Uno Scacchista

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Dana Reizniece-Ozola: è lei in gennaio la vera ‘Regina degli scacchi’

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(Riccardo M.)
La “Regina degli Scacchi” di gennaio 2021 non può essere né Elizabeth Harmon, né l’attrice Anya Taylor-Joy che ha offerto il suo volto al personaggio della ormai celebre serie televisiva di Netflix.

La vera Regina degli scacchi di questo gennaio è un’altra notevole figura femminile, e stavolta non si tratta di una finzione cinematografica: sto parlando di Dana Reizniece-Ozola, anni 39, ‘WGM’ e già Ministro delle Finanze della Repubblica di Lettonia. Un passo alla volta, però!

Conoscete questa partita?

Niente male, vero? E la sua avversaria di questa partita, di nero, non è stata un’attrice che interpretava una campionessa del mondo (non siamo in un film) ma è la vera campionessa del mondo, la fortissima cinese Hou Yifan.

E quest’altra partita? Qui Dana aveva di fronte nel 2001 un certo Sergej Karjakin, futuro vice-campione mondiale, con il quale se l’è giocata alla pari.

E se non siete dei maestri internazionali è meglio non competere con lei, rischiereste brutte figure, tipo questa miniatura in cui cadde vittima il maestro FIDE olandese Gerritt Prakken a Tallinn, ancora nel 2001:

E’ destino della terra di Lettonia quello di donare al mondo degli scacchi alcune figure eccezionali: accadde con l’indimenticabile Mikhail Tal, ma Dana merita già di essere posta ad un livello prossimo, per tutto quello che una figura come lei può rappresentare per gli scacchi internazionali ed insieme perché sta disegnando un mirabile esempio per ogni altra donna che abbia le sue stesse aspirazioni di successo.

Infatti non si sta parlando qui semplicemente di una brava giocatrice di scacchi …. Se il personaggio di Beth Harmon è piaciuto anche perché è stato capace di imporsi in un mondo di scacchi tipicamente maschile, Dana di miracoli ne ha fatti il doppio, perché si è affermata, pur rimanendo ben presto lontana dal professionismo scacchistico, sia nell’universo a 64 caselle sia nell’universo della politica e dello sport, prima quello nazionale e adesso quello internazionale.

Un’altra donna, Charlotte Whitton, femminista canadese e sindaco di Ottawa negli anni ’50 e ’60 del XX secolo, disse acutamente che “le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini per essere giudicate brave la metà…. Per fortuna non è difficile”.

Per me non è difficile dire che considero una donna come Charlotte Whitton o come Dana Reizniece-Ozola ‘brava’ il doppio (e non la metà) rispetto a uomini che siano riusciti a raggiungere nella società il loro livello e i loro risultati. Certo, si può aggiungere che magari per una donna determinati risultati siano più facilmente ottenibili in Lettonia o in Canada rispetto a tante altre nazioni, ma intanto ….

…. Intanto adesso Dana Reizniece ha dovuto giocoforza dare le dimissioni dal governo e dal Parlamento lèttone per concentrarsi interamente sul nuovo ruolo che va a ricoprire e che le è stato assegnato dalla Federazione Internazionale degli Scacchi, la FIDE. Lei, infatti, ne è da qualche giorno la Managing Director.

A parlare di Dana Reizniece come di una “Regina degli scacchi” non siamo poi davvero i primi, noi di UnoScacchista. Un ben noto foglio on-line tedesco, Die Zeit, già nel novembre del 2016 a lei dedicava un post a firma di Ulrich Stock, col titolo “Die Schachkönigin von Riga”, appunto “La Regina degli scacchi di Riga”!

Dana Reiznice-Ozola in una foto di Jānis Deināts

Ma andiamo in ordine.

Quando Dana vinse, a settembre del 2016, quella partita contro Hou Yifan, avevamo da poco intrapreso il cammino del nostro Blog e ricordo che, dopo aver visto quella partita, misi da parte anche un articolo su di lei che mi era curiosamente capitato di leggere alcuni mesi prima sul sito della BEI (o E.I.B., ovvero la European Bank Investment) e che rispolvero in questi giorni per l’occasione. Cosa c’entra -direte voi- la BEI? Ebbene, l’istituto finanziario dava comunicazione dell’avvenuta nomina di Dana a Ministro delle Finanze di Lettonia, aggiungendo che sarebbe stata contemporaneamente anche la Responsabile della BEI per la Lettonia. Per chi non conosce la BEI, ricordo che è la più grande istituzione finanziaria del mondo.

L’estensore di quelle note riepilogava in breve la carriera di Dana, nata nel 1981. Ancora giovanissima, conseguì un Master in Business Administration presso l’International Space University in Francia e un altro in logica, traduzione e terminologia informatica presso la Ventspils University Collègue di Riga.

Completati gli studi, Dana Reizniece assunse la gestione di un centro specializzato in tecnologia spaziale e divenne anche politicamente assai attiva. Lavorò poi, fra il 2006 e il 2010, come Responsabile della Fondazione “Ventspils High Technology Park“.

Nel 2011 entrò nel Parlamento lettone (la “Saeima”) e presto fu scelta quale Presidente della Commissione per l’istruzione, cultura e scienza, e fu membro della commissione per gli affari europei. Nel 2014 divenne Ministro dell’Economia e ad inizio 2016, per l’appunto, Ministro delle Finanze.

Nel 2017 è stata nominata dal “Financial Times” “miglior ministro delle finanze europeo dell’anno 2016”. Noi ne abbiamo parlato qui: “Il miglior ministro delle finanze europeo del 2016 è lettone

E nel 2017 Dana Reizniece fu anche candidata a succedere all’olandese Jeroen Djisselbloem in una delle cariche più prestigiose in Europa, la presidenza dell’Eurogruppo, che è l’istituzione della quale fanno parte i ministri delle Finanze dei 19 Paesi che aderiscono all’Euro. Probabilmente solo l’età, relativamente giovane, è stata un ostacolo alla sua elezione.

Tra le maggiori conquiste ottenute da Dana come Ministro delle Finanze c’è una riforma fiscale (2016) e l’approvazione (2018) di una nuova legislazione bancaria che riuscì a ripulire le banche di Riga da quel riciclaggio di denaro che per decenni aveva ricoperto di scandali le banche lèttoni. E ciò fu conseguito anche a seguito di varie importanti riunioni, accordi e vertici mondiali, in primis quello dell’aprile 2018 che il ministro ebbe a Washington con rappresentanti della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale.

Questo percorso di successi è stato compiuto da Dana senza mai abbandonare la sua passione per gli scacchi.

Riepilogo allora la sua carriera sportiva. Nel 1992 Dana Reizniece debuttò ai campionati mondiali femminili “under 12” a Duisburg e successivamente partecipò a tutti i campionati mondiali ed europei femminili nelle varie fasce d’età. Fu campionessa mondiale “under 14” nel 1995, campionessa europea “under 18” nel 1998 e 1999.

Nel 2001 ottenne il titolo di WGM. Nel 2002 vinse il “Memorial Paul Keres” a Tallinn. Quattro volte è stata campionessa di Lettonia (1998, 1999, 2000 e 2001) ed ha partecipato finora, sempre in prima scacchiera, a ben 8 Olimpiadi (1998, 2000, 2004, 2006, 2010, 2012, 2014 e 2016) e a 5 campionati europei a squadre. Dopo il 2004 ha iniziato a giocare anche per una squadra tedesca maschile di club, l’SG Löberitz, una piccola città nella Sassonia-Anhalt.

E arriviamo così al 4 gennaio di quest’anno, quando la FIDE ha ufficialmente annunciato “the appointment of Dana Reizniece-Ozola as Managing Director. She will be in charge of a wide range of vitally important areas of FIDE work, including administrative and financial matters, as well as functioning of most of the commissions”.

Il comunicato della FIDE prosegue sottolineando come il nuovo “Managing Director” supervisionerà lo sviluppo degli scacchi nei 190 Paesi membri della FIDE, la posizione degli scacchi nell’istruzione all’interno degli stessi, si occuperà di seguire i (e crearne di nuovi) rapporti con altre istituzioni politiche internazionali.

Lo stesso comunicato riporta una dichiarazione in proposito del Presidente della FIDE Arkady Dvorkovich, questa: “Dana è una persona che ha raggiunto grandi risultati, il cui lavoro e i cui interessi si sono estesi in diversi campi durante la sua carriera e che ha dato contributi di alto profilo in molte aree diverse ….”. Nessun dubbio, pertanto, “…. sulle sue qualità di project manager e team leader, ma una cosa che vorrei sottolineare è il fatto che, nonostante le esigenze della sua carriera professionale di successo, è sempre riuscita a rimanere coinvolta negli scacchi, dimostrando il vero amore per il gioco”.

Nel suo account Facebook Dana Reizniece-Ozola ha reso noto di aver accettato la designazione all’incarico da parte della FIDE, scrivendo come la nomina rappresenti “un grande apprezzamento non solo per me personalmente, ma anche per la Lettonia e le tradizioni scacchistiche del nostro paese. La posizione di Managing Director della FIDE è una delle più alte avute dal mio Paese in qualsiasi organizzazione sportiva internazionale…. Sono fiduciosa di poter contribuire alla futura crescita della FIDE. In futuro, il mondo percepirà la Federazione Internazionale degli Scacchi non solo come un’istituzione di supporto agli atleti professionisti e agli organizzatori di competizioni di alto livello, ma anche come un’organizzazione socialmente responsabile che utilizza attivamente lo sport per educare i bambini, integrare i gruppi più vulnerabili e rafforzare i diritti delle donne e promuovere il gioco tra le donne … Il nuovo anno ha decisamente portato un grande cambiamento nella mia vita”.

Per far fronte al meglio al nuovo incarico e “dedicare alla FIDE tutto il suo tempo e le sue energie” Dana ha scritto che si vede costretta a dimettersi da membro del governo e del Parlamento nazionale ed ha colto l’occasione per ringraziare i suoi elettori “per il sostegno e la fiducia” e gli alleati di governo per la loro collaborazione: “è gratificante che siano state mantenute relazioni costruttive e rispettose di fronte al crescente populismo e all’aggressione politica”, concludendo che comunque continuerà ad essere un esponente del suo partito (che è il moderato “Unione lettone dei Verdi e degli Agricoltori”) e a mantenere stretti legami con persone e amici, forte della circostanza che il nuovo incarico nella FIDE non la costringerà per fortuna a lasciare fisicamente il suo Paese.

E’ il momento di aggiungere qualcosa di più personale su di lei: Dana è nata il 6 novembre 1981 a Kuldiga, un piccolo e pittoresco comune nella storica regione lèttone della Curlandia (meglio nota in Italia col nome di Curonia); è sposata dal 2011 con Andris Ozols, direttore dell’Agenzia per gli investimenti e lo sviluppo della Lettonia e già paracadutista, pugile e pilota di rally; ha 3 figlie ed un figlio.

Nel novembre dello scorso anno Jana Efremova sul sito lettone “tvnet.Iv- Apollo.Iv” ha riepilogato dalla pagina Facebook di Dana alcuni spunti del suo pensiero, esponendoli quasi a mo’ d’immaginaria intervista. Ne riporto alcuni qui di seguito:

Per una donna gli scacchi non fanno purtroppo eccezione in termini di disuguaglianza di retribuzione, ma di certo l’attuale situazione non può essere paragonata a quella di 30 anni fa …

… Ho scoperto relativamente tardi gli scacchi, all’età di 8 anni, in seconda elementare, e al contrario di Beth ho avuto un allenatore di scacchi professionista in una scuola sportiva. Vedete, io provengo da una famiglia tutt’altro che ricca e ho avuto la fortuna di trovare in Lettonia delle scuole che, indipendentemente dalla situazione economica delle famiglie, insegnano ai bambini, oltre alle materie di base, anche sport, arte e musica, consentendo loro di avere le opportunità per sviluppare il talento …

… Gli scacchi mi hanno aperto molte porte nella vita, ma ho dovuto lavorarci, presso il club o l’allenatore, anche per 6 giorni alla settimana per parecchie ore al giorno …

… Quando mi chiedono se negli scacchi è più importante il talento o il lavoro, io rispondo che il segreto principale è la capacità e l’opportunità di poter lavorare …

… Una delle decisioni più difficili della mia vita è stata quella di lasciare gli scacchi professionistici per entrare all’Università. Ma non mi sono pentita …. E Dio in qualche modo mi ha dato la possibilità di una carriera professionale pur senza abbandonare del tutto gli scacchi, visto che ancora gioco per la mia nazionale…

… Non posso dimenticare che dopo aver vinto il campionato europeo juniores lo Stato mi ha offerto una borsa di studio e questo mi ha dato l’opportunità di iscrivermi all’Università, quindi è grazie agli scacchi che ho potuto sostenere certe spese …

… Gli scacchi possono essere utilissimi per la mente di un bambino: sviluppano creatività, immaginazione, voglia di cooperazione, disciplina e capacità di concentrazione, solo per fermarsi agli aspetti principali; sì, anche i miei figli giocano a scacchi, non professionalmente ma giocano ed è importante.

FOТО: Ieva Leiniša/LETA

In un’altra intervista di qualche anno fa Dana dichiarava di aver sognato da bambina di fare l’investigatrice (come avrebbe voluto la nonna), che le piacerebbe fare anche l’attrice di teatro e che, nel poco tempo libero che le rimane nella giornata, ama leggere libri, in particolare le biografie di atleti, artisti e politici di fama: “Da ciascuno di loro apprendo lezioni diverse, utili sia per accrescere i miei successi sia per correggere i miei errori”.

Il Parlamento lèttone sentirà sicuramente la mancanza di una persona attivissima come Dana Reiznice-Ozola: si è scritto che durante la scorsa sessione parlamentare autunnale Dana è stata l’oratrice numero uno, con ben 228 interventi.

Però altrettanto sicuramente siamo convinti che la FIDE abbia saputo scegliere una persona molto in gamba. Tra le altre cose Dana ha già messo a frutto la sua esperienza in politica in favore dello sport degli scacchi, essendo stata membro del consiglio della Federazione scacchistica lettone e Vicepresidente dell’Unione Europea degli scacchi.

E ricordiamoci di una sua (perfettamente condivisibile) convinzione: “Gli scacchi fanno bene ai bambini e anche ai politici!”

A Dana Reiznice-Ozola, la Regina degli scacchi di Riga, giungano i più sinceri complimenti e gli auguri di UnoScacchista e miei!

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