Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Ester Ledecka è più brava di Magnus Carlsen

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(Riccardo M.)
“Gens una sumus”: siamo una sola gente, gente di Sport. Pertanto siamo in dovere di parlarne anche su questo Blog. Ed Ester è una di noi, ma da ieri un gradino sopra tutti noi, perfino di Magnus Carlsen. Figlia di Janek, star della musica pop, e di Zuzana, campionessa di pattinaggio, e nipote di Jan Kaplac, che fu argento olimpico di hockey su ghiaccio nel 1968, sarà certamente lei, Ester, una delle atlete più famose di tutti i tempi.

Ester Ledecka, 22 anni di Praga, ha compiuto una impresa eccezionale: ha vinto due medaglie d’oro in due diverse specialità delle Olimpiadi invernali. Non solo, ma le ha vinte in due diversi sport: il “supergigante” nello sci alpino e lo “slalom gigante parallelo” nello snowboard. I due sport hanno in comune solo due cose: la neve e una o più tavolette sotto i piedi.

Sarebbe come se gli sport, o giochi, che hanno in comune solo una scacchiera e dei pezzi, come gli scacchi e la dama, avessero un unico campione del mondo. Ve lo immaginereste un Magnus Carlsen campione del mondo di scacchi e di dama nello stesso anno? Oppure immaginereste un Cristiano Ronaldo campione del mondo nel calcio e nel rugby nello stesso anno? O un Michael Jordan campione nello stesso anno nel basket e nella pallavolo? Io davvero no.

L’eccezionalità dell’evento, e quindi l’immensa bravura di Ester, è dimostrata dal fatto che mai nella storia olimpica si è verificato un evento del genere. E’ vero che c’erano già stati due atleti norvegesi (ma uomini) a vincere ori nella stessa Olimpiade in due sport diversi: Thorleif Haug a Chamonix nel 1924 nello sci di fondo e nella combinata nordica, e poi Johan Grøttumsbråten a St.Moritz 1928 (ancora nel fondo e combinata nordica), ma sia fondo che combinata nordica, pur essendo due sport diversi, hanno in comune non soltanto la neve ma la stessa attrezzatura: gli sci. Qui si è trattato di attrezzi diversi e quindi l’impresa è unica, forse irripetibile, e suscita ancor più stupore ed applausi.

Ed è un’impresa tanto più notevole in quanto, rispetto allo scorso secolo, ormai la esasperata specializzazione e la più diffusa partecipazione internazionale sembrava definitivamente imporsi ed impedire eventi del genere. Nessuno avrebbe più potuto concepire che uno stesso atleta sarebbe stato capace di essere il primo del mondo non soltanto in due specialità diverse, ma persino in due sport diversi.

EL Snowboard

Tanto inimmaginabile questa possibilità che nessun sito di scommesse aveva immaginato di quotarla!

Grandissima Ester, ti rendi conto di aver dato “scaccomatto” a tutti gli scommettitori? E’ una prodezza unica che entra di diritto e prepotentemente negli annali dello Sport. Le 64 caselle non hanno mai avuto uno stesso vincitore. La neve, da oggi sì: è la fenomenale Ester Ledecka, da Praga.

Non possiamo, tutti noi sportivi, che applaudire e inchinarci, straordinariamente meravigliati e ammirati: “Gens una sumus”, sì, indipendentemente dallo sport, dalla nostra nazionalità e dal colore della pelle.

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