Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

BatuMiscellanea – Notizie sparse da Batumi

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(Uberto D.)
A #BatumiChess2018 siamo arrivati all’ottavo turno e le Olimpiadi si avviano sul rettilineo finale. Ogni partita pesa il doppio e potete seguire con i nostri Flash giornalieri l’andamento delle classifiche. Prima di tuffarci nell’agonismo degli ultimi turni, facciamo un rapido giro d’orizzonte sul contorno alle scacchiere. Ci sono piccole annotazioni interessanti.

[Le foto sono tutte tratte dalla pagina Facebook del torneo. La foto di apertura è di Goga Chanadiri]

Iniziamo dagli arbitri, va bene? Ovviamente nessuno ci pensa, perchè, come sempre, quando tutto va bene gli arbitri non si notano (ma quando ci sono problemi, come al mondiale blitz 2017, allora sì che salgono alla ribalta!). Fortunatamente fino ad ora tutto bene, quindi ci pensiamo noi a dare un po’ di visibilità anche a loro. Eccoli, tutti insieme sulle gradinate della sede di gioco (cliccate sulla foto per ingrandirla).

Gli arbitri delle Olimpiadi (Foto di David Llada)

Riuscite a trovare i tre arbitri italiani Franca Dapiran, Cristina Rigo e Marco Biagioli?


Una rapida annotazione sugli allenatori. Anche loro, pur sempre presenti, difficilmente arrivano agli onori della cronaca, se non per qualche foto che li ritrae mentre leggono un libro o fanno un sonnellino aspettando i risultati dei loro giocatori, come Jacob Aagard, allenatore della squadra femminile indiana.

Il fatto che gli allenatori/capitani sono spesso di nazionalità diverse da quella della squadra che guidano, può creare situazioni particolari. Al sesto turno, lo spagnolo Vallejo-Pons (capitano della Svizzera) ha giocato contro la Spagna. Al settimo turno il tedesco Gustafsson (capitano dell’Olanda) ha giocato contro la Germania e il bosniaco Predojević (capitano dell’Austria) ha giocato contro la Bosnia Erzegovina. e chissà quanti altri accoppiamenti “indiretti” sono capitati!

A quando Italia (capitanata da Kogan) contro Israele nell’Open o Italia (capitanata da Garcia Palermo) contro Argentina nel femminile?


In una Olimpiade che è stata, ovviamente, una celebrazione per la Georgia scacchistica, tre figure femminili hanno avuto particolare risalto: le ex-Campionesse del mondo Nona Gaprindashvili e Maia Chiburdanidze, sempre sorridenti e attivissime, e la compianta Nino Khurtsidze. In onore di quest’ultima, che oggi avrebbe avuto 43 anni, sono stati istituiti 3 premi speciali.

I tre premi in memoria di Nino Khurtsidze

Il primo premio (chiamato “Tkiviliani“) sarà assegnato a una giovane giocatrice sotto i 20 anni. Gli altri due premi (chiamati “Archevani”) saranno dati a due giornalisti (un uomo e una donna) che saranno scelti non tanto per i loro risultati, ma per le loro qualità personali e professionalità.

Nana Alexandria mentre annuncia i premi (foto di David Llada)

Una annotazione interessante è la mappa delle squadre in testa alle classifiche. Come ve la aspettate? Ecco la mappa delle prime tre fasce di squadre nel torneo Open (potete cliccare sulla mappa per ingrandire l’immagine)

A parte gli Stati Uniti d’America, unica rappresentante delle Americhe, ci sono tre gruppi: Europa, Caucaso e Estremo Oriente. Niente Russia…

Questa invece mappa delle prime tre fasce di squadre nel torneo Femminile (anche in questo caso potete cliccare sulla mappa per ingrandire l’immagine).

A parte di nuovo gli Stati Uniti d’America, c’è un unico gruppo che salda Europa dell’Est, Caucaso e Asia: solo Ungheria e Romania per l’Europa, che è scarsamente rappresentata.

Sarà interessante vedere come cambieranno queste mappe dopo gli ultimi turni: chi avrà più energie fisiche e nervose?


Ultimissima annotazione, non secondaria ma svincolata dalle Olimpiadi, è l’Assemblea Generale della FIDE che oggi eleggerà il nuovo Presidente e il nuovo Ufficio di Presidenza.

Come sapete la competizione è a tre: Makropoulos, Dvorkovich e Short si sono dati battaglia senza quartiere, inclusi colpi bassi, accuse e azioni legali. Non abbiamo volutamente seguito questa lunga campagna elettorale sia per l’obiettiva difficoltà di riferire le tante dichiarazioni sia per una certa noia nel vedere gli scacchi ridotti a palcoscenico per lotte di potere.

Anche negli ultimi giorni, proprio nella sede di gioco, ci sono stati episodi spiacevoli, che ci auguriamo verranno chiusi una volta e per sempre dopo le elezioni di oggi.

GENS UNA SUMUS

Ma davvero, per favore.

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