Quattro amici musicisti: Casella, Delage, Prokofiev, Ravel
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Mantes la Jolie - Le Pont e le Quai des Cordeliers (Il Ponte e la banchina dei Francescani) 1916 [Licenza CC-BY-NC-SA 2.0]
(Mario Spadaro)
Il binomio scacchi-musica è ampiamente dimostrato, visti gli innumerevoli esempi antichi (François-André Danican Philidor) e moderni (Ennio Morricone) e l’elenco di musicisti interessati agli scacchi è lunghissimo, non basterebbe una pagina per elencarli tutti.
Tra i contemporanei italiani, Aldo Clementi (1925-2011) ed Ennio Morricone (1928-2020) erano amici e spesso giocavano a scacchi, ma non sono riuscito a rintracciare partite giocate fra i due.
Io sono stato uno dei pochi scacchisti privilegiati ad essere frequentemente ospite in casa del padre di Clementi a Catania, l’illustre Ignazio Clementi Landolina, che nelle pause delle partite che giocavamo, mi raccontava notizie del figlio il quale da molti anni si era trasferito a Roma per lavoro.
Dei musicisti di cui esistono le partite giocate tra di loro (il legame è Delage) fornisco sintetiche bibliografie.
Alfredo Casella

Alfredo Casella (Torino, Italia 25 luglio 1883 – Roma, Italia 5 marzo 1947) è stato un fecondo compositore di opere liriche e di musica sinfonica, nonché pianista; era lo zio della famosa attrice Daria Nicolodi (Firenze, 19 giugno 1950 – Roma, 26 novembre 2020), compagna del regista Dario Argento. Gli piaceva anche collezionare opere di arte contemporanea. E’ stato ospite nella tenuta terriera di Delage per giocare a scacchi.
Maurice Ravel – Alfredo Casella
Mantes la Jolie, 26 giugno 1913
È sepolto presso il Cimitero Comunale Monumentale di Campo Verano a Roma.

Maurice Delage

Maurice Delage (Parigi, 13 novembre 1879 – Parigi, 21 settembre 1961) è stato un compositore e pianista francese.
Il pezzo più noto di Delage è “Quatre poèmes hindous” (1912-1913), in cui ciascuna composizione evoca una città indiana: Madras, Lahore, Bénarès e Jaipur.
Il suo “Ragamalika” (1912-1922), basato sulla musica classica dell’India, è altrettanto noto in quanto richiede la presenza di un pianoforte «preparato», cioè un pianoforte il cui timbro viene modificato inserendo oggetti tra le sue corde; la partitura di Delage specifica che un cartoncino deve essere posizionato sotto le corde del si bemolle nella seconda riga della chiave di basso per smorzare il suono, imitando il suono di un tamburo indiano.
Grande appassionato di scacchi, era solito invitare i colleghi musicisti a trascorrere le vacanze nella sua tenuta di Mantes La Jolie, vicina al Convento dei Cordeliers.
Alfredo Casella – Maurice Delage
Mantes la Jolie, 24 giugno 1913
Sergej Prokofiev

Fu affascinato dal gioco degli scacchi, che apprese sin dall’età di 7 anni e frequentò con assiduità il Central Workers’ Club.
Grande amico di Alekhine, intrattenne rapporti cordiali con Capablanca (col quale riportò una vittoria in una partita nel corso di una simultanea contro 24 giocatori); giocò diverse partite informali con Mikhail Botvinnik.
Sui data base vi sono anche sue partite amichevoli ed in simultanea con Edward Lasker, Savielly Tartakower ed Emanuel Lasker.
Nel 1937 giocò al Master of Art Club di Mosca, un match contro il violinista David Oistrakh, suo amico.
L’incontro era previsto sulle 10 partite, ma dopo quattro patte, per sopravvenuti impegni di entrambi che li vedevano impegnati in un tour di concerti, venne concordato che il match venisse interrotto alla prima partita vinta, e nella quinta partita vi fu la vittoria di Oistrakh.
Sergei Prokofiev – Maurice Ravel
Mantes La Jolie, 14 marzo 1924
Fu sepolto nel cimitero di Novodevičij, a Mosca e nella stessa tomba successivamente venne tumulata la seconda moglie Mira Alexandrovna Mendelssohn (precedentemente era stato sposato con la cantante di origini spagnole Carolina Codina Nemiskaya, conosciuta come Lina Liubera, da cui ebbe due figli).

Maurice Ravel

Fece parte del gruppo Les Apaches, un cenacolo di scrittori, artisti e musicisti francesi dalle idee innovative.
Come Delage, anche lui possedeva una grande villa con parco nel dipartimento degli Yvelines, nel cuore dell’Ile-de-France, la casa “Le Belvédere” a Montfort-L’Amaury, vicino la foresta di Rambouillet.
Secondo quanto riportato nel libro “A Ravel Reader. Correspondence, Articles, Interviews” (Edizione italiana “Ravel, Scritti e Interviste a cura di Arbie Orenstein“), qui si riunivano spesso i suoi colleghi pianisti, cantanti, violinisti, nonché gli amici inseparabili Maurice e Nelly Delage. Tuttavia non risultano pervenute partite di scacchi giocate in questo luogo.

Maurice Delage – Sergei Prokofiev
Mantes la Jolie, 1937 (?)
Fu sepolto nel Cimetiere de Levallois-Perret (Plot: Division 16), Departement des Hauts-de-Seine, Île-de-France, Francia.

Le partite giocate tra questi quattro musicisti oggi si trovano nel web, nei data base, nelle riviste di scacchi, ma vi è un po’ di confusione sul luogo dove si svolsero.
Non come a volte riportato, a Mont La Joli che è una località inesistente, non a Mont-Joli che è una città canadese nella provincia di Québec, ma a Mantes la Jolie (così chiamata per distinguerla dalla vicinissima Mantes la Ville), località francese che costeggia la Senna e dove vi è Le Couvent des Cordeliers (Il Convento dei Francescani) fondato nel 13° secolo per ospitare i frati minori dell’Ordine di San Francesco ed oggi di proprietà del Comune (centro di arti plastiche e visive), che ha dato nome al circostante quartiere.
Molto interessante. Per alcuni di questi musicisti, come Prokofiev, sapevo che erano anche appassionati di scacchi, per altri come Ravel no.
Purtroppo le partite si troveranno pure sul web e nei database, ma ho il fortissimo sospetto che siano false.
Per quanto Casella e Delage potessero essere dei forti maestri in incognito, è davvero improbabile che nel 1913 abbiano potuto giocare una tesissima linea della variante dei Quattro Pedoni della Difesa Alekhine (che all’epoca neppure esisteva) ripetendo le prime 15 mosse elaborate dai GM degli anni ’80. E altrettanto anacronistiche, anche se in misura minore, mi sembrano la Francese Winawer che Prokofiev nel 1937 avrebbe giocato come Uhlmann 40 anni dopo, e probabilmente anche la Traxler di Casella, la cui teoria venne sviluppata soprattutto in partite per corrispondenza di Estrin e altri nel secondo dopoguerra.
Ritengo che queste partite andrebbero cancellate dai database, senza che questo nulla tolga ovviamente alla grandezza dei sommi compositori che (probabilmente) non le hanno mai giocate.
L’ipotesi da Lei avanzata potrebbe essere plausibile, perché le partite di personaggi celebri, come Napoleone, Beniamino Franklin, Fidel Castro, Che Guevara, Papa Giovanni Paolo II, lo stuolo di attori ed attrici cinematografiche etc., ci sono pervenute per tradizione e non tramite prove documentate. Sono partite amichevoli, giocate non ufficialmente in tornei omologati e pertanto senza alcuna tracciabilità. Si conosce con certezza soltanto che queste persone famose amavano gli scacchi e che giocavano per diletto in presenza di amici in determinate località (ad esempio per Napoleone si dice che il luogo sia stato il Castello di Malmaison nel 1804 per una partita, e l’isola di S.Elena nel 1818 per un’altra). Qualcuno dei presenti, o loro stessi, avrebbero potuto trascrivere le partite e successivamente divulgarle. Ribadisco sono solo notizie raccontate per «sentito dire», senza alcuna pretesa di validità storica.