Uno Scacchista

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Turing, una banconota e il primo motore scacchistico (su carta)

5 min read

(Uberto D.)
Se AlphaZero è indubbiamente la più interessante innovazione tecnologica nel recente panorama scacchistico, è molto significativa la decisione della Bank of England di scegliere Alan Turing (1912-1954) come personalità scientifica inglese per la nuova edizione della banconota da 50 sterline.

[Foto della statua di Alan Turing (opera di Stephen Kettle) a Bletchley Park – Foto di Jon Callas, CC BY 2.0]

Si tratta di un significato che va al di là del valore della ricerca sviluppata dal grande matematico, ma riporta in maniera simbolica Turing in quel Pantheon delle eccellenze inglesi dal quale un infamante processo lo aveva tolto, spingendolo al suicidio. Ne ho già parlato in un mio post di circa due anni fa, quando commentai il ritrovamento di alcune lettere a riferimento scacchistico.

Già, perché Turing fu in grado di ideare e far eseguire, manualmente, al suo Turochamp, progenitore di programma per computer, un algoritmo per giocare una partita a scacchi. Un algoritmo che, come affermò Kasparov in un suo intervento del 2017, era in grado di giocare mosse accettabili (“decent” in inglese) e di impegnare un giocatore principiante.

Tornerò su questo argomento nel seguito, perché adesso voglio commentare insieme a voi il progetto di banconota che la Banca di Inghilterra ha reso pubblico circa un mese fa.

Si tratta ovviamente di una rappresentazione puramente indicativa, ma è interessante evidenziare gli elementi che sono stati scelti come più significativi dell’opera di Turing e che descrivo rapidamente nel seguito:

La foto di Turing fu scattata nel 1951 da Elliott & Fry (dalla collezione fotografica del National Portrait Gallery)
Un estratto dalla pubblicazione “On Computable Numbers, with an application to the Entscheidungsproblem” del 1936 (Proceedings della London Mathematical Society). Questo articolo è universalmente riconosciuto come uno dei fondamenti della scienza computazionale e introdusse il concetto di “macchina di Turing” come esperimento concettuale di come i computer avrebbero potuto operare.
L’Automatic Computing Engine (ACE) Pilot Machine (Macchina Pilota per un Motore Computazionale Automatico) che fu sviluppato al National Physical Laboratory come realizzazione sperimentale del progetto iniziale di Turing. L’ACE fu uno dei primi computer digitali con programma di lavoro memorizzato digitalmente.
Il progetto di dettaglio di un componente della “Bomba“, la macchina progettata da Turing che fu uno degli strumenti principali usati durante la Seconda Guerra Mondiale per decifrare il codice Enigma.
Un’affermazione di Alan Turing, fatta in un’intervista per “The Times” l’11 Giugno 1949: “This is only a foretaste of what is to come, and only the shadow of what is going to be.” (Questo è solo un assaggio di ciò che arriverà, e solo l’ombra di ciò che diventerà)
La firma di Turing (l’ottava dall’alto) presa dal libro dei visitatori di Bletchley Park del 1947, dove egli lavorò durante la Seconda Guerra Mondiale.

Da notare che il nastro in basso a sinistra nella bozza di banconota mostra la sequenza “1010111111110010110011000” in codice binario: il concetto di macchina computazionale in grado di operare usando come input codici binari riportati su un nastro fu citata nel paper di Turing del 1936. Ed è un tocco di classe il fatto che il codice binario rappresenti in codice decimale la cifra 23061912, che corrisponde al 23 Giugno 1912, data di nascita di Turing.


Torniamo adesso al Turochamp, colloquialmente chiamato “la macchina su carta di Turning”, visto che l’esecuzione dell’algoritmo veniva effettuata da Turing stesso che svolgeva i calcoli a mano e su carta. E’ interessante riprendere gli elementi fondamentali dell’algoritmo per il calcolo del “valore” di una posizione, ben descritti da Kasparov e Frederic Friedel nel loro articolo “Reconstructing Turing’s ‘paper machine’“.

Valore dei pezzi:

  • pedone = 1
  • cavallo = 3
  • alfiere = 3½
  • torre = 5
  • regina = 10

Valori posizionali:

  1. Mobilità. Per D,T,A,C, aggiungere la radice quadrata del numero di mosse che il pezzo può fare; in caso di possibile cattura, considerarla come due mosse.
  2. Sicurezza dei pezzi. Per D,T,A,C, aggiungere 1.0 punti se è difeso e 1.5 punti se è difeso almeno due volte.
  3. Mobilità del Re. Per il Re, procedere come (1) ad eccezione dell’arrocco.
  4. Sicurezza del Re. Per il re, sottrarre punti per la sua vulnerabilità come segue: considerare che una Regina dello stesso colore sia al posto del Re, calcolare la sua mobilità e sottrarre questo valore dal punteggio.
  5. Arrocco. Aggiungere 1.0 punto per la facoltà di arroccare in futuro; aggiungere un altro punto se l’arrocco può avvenire con la mossa a quella in valutazione; infine, aggiungere un punto valutando l’arrocco immediato.
  6. Bonus pedoni. Aggiungere 0.2 punti per ogni avanzamento di traversa e 0.3 punti se il pedone è difeso da un pezzo diverso da un pedone.
  7. Scacco e scacco matto. Aggiungere 1.0 punti se si minaccia matto e 0.5 punti per uno scacco.

Questa l’unica partita di cui è stata tenuta traccia, giocata dal Turochamp (con Turing che svolgeva i calcoli) nel 1952 contro Alick Glennie, un collega di Turing.

Nell’articolo citato e nell’intervento di Kasparov alla “The Alan Turing Centenary Conference“, organizzata nel 2012 dalla Manchester University, si possono trovare ulteriori commenti alla partita e a come l’algoritmo sia in grado di giocare mosse generalmente sensate, specialmente per un livello da principiante.

Per chi fosse curioso ed interessato a giocare contro il Turochamp, Chessbase ha sviluppato un “ChessBase Turing engine” che può essere scaricato da questo link. il motore è in grado di girare come “UCI engine” su qualsiasi programma scacchistico compatibile con Fritz.


La banconota “di Turing” dovrebbe entrare in circolazione verso la fine del 2021. Chissà che la versione finale non conterrà qualche riferimento anche al contributo del grande ricercatore al mondo degli scacchi…

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