Uno Scacchista

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Nepo vince il Grand Prix a Mosca

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(UnoScacchista) Ian Nepomniachtchi ha vinto a Mosca la prima tappa del FIDE Grand Prix 2019. Lo ha fatto battendo in finale Alexander Grischuk, in un torneo dal formato sempre controverso: il knock-out che, anche se non determina il Campione del Mondo come in anni passati, è stato ancora scelto dalla FIDE per determinare due partecipanti al Torneo dei Candidati. E oggi inizia il Torneo delle Candidate! [Immagina di apertura di Niki Riga, dal sito ufficiale del Grand Prix]

(UnoScacchista)
Ian Nepomniachtchi ha vinto a Mosca la prima tappa del FIDE Grand Prix 2019. Lo ha fatto battendo in finale Alexander Grischuk, in un torneo dal formato sempre controverso: il knock-out che, anche se non determina il Campione del Mondo come in anni passati, è stato ancora scelto dalla FIDE per determinare due partecipanti al Torneo dei Candidati. E oggi inizia il Torneo delle Candidate!

[Immagina di apertura di Niki Riga, dal sito ufficiale del Grand Prix]


Il formato knock-out prevede una serie di scontri ad eliminazione diretta nello stile del tabellone dei tornei di tennis, con gli avversari chiamati a giocare una serie di minimatch su due partite: prima a cadenza lenta, poi Rapid a 25’+10″, poi Rapid 10’+10′, poi Blitz 5’+3″ per finire, se necessario, ad una partita “Armageddon” in cui il Bianco ha 5′, il Nero 4′, ci sono 2″ di incremento dopo la 61ª mossa e in caso di patta il Nero vince il match.

Questo formato ha sempre attirato molte critiche per l’aleatorietà del risultato dei match (basta un solo errore per perdere) e il vantaggio che hanno i giocatori più abili alle cadenze veloci (che, quindi, possono puntare a due patte nelle partite a cadenza lenta per poi giocarsi il match alle cadenze in cui sono o si ritengono più forti).

Vista la formula del FIDE Grand Prix che prevede una classifica finale a punti basata sui piazzamenti ottenuti dai partecipanti nei 3 tornei a cui avranno partecipato sui 4 totali del Grand Prix, la FIDE ha deciso di cercare di limitare il vantaggio di questa strategia di puntare solo sugli spareggi rapid, assegnando un punto di bonus al giocatore che vince un match nelle due partite a cadenza lenta.

Questo piccolo correttivo (che mi ricorda il punto assegnato nel Campionato di Formula 1 a chi ottiene il giro più veloce in un Gran Premio), sembra aver avuto un qualche effetto, visto che 8 match su 15 si sono conclusi dopo le prime 2 partite, ma è anche vero che 6 di essi sono stati giocati al primo turno, quando la differenza di forza tra i giocatori è più sensibile.

Nona Gaprindashvili ha dato il via ai Quarti di finale. Divertente il suggerimento di Wesley So di giocare 1. Ca3 per Grischuk! (Video tratto dalla pagina YouTube di WorldChess)

Insomma, pur se alla fine ha vinto il numero 2 del seeding iniziale, a mio avviso questo torneo a knock-out non ha ancora convinto sulla sua capacità di produrre eventi interessanti dal punto di vista agonistico e della qualità delle partite. Tutto ciò, ovviamente, se non siete un fan del Rapid, specialità per la quale, giustamente, ci sono tornei dedicati.

Tra qualche giorno si giocherà il Norway Chess 2019, dove gli organizzatori sperimenteranno una formula che in caso di patta prevede lo svolgimento, subito dopo la fine della partita, di uno spareggio in una partita secca (Armageddon) in cui il Bianco ha 10′, il Nero 7′ e l’incremento di 3″ per mossa inizia a partire dalla 61ª mossa; se la partita finisce patta, il Nero vince lo spareggio e i punti per la classifica sono 2 per la vittoria, 0 per la sconfitta, 1,5 per la vittoria allo spareggio e 0,5 per la sconfitta allo spareggio. Vedremo se questa formula piacerà a giocatori e spettatori.

Ma veniamo (finalmente dirà qualcuno) al torneo, con il quadro finale dei match (potete cliccare sull’immagine per ingrandirla)

Deludente la prestazione di Anish Giri che si è trovato davanti un Daniil Dubov particolarmente in vena. Guardate come ha vinto la seconda partita, dopo aver avuto ottime chances già nella prima partita del match.


Una bellissima partita, forse la più divertente del torneo. Io però preferisco la vittoria di Grischuk su Nakamura nella loro seconda partita.

Grischuk ha detto che questa partita è tra le sue tre migliori e, pur non conoscendo tutte le molte partite ufficiali che ha giocato in carriera, posso solo concordare che è stata una eccellente partita.


Il match di finale tra Nepomniachtchi e Grischuk è iniziato con due patte abbastanza insipide, quindi tutto si è concluso (come temuto da alcuni, come sperato da altri) con uno spareggio Rapid.

La mossa inaugurale del primo turno è stata giocata dalla giovane (10 anni) Albina Ysmailova. Albina deve usare una “mano prostetica” e gli scacchi sono uno dei suoi grandi hobby (Video tratto dalla pagina YouTube di WorldChess)

Qualche giorno prima dell’inizio del torneo Albina era diventata abbastanza famosa nella Twitter-sfera per la speciale decorazione della sua mano “da cyborg” (la definizione è sua).

Devo dire, comunque, che veder Grischuk giocare 3. d3 contro la Russa di Nepomniachtchi ha causato una certa sensazione, anche perché è addirittura riuscito ad ottenere un piccolo vantaggio, senza per altro evitare la patta. La seconda partita dello spareggio è risultata essere quella decisiva.


A chiusura di questo post, riporto la classifica attuale del Grand Prix 2019 che, ovviamente, vede in testa i due finalisti del torneo di Mosca. Vale la pena di sottolineare il risultato di Radoslaw Wojtaszek, che, oltre ad arrivare alle semifinali dopo aver battuto Mamedyarov e Svidler, ha ottenuto 2 punti-bonus (come Grischuk) per aver vinto due match senza dover ricorrere agli spareggi.

Tabella adattata da quella aggiornata on line da Martin Bennedik

Prossimo appuntamento con il Grand Prix a Jurmala e Riga (Lettonia) a Luglio. Adesso, tutti a guardare il Torneo delle Candidate di Kazan e l’Altibox Chess Norway: questo 2019 è veramente un anno di grandi eventi.

 

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