Scaccobollo – 1965: Senet, il gioco dei Faraoni
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Pittura sulla parete della camera funeraria della Regina Nefertari
(Roberto C.)
Antichi “giochi da tavoliere” sono stati inizialmente considerati erroneamente di avere delle somiglianze con gli scacchi come ad esempio l’antichissimo gioco egiziano (3300 a.C.) del Senet, il gioco dei Faraoni.

Si gioca su un tavoliere rettangolare di trenta caselle disposte su 3 file da 10 con 7 pedine bianche e 7 pedine nere. I due giocatori lanciando a turno dei bastoncini di legno con sopra dei punteggi spostano le pedine in funzione del risultato ottenuto, vince chi riesce a compiere per primo l’intero percorso facendo uscire tutte le proprie pedine; da questo si è capito che è un gioco molto più vicino al backgammon piuttosto che agli scacchi.

Questo esemplare di Senet, insieme ad alcune pedine, fu trovato nel 1905 dall’egittologo italiano Ernesto Schiaparelli (1856-1928) all’interno della tomba dell’architetto Kha a Deir el Medina ed è esposto in modo permanente al Museo Egizio di Torino insieme ad altri oggetti simili.
Il termine ‘Senet’ significa ‘passaggio’ ed ha avuto anche un significato religioso legato al passaggio dalla vita terrena all’aldilà, questa credenza spiegherebbe perché sono stati ritrovati nelle tombe egizie sia immagini che materiali di questo gioco.

E’ stato anche raffigurato sugli affreschi parietali della tomba la Regina Nefertari (1295 a.C.-1255 a.C.), moglie del Faraone Ramsete II (1303 a.C.-1212 a.C.) ed alcuni Senet in legno e avorio, con cassetti per le pedine, sono stati ritrovati nella tomba del Faraone Tutankhamon (1341 a.C. circa-1323 a.C. circa) il ‘Faraone fanciullo’, assurto al trono in giovanissima età, tra i nove e i dieci anni.
Ed è stato riprodotto nel 1965 da Egitto e Palestina con una emissione filatelica congiunta per la ricostituzione della Compagnia MISRAIM, intitolata al fondatore dell’antico Egitto. Entrambi i valori, da sempre elencati nei principali cataloghi seppur non perfettamente attinenti alla tematica degli scacchi, poiché emessi per un evento non di tipo scacchistico, hanno un valore facciale di 10 M e sono di posta aerea: il francobollo emesso dall’Egitto ha dei colori blu e nero su fondo giallo ocra mentre quello emesso dalla Palestina è verde e bruno sullo sfondo arancio.
(Qui la rubrica precedente)
[Per questo argomento seguiremo quanto già scritto sulle maggiori riviste scacchistiche italiane da vari autori (Ariodante Agostinucci, Oscar Bonivento, Giuseppe Scoleri Cardelli, ecc.) nonché i vari cataloghi italiani ed esteri presenti anche sul web.]
Interessante, grazie
Grazie a te Roberto P.; se ti interessano i francobolli a soggetto scacchistico, andando nella tendina ‘Cultura’, potrai trovarne altri e anche qualcosa da leggere. 😉