Uno Scacchista

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I campionati continentali asiatici a Xingtai

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(Topatsius)
Si sono disputati in Cina, dal 7 al 15 giugno, i campionati asiatici, Open e femminili. In verità è stata proprio l’assenza dei migliori giocatori cinesi, donne ed uomini, a rendere questa edizione un pochino sottotono dal lato tecnico, specialmente nel settore femminile.

Forse i cinesi auspicavano un bel risultato da qualche loro “seconda linea”, ma ciò è mancato completamente: i padroni di casa hanno così classificato solo una donna fra le prime 10 del femminile, la semi-sconosciuta e priva di titolo internazionale Li Xueyi, sesta, e solo un uomo fra i primi 10 dell’Open, il GM Lu Shanglei (2620), ottavo.

Fra le donne (36 partecipanti) si è imposta la ventitreenne IM kazaka, numero uno del seeding, Dinara Sadouakassova (Elo 2458, 7,5/9, appena tre patte concesse) davanti alla ventisettenne IM indonesiana Irine Sukandar (7, frenata da due patte negli ultimi due turni). Sul terzo gradino del podio la promessa diciassettenne della federazione mongola Turmunkh Munkhzul, sconfitta solo dalla cinese Li Xueyi al quarto turno. Buona la prova delle vietnamite, che hanno piazzato 4 loro rappresentanti fra le prime 14. Dinara (nella foto di Diana Mihajlova sotto il titolo) è nata il 31 ottobre, lo stesso giorno di Alekhine, ed è forse per questo che il suo obiettivo è arrivare, prima o poi, a competere per il titolo mondiale. Auguri!

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E un vietnamita ha trionfato nell’Open: l’esperto GM Le Quang Liem (Elo 2694, p,7/9, imbattuto), il quale, dopo una partenza tranquilla, ha vinto i due match conclusivi e decisivi contro l’iraniano GM Firouzja e l’indiano GM Sethuraman. A mezzo punto da lui (6,5) sono giunti l’indiano GM Karthikeyan (che conduceva con 5,5 su 6 ma che poi è stato battuto dai GM Gupta e Jumabayev), altri due GM indiani, Sethuraman e Narayanan, e il kazako Jumabayev. Sethuraman aveva 6,5 prima della partita decisiva dell’ultimo turno contro Le Quang, il quale, col bianco, ha saputo accumulare piccoli vantaggi e prevalere, scavalcando così l’avversario nella classifica finale. Un buon segnale per il vietnamita, che per solito era giudicato un grande maestro un po’ avventuroso, non sempre capace di gestire i momenti cruciali di un torneo.

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Jumabayev in particolare quest’anno è parecchio in forma e nel suo Kazakhistan lo considerano quasi un eroe da quando ha saputo sconfiggere il vice-campione mondiale Karjakin e poi vincere a San Pietroburgo un blitz ricco di 155 giocatori fra i quali 32 GM.

I partecipanti all’Open erano 74 e la parte del leone, pur avendo perduto il primo posto, l’ha fatta l’India, che ha piazzato ben 13 suoi esponenti fra i primi 20, ma ha deluso un pochino con il suo uomo più atteso, ovvero il giovane numero 1 del lotto Santosh G. Vidit, unico “over 2700” del gruppo. In verità qualcuno si attendeva anche l’esplosione definitiva dell’iraniano Alireza Firouzja (che ha compiuto 16 anni proprio lo scorso 18 giugno), esplosione che probabilmente è solo di poco rimandata. Forse sul ragazzo ha avuto un peso quel brillantissimo e rarissimo sacrificio di Donna che l’indiano Karthikeyan ha saputo azzardare contro di lui con successo in una vittoriosa e già celebre partita del 5° turno.

La spaziosa sede di gioco

Il Campionato valeva anche per le assegnare 5 posti per l’edizione 2019 della Coppa del Mondo; visto che Le Quang Liem e Jumabayev erano già qualificati, anche Firouzja (unico non indiano) e Gupta hanno staccato il biglietto per Khanty-Mansiysk. Auguri!

Le a Dubai nel 2014

Le Quang Liem, che è nato ad Ho Chi Minh (noi meno giovani la ricordiamo meglio col nome di Saigon) il 13 marzo del 1991, è stato dal canto suo già campione del mondo, Blitz, a Khanty Mansiysk nel 2013: fu un punto di partenza per lo scacchismo vietnamita, che per la prima volta vide un suo giocatore trionfare in un torneo “mondiale”.

Quali sono i segreti dei bei risultati di questo campione? In una recente intervista ad un sito del suo Paese, lui pose l’accento specialmente sull’analisi delle proprie partite: “per migliorare, dopo ogni partita passo del tempo a rivederle, leggerle, studiarle, analizzarle, capire quali sono state le mosse deboli e i punti deboli del mio gioco; e poi devo trovare le debolezze dei miei prossimi avversari, analizzando con l’aiuto dei software decine o centinaia di partite da loro giocate: so che anche l’avversario lavorerà come me, ma se io saprò farlo un tantino meglio, potrò sorprenderlo e prevalere”.

Le Quang Liem premiato

Con il successo a Xingtai, Le Quang Liem ha incamerato 9 punti, che portano il suo Elo di nuovo sopra la soglia dei 2700 (a 2703) e soprattutto ha incassato 11.000 US $ di premio.

Ecco una partita da questi campionati continentali asiatici, con alcuni brevi commenti del nostro Antonio.

[tranne dove specificato, le foto sono tratte dal sito della IMSA]

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