Il 30 Novembre si sono svolte le premiazioni dello European Golden Pawn Award 2019, con 12 grandi personalità degli scacchi europei selezionate dalla European Chess Union. Quante ne riuscite a riconoscere?
(UnoScacchista)
In questi ultimi giorni, il Principato di Monaco è ben al centro dell’attenzione scacchistica: Campionato Europeo Femminile Rapid e Blitz, vinti entrambi da Alexandra Kosteniuk (complimenti!), la seconda tappa del Women’s FIDE Grand Prix 2019 (con la sfidante al titolo Alexsandra Goryachkina e altre 6 giocatrici sopra i 2500) e, occasione più glamour, le premiazioni dello European Golden Pawn Award 2019, con 12 grandi personalità degli scacchi europei selezionate dalla European Chess Union.
Ed è proprio su quest’ultimo evento, che si è svolto il 30 Novembre, che voglio soffermarmi, con una piccola sfida alla vostra capacità di riconoscere i vincitori nelle vaie categorie. Ecco la foto di Maurice Ashley che ritrae 11 delle 12 personalità premiate: quante ne sapete riconoscere?
Avete provato? Bene, segnatevi i nomi e scorrete con me i vari premiati, che vi presenterò partendo dalla sinistra della foto.
Il progetto scelto è stato “ChessBase”, l’iniziativa di Frederic Friedel e Matthias Wüllenweber che dal 1986 ha cominciato a sviluppare quello che oggi è uno strumento indispensabile per tutti gli scacchisti, professionisti e non: il database ChessBase.
Ha ritirato il premio Frederic Friedel, giornalista scientifico che ho avuto il piacere di conoscere a Berlino durante il Torneo dei Candidati del 2017.
L’olandese Bessel Kok è stata una figura molto importante negli scacchi per più di un ventennio, dagli ’80 agli anni 2000.
Bessel Kok è stato anche candidato alla posizione di Presidente della FIDE, finendo sconfitto da Ilyumzhinov nel 2006 a Torino.
La storia di Ruben Gallego è assolutamente straordinaria: nato cerebroleso e separato dalla madre, è poi riuscito a fuggire dall’orfanotrofio dove era stato ricoverato e a ritrovarla. Scrive usando il computer e un solo dito.
Nei suoi libri più famosi, “Bianco su Nero” e “Scacchi” (per il quale è stato premiato a Monaco), racconta la vita nei luoghi in cui i protagonisti, in forma autobiografica, vivono confinati, in attesa di una morte annunciata e programmata dal sistema. Il parallelismo con i pezzi degli scacchi è drammatico, ma ancora più potente è la descrizione tratteggiata della società sovietica.
Non credo ci sia bisogno di presentazioni per Judit Polgar, la più forte giocatrice di sempre e oggi attivissima testimonial del nostro gioco.
Donna solare e gentilissima, con la quale ho avuto i piacere di scambiare qualche parole (su scacchi, musica e il maestro Ennio Morricone) a Londra in occasione del mondiale 2018 tra Carlsen e Caruana.
Se pensate che Judit sia una “Regina degli Scacchi”, forse avete ragione, visto che mentre stava salendo sul palco per ritirare il premio, ha… perso una scarpa come Cenerentola!
Altra leggenda degli scacchi, Maya Chiburdanidze diventò Campionessa del Mondo a 17 anni (!) battendo Nona Gaprindashvili.
Sempre attiva nel promuovere gli scacchi, specialmente nella nativa Georgia, ha partecipato al Campionato Europeo Rapid e Blitz, giungendo in entrambi i casi attorno al 25° posto.
Istituzione del giornalismo scacchistico europeo, lo spagnolo Leontxo Garcia ha praticamente seguito e commentato su giornali, riviste, radio, TV, internet e social qualunque evento importante dal 1983 a oggi.
Amico del nostro Adolivio Capece da sempre, mi ha fatto molto piacere condividere con lui la scrivania in sala stampa al mondiale di Londra del 2018, ascoltando i suoi mille aneddoti su giocatori e tornei.
Se Maya Chiburdanidze è una istituzione in Georgia, Nona Gaprindashvili lo è a livello mondiale: una dedizione pressoché assoluta agli scacchi, con la voglia e il piacere di giocare sempre e dovunque.
Recentissima la sua conquista dell’ennesima corona mondiale: quella over 65 femminile. Dopo 41 anni, Nana e Maya hanno di nuovo incrociato i pezzi sulla scacchiera a Monaco!
Questo slideshow richiede JavaScript.
Un altro nome che non necessita di presentazione. Se non l’avete riconosciuto… siete sicuri di essere appassionati di scacchi?
Prima della premiazione, Kasparov ha dato una simultanea con alcuni bambini: l’intensità della sua concentrazione non è di certo cambiata!
Ecco Garry e Judit con i loro due meritatissimi “Pedoni d’Oro”.
L’olandese Geurt Gijssen è una di quelle figure fondamentali per la riuscita di tornei e match, dei quali però raramente si sente parlare, gli arbitri. E, purtroppo, se se ne sente parlare è solo in caso di controversie, come nel caso del contestatissimo match tra Kramnik e Topalov del 2006 a Elista (Russia).
Per fortuna, ci sono anche situazioni meno complicate, come quando Gijssen arbitrò il re-match Karpov-Kasparov del 2009.
La scelta per la miglior rivista europea non deve essere stata facile. Alla fine è stata premiata “New In Chess”, i cui redattori principali sono gli olandesi Dirk Jan ten Geuzendam (che ha ritirato il premio) e Jan Timman.
Edita dal 1984, ha pubblicato il suo primo numero digitale nel 2014: nella foto, Dirk Jan ten Geuzendam lo consegna, assieme alla copia cartacea, a Garry Kasparov.
Il russo Alexander Kostyev è da anni un promotore attivo ed assiduo degli scacchi nelle scuole. Oltre al suo ruolo all’intenro del sistema scacchistico russo, è conferenziere e membro influente della European Chess Union.
Non presente a Monaco, ma comunque premiato:
Tra le molte candidature possibili, è stato premiato un film francese del 1994, “La partie d’échecs” (“The Chess Game”, in italiano “Scacco alla regina”) diretto da Yves Hanchar e con protagonisti Denis Lavant (che è intervenuto in collegamento video), Pierre Richard e Catherine Deneuve.
Non avendo mai visto il film, mi fiderò del giudizio degli organizzatori che lo hanno preferito a, ad esempio, “La partita – La difesa di Lužin”, film che mi piacque molto.
Bene la carrellata è finita: quanti degli 11 premiati della foto avevate riconosciuto? Io 7 su 11 (ma Bessel Kok è praticamente irriconoscibile).
Più facile riconoscere, da sinistra, Valentina Gunina, Antoaneta Stefanova, la neo doppia campionessa europea Rapid e Blitz Alexandra Kosteniuk e Olga Girya. O no?
Nato a Roma nel 1960, sono stato scacchista attivo dal 1979 (ma forse scacchista “dentro” da almeno 10 anni prima). Sono Candidato Maestro a tavolino, con carriera interrotta da una felice paternità, e fondatore della rivista periodica “Zeitnot”. Da qualche anno il fuoco sotto le ceneri scacchistiche si è riacceso e ho pubblicato qualche articolo sul blog SoloScacchi e un racconto sul libro “57 storie di scacchi” (ed. Messaggerie Scacchistiche). Nel 2016, in attesa di un ritorno alla scacchiera che si è poi realizzato 3 anni dopo, ho deciso di aprire il blog UnoScacchista.