(UnoScacchista)
I Campionati del Mondo a Squadre si sono chiusi Giovedì scorso con le vittorie della Russia nel torneo Open e della Cina in quello Femminile. L’indiano Ganguly e la russa Goryachkina sono stati i giocatori che hanno realizzato la migliore prestazione. Completiamo la panoramica iniziata lunedì scorso con classifiche, foto e altre 10 partite e posizioni interessanti.
[Foto di Eteri Kublashvili, dal sito della Federazione Russa]
I due Campionati si sono entrambi decisi al penultimo turno, ma la lotta per le medaglie individuali ha comunque mantenuto vivo l’agonismo anche nel nono e ultimo turno.
Tempo di trofei
Campionato del Mondo “Open” a Squadre 2019
Pur se con qualche piccolo inciampo (le due sconfitte di Karjakin in particolare), la Russia ha vinto il Campionato in maniera convincente.
L’Inghilterra, a sorpresa, ha colto un insperato secondo posto, miglior piazzamento da molti anni in competizioni a squadre. Per il terzo posto la Cina è riuscita ad operare un piccolo miracolo, superando l’India sul filo di lana.
Prestazione altalenante degli USA, che non hanno schierato la loro formazione migliore, ma la sorpresa negativa maggiore è il 7° posto dell’Azerbaijan, sulla carta più forte di quanto ha dimostrato sulla scacchiera.
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Premi individuali per l’indiano Adhiban (1ª scacchiera), l’inglese Mc Shane (2ª), l’altro indiano Ganguly (3ª, che ha anche ottenuto la miglior prestazione Elo, 2850), l’iraniano Firouzja (4ª) e il russo Artemiev (5ª).
Adhiban e Ganguly festeggiano le loro medaglie individuali
Campionato del Mondo “Femminile” a Squadre 2019
Nel Campionato femminile la Cina ha surclassato tutti, finendo a punteggio pieno.
Alla fine la Russia è riuscita ad arrivare al secondo posto (o, meglio, al primo “degli altri”), nonostante una prestazione non convincente di Lagno e Gunina.
La Georgia l’ha spuntata per spareggio tecnico sull’Ucraina, che ha sofferto una forma non eccezionale di Anna Muzychuk.
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Medaglie d’oro individuali per la cinese Tan Zhongyi (1ª scacchiera), la russa Kosteniuk (2ª), l’altra sorprendente cinese Huang Qian (3ª), la russa Goryachkina (4ª, che con 8 su 9 ha anche ottenuto la miglior prestazione Elo, 2672) e la georgiana Melia (5ª).
La Goryachkina (oro) premiata assieme all’ucraina Inna Gaponenko (bronzo) per i risultati in 4ª scacchiera, mentre Artemiev è rimasto sul palco su richiesta del presidente della federazione kazaka (il ragazzo è vissuto non lontano da Astana ed è considerato quasi come un connazionale) e mostra il premio che non ha potuto ritirare la cinese Lei Tingjie (argento)
Selezione di partite
(per guardare una partita, cliccate sul bottone corrispondente)
Maghsoodloo ha commentato con autoironia quello che ha combinato:
Maghsoodloo posted about this game: "In this position I have 30 legal moves which 27 of them lead to wins and even …Re5 leads to a draw! This game ended in a draw and this was one of my masterpieces…what a weird game chess is." pic.twitter.com/ogR0IW2rwX
“In questa posizione ho 30 mosse legali e 27 portano alla vittoria; addirittura … Te5 patta! La partita è finita patta ed è stata uno dei miai capolavori… che strano gioco sono gli scacchi”
Maghsoodloo si è appena accorto che Jumabayev ha “trovato” il perpetuo (Foto di David Llada)
In conclusione un torneo vivace e divertente, che, nonostante la defezione di alcune delle squadre migliori (ad esempio la Francia che ha lasciato il posto alla Svezia) e di giocatori di alta classifica (primi fra tutti i 3 statunitensi Caruana, So e Nakamura), ha messo in mostra molti giovani di talento.
Due squadre su tutte: la Cina femminile (che ha stravinto pur senza schierare la Hou Yifan e la Ju Wenjun) e l’Iran maschile (che sta continuando a crescere: un sicuro pericolo per tutti alle Olimpiadi del 2020!)
Nato a Roma nel 1960, sono stato scacchista attivo dal 1979 (ma forse scacchista “dentro” da almeno 10 anni prima). Sono Candidato Maestro a tavolino, con carriera interrotta da una felice paternità , e fondatore della rivista periodica “Zeitnot”. Da qualche anno il fuoco sotto le ceneri scacchistiche si è riacceso e ho pubblicato qualche articolo sul blog SoloScacchi e un racconto sul libro “57 storie di scacchi” (ed. Messaggerie Scacchistiche). Nel 2016, in attesa di un ritorno alla scacchiera che si è poi realizzato 3 anni dopo, ho deciso di aprire il blog UnoScacchista.