Uno Scacchista

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#BatumiChess2018 – La Cina sbanca alle Olimpiadi

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I vincitori di Batumi 2018

(Uberto D.)
Con l’incredibile conclusione del match tra Russia e Cina nel torneo femminile, e con la conferma degli spareggi tecnici, le Olimpiadi di Batumi vanno in archivio con un risultato storico per la Cina: doppia medaglia d’oro, Coppa Gaprindashvili ed entrambe le medaglie d’oro in prima scacchiera. Delusione per gli USA nell’Open e per l’Ucraina nel femminile, seconde per spareggio tecnico. La Russia agguanta il bronzo nell’Open ma getta alle ortiche un possibile argento nel femminile, regalando un insperato bronzo alle Georgia. Deludenti i risultati delle squadre italiane, ma ci consoliamo con Marina Brunello medaglia d’oro individuale in quarta scacchiera.

Dopo trent’anni dalla doppietta della Unione Sovietica nelle Olimpiadi di Dubai del 1986, di nuovo la stessa bandiera in testa alle due classifiche, ed è quella cinese. Un risultato non sorprendente nella sostanza, ma inaspettato nella forma. Se è infatti vero che era arrivata all’ultimo turno in testa alla classifica in entrambi i tornei, la Cina aveva uno spareggio peggiore degli USA nell’Open (e quindi sembrava obbligata a vincere) e nel femminile non doveva perdere con la Russia per garantirsi l’oro.

Il big-match dell’ultimo turno dell’Open: USA-Cina

Eppure nell’Open il match USA-Cina finiva abbastanza presto con quattro patte (con l’inusuale coincidenza di due partite identiche fino alla 16ª mossa in seconda e quarta scacchiera), rimandando la decisione per l’oro al complicatissimo spareggio Sonneborn-Berger (variante Olimpiade).

Il match in prima scacchiera nel Femminile: Russia-Cina

Nel femminile le cose andavano ancora peggio, con Lei Tingjie velocemente in posizione persa contro Olga Girya e Shen Yang sconfitta brillantemente da Aleksandra Goryachkina, mentre le ucraine, che le seguivano a un punto, erano saldamente in controllo del match contro gli USA, che batteranno per 3 a 1.

La conclusione del Torneo Open

Facciamo un passo indietro e guardiamo la classifica e gli accoppiamenti prima dell’ultimo turno:

Classifica del Torneo Open dopo il 10° turno
Accoppiamenti del Torneo Open per l’11° turno

E’ chiaro che la vincente del match in prima scacchiera avrebbe vinto l’oro, ma in caso di pareggio, Francia, Russia e Polonia avrebbero potuto raggiungere USA e Cina in testa. In particolare la Polonia, visto l’eccellente torneo di testa giocato, avrebbe avuto quasi certamente uno spareggio migliore, quindi tutto era ancora in ballo. Non parliamo poi dei piazzamenti d’onore.

Come detto, USA e Cina hanno effettivamente chiuso in parità il match abbastanza presto, mentre Nepomniachtchi ha battuto con una miniatura Bacrot; l’unica partita con un po’ di batticuore è stata quella tra Fressinet e Kramnik, con il francese che ha sacrificato la qualità per un buon compenso, ma “Big Vlad” non ha faticato molto per forzare la patta. A questo punto rimaneva solamente una chance per la Polonia, che però è stata solidamente fermata su quattro patte dagli indiani. Peccato per i polacchi, che meritavano quanto meno una medaglia. Torneremo in un prossimo post sulla valutazione dei tornei giocati dalle varie squadre.

Questo il quadro dei risultati sulle prime scacchiere:

Risultati del Torneo Open per l’11° turno

L’Italia ha chiuso il torneo con una vittoria, ma la classifica finale porta poca gioia, confermando, nella sostanza, la posizione prevedibile per media Elo della squadra. Anche in questo caso analizzeremo in seguito come è andata la nostra Olimpiade.

Torniamo alla classifica finale, che vede appaiate in testa tre squadre: Cina, USA e Russia. Come già successo a Baku, la suspense è durata molte ore, perché il calcolo del Sonneborn-Berger (variante Olimpiade) [SB] richiede la conclusione di tutte le partite del turno. Nel caso specifico, se era evidente che la Russia sarebbe arrivata terza a causa del torneo di retroguardia che ha disputato, la medaglia d’oro è stata praticamente decisa dai risultati delle partite Bangladesh-Panama (finita 2½-1½ per gli asiatici) e Georgia/3-Singapore (finita solo 2½-1½ per i padroni di casa). Avendo gli USA battuto Panama e Singapore, questo risultato ha comportato un SB più basso, con vittoria finale alla Cina.

Classifica finale del Torneo Open

Molto si è parlato e molto si parlerà del criterio di spareggio usato, ma mi fa molto piacere ciò che ha scritto Caruana: una considerazione pacata e assennata.

“Nelle Olimpiade passate (NdA: Baku 2016) siamo stati avvantaggiati dal sistema di spareggio; questa volta, purtroppo, no. In ogni caso, l’argento è un ottimo risultato e vorrei ringraziare tutti i membri della mia squadra per la dedizione e per il lavoro svolto. Congratulazioni alla Cina per l’oro nelle sezioni Open e Femminile!”

La nazionale Open cinese. Ding Liren necessita ancora delle stampelle dopo l’incidente in Norvegia

Guardando la classifica e, soprattutto, l’andamento del torneo appare molto ingiusto il fatto che la Polonia non abbia ottenuto più del quarto posto, per di più a pari punti di una Inghilterra che non ha impressionato.

Un discorso analogo vale per Francia, India, Ucraina, Repubblica Ceca e Armenia, che hanno giocato un torneo sempre nelle prime scacchiere ma sono arrivate assieme al Vietnam (una grande sorpresa!), Svezia, Austria e Germania. Una nota di merito per i tedeschi è quella di essere l’unica squadra imbattuta del torneo Open. Deludono Azerbaijan e Georgia, fuori dai posti che contano. Molto indietro anche Israele e Olanda.

La conclusione del Torneo Femminile

Se il torneo Open ha avuto un finale thriller, non è nulla in confronto a quello che è accaduto nel torneo femminile. Anche in questo caso guardiamo come è iniziato l’ultimo turno.

Classifica Women R10
Classifica del Torneo Femminile dopo il 10° turno
Accoppiamenti del Torneo Femminile per l’11° turno

Non c’erano molte strategie da fare: per vincere l’oro alla Cina bastava non perdere, mentre Ucraina, USA e Armenia avrebbero dovuto vincere e sperare. Russia, Azerbaijan e Georgia potevano nutrire speranza di podio in caso di vittoria. Come sempre, sopra ad ogni combinazione aleggiava lo spettro dello spareggio SB.

L’Ucraina e la Russia partono benissimo e sembrano avere in mano i loro match. L’Ucraina in effetti chiude agevolmente l’incontro con gli USA e si mette ad aspettare che, dopo la vittoria della Goryachkina e la patta della Gunina, la Girya concluda vittoriosamente una partita in cui ha un vantaggio che sembra incolmabile. Invece la (fino ad ora) brillante quarta scacchiera russa si impappina, si confonde e permette un incredibile recupero alla cinese, che patta con uno scacco perpetuo. Improvvisamente la partita tra Kosteniuk e Ju Wenjun diventa decisiva per l’Olimpiade.

Kosteniuk-Ju Wenjun: una partita tesissima

Apparentemente indirizzata versa la patta, la partita vede la cinese lentamente guadagnare spazio, poi un pedone. Ancora ci dovrebbe essere modo di pattare, ma la Kosteniuk, a corto di tempo, permette l’avanzata probabilmente decisiva del pedone “d”, confidando di trovare uno scacco perpetuo o impedire al Re nero di partecipare attivamente. Mentre le due giocatrici giocano con il solo incremento, la Kosteniuk crede di essere in procinto di giocare una posizione per la terza volta, ferma gli orologi e chiede l’intervento dell’arbitro.

La situazione è tesissima e qui accade l’incredibile: l’arbitro invece di applicare il regolamento e spostare le giocatrici su un’altra scacchiera chiedendo di ricostruire la partita e verificare se la richiesta è fondata o no, si mette lei stessa a ricostruire la partita usando i formulari della russa sulla scacchiera accanto a quella sulla quale è in corso la partita! Le giocatrici ne approfittano per analizzare la posizione (cosa vietata dal regolamento): la Kosteniuk è nervosissima, mentre Ju Wenjun sembra impassibile, incredibile.

Kosteniuk-Ju Wenjun: le giocatrici scorrono la partita sotto gli occhi dell’arbitro capo (immagine dalla diretta streaming di Chess24)

Dopo qualche minuto francamente imbarazzante, interviene l’arbitro-capo Takis Nikolopoulos, che fa spostare le giocatrico e verifica assieme a loro come la richiesta sia errata. Vengono aggiunti due minuti al tempo della cinese e la partita riprende. La Kosteniuk è visibilmente scossa e continua a controllare il formulario; così facendo però perde il filo e invece di cercare di tenere la posizione mantenendo il Cavallo in e3 (cosa che secondo la Ju Wenjun, intervistata subito dopo la fine della partita, avrebbe probabilmente portato alla patta), opta per un gioco più attivo e si ritrova rapidamente in posizione persa. Dopo un ultimo trucco (una possibile combinazione di stallo) sventato dalla cinese, la Kosteniuk abbandona, di fatto dando addio alle speranze di medaglia per la Russia e riaprendo i giochi per la medaglia d’oro.

Risultati del Torneo Femminile per l’11° turno

Dopo aver verificato che nel frattempo l’Azerbaijan ha pattato con il Vietnam e la Georgia/1 ha battuto l’Armenia (conquistando una insperata medaglia di bronzo), inizia l’attesa per gli spareggi di cui ho parlato nel commento al torneo Open. In questo caso, la partita decisiva sembra essere Messico – Monaco, essendo quest’ultima la squadra incontrata al primo turno dalle ucraine. Il match finisce 2½ – 1½ per le messicane e l’oro va alla Cina.

La squadra cinese femminile prima della premiazione

Solo di sfuggita annotiamo che l’Italia ha chiuso con una seconda sconfitta consecutiva, sigillando una seconda parte di torneo molto negativa, con due soli punti negli ultimi 5 turni.

Classifica finale del Torneo Femminile

Tralasciando ulteriori commenti sugli spareggi, dispiace per le ucraine, che hanno sprecato più di una occasione. In particolare, va notato come la caparbietà e la resistenza delle ragazze cinesi abbiano giocato un ruolo decisivo nella vittoria finale. Se ieri Lei Tingjie ha imbrigliato la Girya, la caparbietà di Huang Qian fruttò anche il fortunoso pareggio della Cina proprio con l’Ucraina, quando al 6° turno riuscì a vincere un finale patto di Torri e pedoni contro la Ushenina.

Nonostante la delusione, le ragazze ucraine sono apparse di buon umore durante la cerimonia di premiazione

Rimane molto amaro in bocca alle ragazze russe che, nonostante un torneo giocato abbastanza sotto tono (in particolare dalla neo-campionessa nazionale Pogonina), erano arrivate ad agguantare una medaglia di bronzo ormai quasi certa. Mezza delusione anche per Armenia e USA, che sono sempre state a ridosso delle prime. Grande delusione per le azzurre, che sono giunte al 49° posto pur avendo nutrito ambizioni di ottimo piazzamento e giocato sulle prime scacchiere per almeno metà torneo.

La Coppa Gaprindashvili

Questo premio speciale va alla nazione che ottiene il miglior piazzamento combinato nei tornei Open e Femminile. Nessuna sorpresa, quindi, se se lo è aggiudicato la Cina.

Cina dominatrice assoluta, con tutti e tre i trofei in palio a Batumi

E’ comunque interessante scorrere la classifica finale.

Classifica finale della Coppa Gaprindashvili

Si fanno notare la prestazione complessiva del Vietnam, probabilmente la vera sorpresa di tutto il torneo, e, purtroppo, quella dell’Italia. Fino a poco dopo metà Olimpiade eravamo molto in alto in entrambi i tornei, poi una combinazione di forza degli avversari e (probabilmente) stanchezza hanno ridimensionato le aspettative e penalizzato il risultato finale. “Food for thoughts” dicono gli inglesi.

I giocatori in evidenza

Non c’è molto spazio per analizzare le prestazioni dei principali giocatori o per evidenziare le sorprese, in positivo o in negativo, del torneo. I premi individuali di scacchiera però ci aiutano.

Se il giocatore con la prestazione più elevata è stato il peruviano Jorge Cori (2925 – complimenti!) in 3ª scacchiera (dove ovviamente ha vinto l’oro individuale), è innegabile che il torneo di Ding Liren, medaglia d’oro in 1ª scacchiera, sia stato assolutamente impressionante. Almeno tanto quanto la sua striscia di imbattibilità, che ha raggiunto le 87 partite. E’ stato commovente vederlo salire sul podio (per ben 3 volte) con le stampelle a causa della rovinosa caduta in bicicletta a Stavanger, durante il torneo Altibox Norway, ma il suo sorriso è stato impagabile.

Ding Liren e Ju Wenjun medaglie d’oro in prima scacchiera

Anche il torneo di Caruana è stato ottimo da tanti punti di vista: come risultato per la squadra (7 su 10 in prima scacchiera, con medaglia d’argento individuale) e come allenamento per il match mondiale di Novembre. Per qualche turno ha addirittura “minacciato” di superare Carlsen in testa alla classifica Elo live, prima di chiudere il torneo con 3 patte. Ora sta al norvegese non perdere punti nel Campionato Europeo di Club che comincia tra qualche giorno!

Meritano una citazione anche Anish Giri (terzo in prima scacchiera nel torneo quasi “di casa”, visto che sua moglie Sopiko Guramishvili è georgiana), il vietnamita Nguyen Ngoc Truong Son (oro in 2ª scacchiera) , il tedesco Daniel Fridman (meritatissimo oro in 4ª scacchiera) e l’ucraino Anton Korobov, sempre bravo alle Olimpiadi (oro come riserva, in 5ª scacchiera).

Nel Torneo femminile la campionessa del mondo Ju Wenjun è stata di sicuro la miglior giocatrice, con un 7 su 9 decisivo per la vittoria di squadra nel torneo, ma anche sufficiente per la medaglia d’oro individuale in 1ª scacchiera (con una prestazione pari a 2661). Altre prestazioni positive per l’ungherese Hoang Thanh Trang e la georgiana Nana Dzagnidze, ovviamente acclamata sul podio.

Per l’oro in 2ª scacchiera l’ucraina Mariya Muzychuk ha superato, battendola nello scontro diretto all’ultimo turno, la statunitense Irina Krush, a lungo titolare della miglior prestazione di tutto il femminile. In 3ª scacchiera vince un po’ a sorpresa l’azera Khanim Balajayeva con 7 su 9, ma è per il risultato della 4ª scacchiera che noi italiani possiamo gioire: Marina Brunello ha vinto la medaglia d’oro con un clamoroso 8,5 su 10. Bravissima!

Marina Brunello premiata con l’oro per la 4ª scacchiera assieme al tedesco Fridman (immagine dalla diretta in streaming della cerimonia di chiusura)

La medaglia d’oro per le riserve (5ª scacchiera) è andata a sorpresa alla giordana Alshaeby Boshra, che con 8 su 8 ha sopravanzato la russa Girya (anche se è ovvio che il livello delle avversarie è stato diverso).

Citazione finale per la slovena Laura Unuk, che all’ultimo turno, iniziato alle 11 di mattina a Batumi, un orario al quale la maggior parte degli scacchisti odia giocare, si è presentata così.

Laura Unuk, sorriso e frase ad effetto “Anche nelle mie peggiori condizioni, sono pazzamente incredibile!”

Si è quindi chiusa l’Olimpiade di Batumi, ricca di energia, di spettacolo e di agonismo, anche se non di partite memorabili. Ma soprattutto si è chiusa l’Olimpiade che ha visto il più alto numero di nazioni partecipanti. Per il 2020 sarà una bella sfida per la città ospite, la russa Khanty-Mansiysk, e per il nuovo team FIDE guidato da Arkady Dvorkovich fare di meglio e, soprattutto, dare concretezza alle aspirazioni del movimento scacchistico mondiale.

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