Quando Stockfish era solo uno stoccafisso (7)
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Cartolina per le partite di scacchi per corrispondenza (BLithiumFlash, CC BY-SA 4.0]
(di Salvatore Tramacere)
Harald Valdemar Malmgren, che con Napolitano condivise il secondo posto dietro Purdy, fu l’unico a terminare il torneo imbattuto. Di lui non ho reperito molte notizie.

Nacque il 4 maggio 1904 ad Avesta, una cittadina della Svezia centrale.
Nel Campionato Federale IFSB del 1938-1939 si classificò secondo dietro Edmund Adam (che abbiamo conosciuto nella prima puntata). Vinse il Campionato per corrispondenza del suo Paese nel 1942.
Nel 1949 fece parte del Comitato per il Gioco per Corrispondenza della neonata SSKK (Sveriges Schackförbunds Korrschackkommitté, la Federazione scacchistica svedese).
L’ICCF gli assegnò il titolo di GM nel 1953 e nello stesso anno pubblicò una raccolta di sue partite (Mina bästa partier, Seelig, Stockholm) con commenti e analisi di Tartakower, Euwe e Ståhlberg.
Morì a Uppsala il 15 febbraio 1957.
Nel 2004, in occasione del centenario della nascita, la SSKK ha indetto un torneo per corrispondenza in sua memoria.

Come già accennato, fu attivo anche a tavolino, partecipando a numerosi tornei. Si sa della sua vittoria nel campionato di Londra del 1945, il primo torneo giocato nella capitale a guerra appena finita: senza fare distinzioni tra principianti ed esperti, gli iscritti furono ben 128, ridotti a otto con la formula dell’eliminazione diretta. Nel torneo finale Wood prevalse su avversari del calibro di Thomas e Aitkin.
Nell’immagine sopra, come indicato nella didascalia, è a destra in secondo piano, impegnato contro Thomas; in primo piano Aitkin e Diggle, mentre nell’immagine seguente Wood è il primo a sinistra in seconda fila.

Gabriel Wood, Reginald Broadbent, Philip Milner-Barry, Andrew RB Thomas, Baruch H Wood.
Front row, left to right: Bob Wade, Frank Parr, William Winter, Robert Combe, Hugh Alexander, Harry Golombek, Gerald Abrahams [Fonte BritBase]
Wood Jacquin Gabriel è morto a Dereham il 19 maggio 1983.
Vediamo la partita.
Potete trovare qui gli altri post di questa rubrica.
[Revisione dell’articolo pubblicato in Newsletter ASIAS n. 60 – gennaio 2020]
Salvatore Tramacere – Classe 1953, pugliese per nascita e sentimento, romano per adozione lavorativa, ho appreso gli scacchi a 11 anni. Per varie ragioni ho giocato con discontinuità a tavolino (sono una passabile 2N); ho ripiegato sul gioco per corrispondenza, conquistando il titolo di Maestro. Amo spulciare tra vecchie carte, spesso virtuali (il web è una miniera). Ho auto pubblicato “Immortali e Sempreverdi”, raccolta di gemme ottocentesche corredate dai commenti dei contemporanei. Mi onoro di far parte del “Gruppo Romano di Studi e Ricerca Storica sul Gioco degli Scacchi”, fondato da Arnaldo Monosilio e Bruno Arigoni.