… e un bel gambetto vincente di Serafino Dubois
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Lowenthal, De Riviere, Wyvill, Falkbeer, Staunton, Lyttelton, Captain Kennedy
(Bruno Arigoni)
Tra gli scalpi di prestigio del professor Serafino Dubois sicuramente si annovera quello dell’inglese Marmaduke Wyvill (1815-1889). Un bel personaggio costui. Voi sapete bene che in pochissimi hanno utilizzato gli scacchi per cercare di fare carriera politica; da oggi sapete anche, se già non lo sapevate, che ci fu invece un tale che utilizzò la politica per giocare a scacchi. O almeno ciò è quanto affermano alcuni testi.
Marmaduke Wyvill, infatti, nato il 22.12.15 nel North Yorkshire da una ricca famiglia, decise nel 1847 di candidarsi a deputato (riuscendovi) proprio per avere la scusa di recarsi a Londra in Parlamento, a Londra dove erano attivi vari club di scacchi. E quindi affinare la sua forza. E ci riuscì così bene che nel primo grande torneo della storia degli scacchi (Londra 1851) giunse in finale contro Adolf Anderssen (perdendo onorevolmente per 2,5 a 4,5).
Che insomma Wyvill si sia recato a visitare anche Roma nel 1859 soltanto per giocare col nostro Dubois? Eppure lui già conosceva benino entrambi, dal momento che fra il 1845 e il 1846, quando soggiornò a lungo in Roma, perse una sfida con Serafino Dubois col punteggio di 55 a 26. E’ vero che nella rivincita prevalse Wyvill per 39 a 30, ma col piccolo particolare di aver avuto il vantaggio di tratto e pedone (!).
Questi punteggi dicono parecchio sul valore di Serafino, e fu veramente un peccato che lui non poté trovare nessuno sponsor per andare a giocare quel famoso torneo londinese del 1851 che vide Wyvill addirittura sul secondo gradino del podio! E vediamo allora il bel successo del 1859 di Dubois contro Wyvill, con il commento di Bruno Arigoni:
DUBOIS – M. WYVILL
Roma, Accademia Romana degli Scacchi, gennaio 1859
Note di Bruno Arigoni
Bruno Arigoni è nato ad Alatri, in provincia di Frosinone, nel 1965. Maestro di scacchi nel gioco per corrispondenza, nonché Candidato Maestro nel gioco a tavolino. Ha scritto monografie sulle aperture, curato le memorie (1840-80) di Serafino Dubois e svariati articoli di argomento storico, culturale e aneddotico pubblicati sulle riviste «Scacco!» e «L’Italia scacchistica».