando che il suo Re venga inseguito fino in a6 (!) con 21. Df7+ Rd8 22. Cf4 Rc7 23. Cxe6+ Rb6 24. a5+ Ra6 (quelli bravi dicono che 24. … Rc6 avrebbe vinto).

In questa posizione 25. Cxg7 avrebbe trasformato il pedone in g6 in un’arma micidiale, compensando appieno il pezzo sacrificato, Short invece ha continuato l’attacco sul Re con 25. b4? ma dopo 25. … cxb3 26. Tfb1 Tc8 27. Df1+ Db5 28. Dxb5+ Rxb5 29. Txb3+ Ra6 30. Txe3 Tc6 31. Cxg7 Txg6 la posizione si è semplificata e Eljanov ha condotto con sicurezza le operazioni fino all’abbandono dell’inglese alla 50ª mossa.

Campionato Asiatico Individuale (Chengdu, 12-20 Maggio)

Sabato 20 Maggio si è concluso il Campionato Asiatico Individuale, torneo Open di 9 turni che si è svolto a Chengdu, Cina. Si è imposto il GM Wang Hao, che ha concluso imbattuto con 7 su 9, sopravanzando di pochissimo allo spareggio tecnico il connazionale Bu Xiangzhi, anch’egli imbattuto. Ottima la prova dell’indiano Vidit Santosh Gujrathi, giunto terzo a mezzo punto superando, sempre allo spareggio tecnico, l’altro cinese Yu Yangyi.

Dall’ultimo turno vi mostro la conclusione di quella che si è rivelata la partita decisiva: la vittoria di Wang Hao sul sorprendente filippino Julio Catalino Sadorra.

Il Bianco ha deciso di mettere tutti i pezzi su case scure, ma adesso 32. Rf1 sarebbe stata la mossa giusta. Invece gioca 31. Re1? e cade vittima di una sequenza tattica tutt’altro che banale da vedere in partita: 31. … Rf8! 32. Tg5 h6! e il Bianco si vede costretto ad abbandonare perchè muovere la Torre in g4 o h5 significa permettere 33. … Af3 con successiva 34. … Te2+ che guadagna l’Ae3. Chi l’avrebbe detto?
Abbastanza deludente il risultato del Campione cinese Wei Yi, che è giunto a 6 punti, penalizzato da una serie di patte iniziali e dalla brutta sconfitta al sesto turno contro il MI vietnamita Tran Tuan Minh. Il ragazzo sì è poi consolato vincendo il Torneo Blitz del 21 Maggio con 7,5 su 9 a pari merito con il GM uzbeko Rustam Kasimdzhanov.

Nel campionato femminile, vittoria a sorpresa della vietnamita Vo Thi Kim Phung. Degna di citazione la mongola Batkhuyag Munguntuul, non tanto per il suo risultato (è giunta 24ª) ma per il suo cognome monovocalico con ben 4 “U”, che risulta più interessante del nome monovocalico dell’iraniana Sarasadat Khademalsharieh, vincitrice del torneo blitz femminile: cosa volete che siano 4 “A”? “Nulla di speciale“, potrebbe rispondere l’iraniano Parham Maghsoodloo, con due coppie di “O” che, nonostante la “a” intrusa, lo fanno notare di più del suo pur rispettabile 10° posto nel torneo maschile.
Open di Llucmajor (Maiorca, 14-21 Maggio)
Patrocinato dalla ACP, si è svolto a Llucmajor, nell’isola di Maiorca, il VI Open Internazionale di Llucmajor.
Vedendo ai nastri di partenza uno specialista come Evgeny Romanov, per di più giocatore dall’Elo più alto, si sarebbe dato per scontato il risultato. Invece ha vinto con pieno merito il GM ucraino Sergey Fedorov (nella foto) che, con 7,5 su 9, ha preceduto uno dei più divertenti commentatori dal vivo: il GM spagnolo “Pepe” Cuenca, secondo solo per spareggio tecnico.
Molto buona la prestazione dei due ragazzi italiani in gara. Sabino Brunello ha chiuso al quinto posto (3°-8°) con 7 su 9 e avrebbe potuto fare di più se non avesse deciso di accordarsi per la patta con l’inglese Steve Gordon all’ultimo turno dopo sole 4 (quattro) mosse e 3 (tre) minuti di partita.
Luca Moroni ir. ha iniziato l’ultimo turno contro il GM spagnolo Arizmendi Martinez con 6 punti e, come suo solito, ha giocato per vincere; cosa che gli stava riuscendo fino alla 40ª mossa, quando purtroppo in tre mosse è passato da una posizione quasi vinta a una possibile patta a una sconfitta. Peccato.
FIDE Grand Prix (Mosca, 12-21 Maggio)

E veniamo, infine alla seconda tappa del FIDE Grand Prix 2017, che si è svolta a Mosca. Il torneo è stato, come da formato 2017, uno svizzero su 9 turni tra 18 giocatori e, come già successo a Sharjah, non è stato un torneo particolarmente memorabile. Tranne che per due giocatori, ovviamente!

Ha vinto, con merito, il cinese Ding Liren con 6 punti su 9, davanti a Shakhriyar Mamedyarov (che ha pattato all’ultimo turno con Vachier-Lagrave mentre il vincitore ha battuto, con il Nero, Gelfand) e un gruppo di ben 7 giocatori giunti a 5 punti. Tra di loro, l’ottima Hou Yifan, che si è permessa il lusso di battere Nepomniatchichi (molto deludente), oltre ad Hammer e Inarkiev (anche per lui un torneo da dimenticare).
Qualche nota di colore:
- Ding Liren ha tenuto a dire che ha vinto anche grazie a sua madre, che lo ha accompagnato al torneo e che ha cucinato per lui, permettendogli di potersi concentrare completamente sugli scacchi: ah, queste mamme…

- Al terzo turno, il presidente FIDE a alcuni ospiti hanno voluto omaggiare la cinese Hou Yifan con un mazzo di fiori: un gesto galante, se non fosse che è stato compiuto a partite iniziate (precisamente alla 5ª mossa della ex-Campionessa del Mondo). Per fortuna Ding Liren (che poi ha vinto la partita) e Hou Yifan l’hanno presa bene…

Ecco infine la classifica del FIDE Grand Prix 2017, che, ricordiamo, assegna due posti per il Torneo dei Candidati del 2018.

Appuntamento per la terza tappa a Ginevra, dal 6 al 15 Luglio.