Uno Scacchista

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Gli scacchi alle elementari. In Russia.

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(UnoScacchista)
Il 10 Ottobre scorso, il Ministro dell’Educazione e delle Scienze della Federazione Russa, Olga Vasilieva, ha annunciato che al massimo entro due anni gli scacchi saranno inseriti nel programma scolastico obbligatorio delle scuole elementari di tutta la Federazione Russa.

Questa importante dichiarazione deriva da una lettera del Dicembre 2016 dell’allora Presidente del Comitato per le Regole Parlamentari, Vadim Tyulpanov, nella quale il Senatore chiedeva al ministro di “considerare la possibilità di includere gli scacchi tra le materie obbligatorie del programma del primo ciclo delle scuole secondarie (NdA: l’equivalente delle nostre scuole elementari, che coprono le età tra i 6 e i 9 anni). Queste lezioni potrebbero sostituire un’ora di quelle già obbligatorie per l’educazione fisica dei ragazzi

Gli scacchi, già in misura diversa parte dei programmi scolastici in Armenia, Azerbaijan, Ungheria, Spagna e Messico, sono materia di insegnamento dal 2016 nella regione autonoma di Khanty-Mansiysk, località ben nota agli appassionati per le numerose manifestazioni ospitate.

Alla lettera di Tyulpanov hanno fatto poi seguito un incontro con il presidente della FIDE, Kirsan Ilyumzhinov, che, forte del sostegno dichiarato da Putin, ha ulteriormente sostenuta la realizzazione del programma, che avrebbe anche “consentito ai ragazzi impossibilitati a seguire le lezioni di educazione fisica, di beneficiare di una disciplina comunque formativa in senso sportivo“.

Ed ecco quindi la dichiarazione al Parlamento Russo del Ministro Vasilieva, che ha confermato come agli scacchi verrà destinata un’ora a settimana, secondo un programma di insegnamento “molto semplice, che non richiede una preparazione speciale e che quindi potrà essere svolto da qualunque insegnante e che garantirà l’insegnamento di una materia che, come ormai dimostrato, ha una correlazione diretta con la qualità dell’educazione ricevuta dai ragazzi.” Per corroborare questa affermazione, il Ministro ha anche citato come nelle scuole dove vengono già insegnati gli scacchi i risultati degli studenti siano chiaramente migliori.

Una decisione importante, che, oltre a migliorare la formazione scolastica dei giovani ragazze e ragazzi russi, riuscirà forse a far superare al movimento scacchistico russo quel periodo di difficoltà a livello internazionale che sta attraversando da almeno un decennio.

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E in Europa? Al di là della lodevole eccezione della Spagna e dell’Ungheria, al momento ci sono solamente meritevoli iniziative locali (come questa); mancano programmi strutturali a livello nazionale (questo un nostro post su una iniziativa della FSI) e rimane per ora una pura dichiarazione di intenti quella generica del Parlamento Europeo del 15 Marzo del 2015 sull’introduzione del programma “Scacchi a scuola” nei sistemi d’istruzione dell’Unione Europea.

Volendola leggere in chiave positiva, diciamo che c’è ancora parecchio margine di miglioramento.

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1 thought on “Gli scacchi alle elementari. In Russia.

  1. Io invierei copia di quest’articolo alla nostra attuale ministra dell’Istruzione. Capirebbe?
    Penso sarebbe più produttivo introdurre gli scacchi come materia di studio (sin dalla 1^ elementare) che non disperdere fondi, tempo e risorse con la cosiddetta “alternanza scuola-lavoro” prevista dal decreto “buona scuola” (eufemismo per indicare una scuola che non va).

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