I miei innovativi corsi per i bambini di Santo Stefano
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(Rita Gramignani)
Siamo a Santo Stefano di Magra, fra le colline dell’entroterra spezzino, la mia terra. Santo Stefano è un antico borgo medioevale sorto su quella che è oggi la strada statale numero 62 che collega Sarzana a Pontremoli e che una volta, nell’antichità, vedeva lo svolgimento, lungo la valle del fiume Magra, di una buona parte del traffico commerciale fra l’Alto Tirreno e la Padania.
Siamo in un centro piccolo ma molto vivo, anche negli scacchi, grazie all’attività di un circolo (“La casa degli scacchi di Santo Stefano”), del suo Presidente dott. Gianni Spinetta e della costante presenza delle autorità comunali con in primis lo stesso sindaco Paola Sisti.
Da oltre un anno però, a causa del COVID, le mie lezioni non si svolgono più dal vivo, al circolo, ma “on line”. Debbo dire che negli anni precedenti avevo dato di presenza i primi insegnamenti ai bambini, con le basilari nozioni del gioco: movimento dei pezzi, notazione algebrica, principi generali su aperture e finali. Ma c’era qualcosa nei corsi che non funzionava, fin dalle prime lezioni avevo capito che non era quello il percorso giusto; avevo notato via via in loro un calo dell’attenzione: distrazioni, sbadigli, defezioni. Dovevo assolutamente stimolarli, motivarli attraverso un cambiamento nella metodologia.
L’ispirazione me l’ha data la lettura del libro/film (1993) “Searching for Bobby Fischer” e l’impostazione che il circolo dove si formò il campione del mondo aveva dato alla propria attività istruttiva: lì i maestri insegnanti davano, a fine corso, il diploma di “maestro di circolo” ai ragazzi più meritevoli. Ecco, era quella la ‘chiave di volta’: il primo passo è stato il pensiero di lavorare sulla ‘premialità’, dare loro obiettivi concreti, farli concorrere per un diploma’, stimolare lo spirito competitivo e l’amor proprio.
Il secondo passo è stato la condivisione di un programma, che ha consentito che i ragazzi non abbiano voluto più da quel momento perdere una lezione ed anzi abbiano chiesto addirittura, quando necessario, una immediata lezione di ‘recupero’.
Il terzo passo si è concretizzato nel tralasciare la vecchia didattica classica in favore di una più innovativa, oltre che più adatta alla tipologia del ‘lavoro a distanza’. Abbiamo così iniziato con il rafforzamento delle linee attraverso esercizi di visualizzazione, memorizzazione e rappresentazione per poi effettuare un’analisi in tronconi e provare a sviluppare il potenziamento della abilità logico-matematiche dei bambini. E senza mai trascurare l’aspetto pedagogico. Ad esempio: mostravo una posizione che loro, in un lasso di tempo fra i 4 e i 7 minuti, dovevano memorizzare; quindi toglievo tutti i pezzi dalla scacchiera e ognuno dei bambini, a voce alta, era chiamato a riprodurla fedelmente; e, una volta ricomposta la posizione mostrata, dovevano ovviamente cercare di risolvere l’esercizio. In seguito abbiamo iniziato a trascrivere su dei quadernini (il mio e i loro) il punteggio che io assegnavo dopo ogni esercizio, in modo che tutti conoscessero il punteggio di tutti.
Pare quasi incredibile, ma i ragazzi (la loro età variava dai 6 ai 14 anni) hanno imparato a memoria in appena due lezioni la notazione algebrica, cosa che nei due anni di lezioni “in presenza” al circolo ancora risultava ostica a parecchi di coloro che avevano partecipato. Sarà forse perché i bambini sono mediamente più abituati di noi adulti a lavorare con un computer, ma la concentrazione che in loro ho riscontrato in questo esperimento “on line” ha superato ogni mia aspettativa.
L’interesse e la competitività sono man mano cresciuti, non esagero a parlare di un vero e proprio entusiasmo da parte dei bambini. Tra i più in gamba (ma tutti in realtà lo sono stati) mi piace ricordare i due fratellini Ermin ed Elmin, sempre in gara a tentare di dare per primi ogni risposta. Alla fine tutti i partecipanti hanno raggiunto il punteggio minimo richiesto per l’assegnazione del titolo di “maestro del circolo ‘La casa degli scacchi’ “, il che è avvenuto in una simpatica cerimonia di premiazione alla presenza del sindaco Paola Sisti.

Il corso è durato circa un anno. Sicuramente, visto il successo, lo riprenderemo nel prossimo ottobre, possibilmente con ulteriori interessanti novità.
Rita Gramignani (La Spezia 1943) è stata 9 volte campionessa d’Italia assoluta negli anni fra il 1973 e il 1992.