I luoghi degli scacchi: Torino
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(Claudio S.)
Molto duri furono per Torino gli anni del primo dopoguerra, quando vi arrivarono Szabados e Canal. Il “Biennio rosso” 1919/’20 vide il crescere della protesta popolare causata dai forti rincari dei prezzi. Le FIAT e le altre fabbriche vennero occupate, e spesso gli operai continuarono la produzione autonomamente.
Il 18 dicembre del 1922, con il fascismo da poco al potere, vi fu la strage di Torino, che causò la morte di undici antifascisti e l’incendio della Camera del Lavoro.
Torino, città dove tutto è portato ai massimi livelli, segnò pagine indelebili nella storia degli scacchi, prima con il “World Master” del 1982 e dopo con le Olimpiadi del 2006, alle quali parteciparono 1.290 giocatori.
Torino ospitò nella primavera del 1892 il sesto torneo nazionale, organizzato dal presidente del circolo cittadino, il generale Celestino Sachero, aiutante di campo di Re Umberto I. Ed il Re donò come primo premio “una pendola officer d’argento massiccio cesellato, con miniature a gran fuoco su porcellana“. Fortunato vincitore del premio fu Vittorio Torre, il miglior giocatore torinese, che precedette il veneto Vergani. Assenti i più quotati maestri italiani, l’evento fu di livello inferiore ai precedenti tornei nazionali.
Torino, torneo nazionale 1892: 1° Torre Vittorio, 2° Vergani Beniamino, 3° D’Orfengo, 4° Sachero, 5° D’Ormea, 6° Crotti.
Nella prima parte del Novecento si l’affermarono a Torino due forti giocatori, Felice Germonio ed Eugenio Szabados. Quest’ultimo, di origini ungheresi, si trasferirà in seguito a Venezia. Anche Canal soggiornò nei primi anni venti a Torino, come ricorda Szabados in un incontro di vent’anni dopo: “ritornammo i ragazzi esili e chiomati di una volta, come quando a Torino durante interminabili battaglie – partite serie, semiserie, partite lampo – uccidevamo i giorni e le sere e non di rado anche le notti.”
Nel 1923 Alekhine, in visita a Torino, giocò una simultanea alla cieca su quattro scacchiere, con risultato 4-0, e una partita contro Canal, vinta in 100 mosse.
L’attività a livello magistrale riprese solamente mezzo secolo dopo, con una serie di interessanti tornei.
Torino 1972, I° Open internazionale: 1° Damjanovic 6,5/7, 2°-3° Eynard e Gosic 6, 4°-11° Sakhovic, Wagman, Ljubisavljevic, Pegoraro, Teani, Bjelajac, Partenheimer e Trabattoni 5,5 (162)
Torino 1974, torneo preolimpico: 1° Cosulich 6,5/9, 2° Valenti e Cappello R. 6, 4° Grinza 5,5, 5° Passerotti 5, 6° Romani 4,5, 7° Ponzetto 4, 8° Magrini 3,5, 9° Santolini 2,5, 10° Mammola 1,5

Nel 1982 la Società Scacchistica Torinese organizzò, con il supporto dell’allora presidente FSI Nicola Palladino, il “World Master“, che con la sua stratosferica media Elo di 2626 raggiunse la XVI categoria, diventando il più forte torneo di sempre con più di sei giocatori. Otto furono gli invitati, ma Jan Timman diede forfait e non venne sostituito. Huebner si ammalò a metà torneo e fu costretto a ritirarsi, quando era in testa al torneo. Nonostante i numeri, il torneo regalò poche emozioni, e le patte d’accordo furono molte. Al termine il campione del mondo Karpov, che vinse due partite e perse contro Ljubojevic, e lo svedese Andersson, che ne vinse appena una e non ne perse nessuna, giunsero primi ex-aequo.
Un torneo open di contorno vide Sahovic (7/8) precedere Mrdja (6,5), Despotovic e l’islandese Petursson (5,5), Kljako e Andruet (5).
Negli ultimi due decenni del novecento vennero organizzati molti forti tornei. Da notare nel 1996 la prestigiosa presenza in gara del settantacinquenne Smyslov.
Torino 1983, torneo internazionale: 1°Ivkov 6,5/9, 2°-4°Franco, Toth e Arlandi 5,5, 5°-6°Fabbri e Di Donna 4,5, 7°Bellin 4, 8°-9°Ljubisavljevic e Grinza 3,5, 10°Ponzetto 2
Torino 1983 Festival: 1°-2°Vujovic e Franco
Torino 1984 C.to It. Cat. Mag.: 1°-2°Malgarolli e Belotti
Torino 1984 Festival: 1°Bellin, 2°Aleksic, 3°Di Donna
Torino 1985 Festival: 1°-2°Casagrande e Kovacevic
Torino 1986 Festival: 1°Sarno, 2°Vujovic, 3°Lalic
Torino 1987 Festival: 1°Aleksic, 2°Diaz J.C., 3°Sakhovic
Torino 1988 Festival: 1°Aleksic
Torino 1989 Festival: 1°Sakhovic , 2°-3°Sarno e Vujovic
Torino 1990 Festival: 1°Aleksic 2°Sarno
Torino 1991 Festival: 1°Nurkic, 2°Stirenkov, 3°Zelcic; Torino 1991 C.to It.Cat. Mag.: 1°-2°Sarno e Vaccani; Torino 1991 Festival CSAIN: 1°Zelcic, 2°Nurkic
Torino 1992 Open Internazionale: 1°-2°Komarov e Mitkov 6,5/8, 3°-6°Legky, Sulava, Nurkic e Ragni 6 (58)
Torino 1993 Fest. CSAIN: 1°Laketic, 2°Zelcic, 3°Sarno
Torino 1993 C.to It. Cat. Mag.: 1°-3°Curione, Rossi e Lucaroni
Torino 1994 Open: 1°Zelcic
Torino 1995 Festival: 1°Nurkic
Torino 1996 I° Scaccomatto: 1°GM Luther 7/9, 2°GM Godena 6,5, 3°-7°Nurkic, Arlandi, Marchand, GM Smyslov e Lanzani 6, 8°-12°GM Mikhalevski, GM Skembris, GM Finkel, Berg e Vujovic 5,5 (46);
Torino 1996 Open A: 1°-6°Sarno, Mrdja, Naumkin, Nurkic,…
Torino 1997 Festival: 1°Nurkic
Torino 1998 II° Scaccomatto: 1°GM Cebalo 7,5/9, 2°GM Romanishin 7, 3°-6°GM Dorfman, GM Luther, GM David e Sarno 6, 7°-10°Arlandi, Sulava, Cacco e Sedina (37)
Torino 1999 S.V.O.L.T.A.: 1°Mrdja, 2°Sarno 3°Drazic
Torino 2000 S.V.O.L.T.A.: 1°-2°Drazic e Sarno, 3°Lazic; Torino 2000 Open: 1°Mrdja, 2°-3°Lazic e Mordiglia; Torino 2000 C.to It. Semif.: 1°Martorelli, 2°Sarno; Torino 2000 III° Scaccomatto: 1°-3°GM Paragua, GM Georgiev Vl. e GM Epishin 6,5/9, 4°-7°GM Delchev, GM Gleizerov, GM Ulybin e GM Skembris 6, 8°-12°GM Cebalo, GM Lazic, Mrdja, Jurkovic e Sarno 5,5, 13°-15°GM Romanishin,…5 (34)
Non è poi possibile non parlare delle Olimpiadi del 2006, che hanno visto ai nastri di partenza 148 squadre maschili e 103 femminili. Nell’open a sorpresa si è imposta l’Armenia (Levon Aronian, Vladimir Akopian, Gabriel Sargssian, Karen Asrian, Artahses Minasian e Smbat Lputian), con 2 punti sulla Cina, poi USA, Israele, Ungheria e la deludente Russia, che aveva in squadra assi del calibro di Kramnik, Svidler, Grischuk, Morozevich, Bareev e Rublevsky. L’Italia ‘A’ non ha entusiasmato, terminando appena al 35° posto.

L’Ucraina (Natalia Zukhova, Katerina Lahno, Inna Gaponenko e Anna Ushenina) ha vinto l’Olimpiade femminile precedendo Russia e Cina, con l’Italia ‘A’ solamente al 37° posto.

Puoi trovare “I luoghi degli scacchi” nelle principali librerie on-line, come MondadoriStore, ibs e laFeltrinelli.
Gran bella lettura, gran bei nomi, gran belle foto!
Un solo rimpianto: il fatto che la storia si fermi al 2006, e non certo perché l’autore abbia omesso qualcosa. Speriamo che la città subalpina possa un giorno tornare agli onori delle cronache scacchistiche.