Un abile truffatore in simultanea!
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Averbakh in simultanea con l'orologio contro Kasparov - Mosca, 28 Marzo 1974 (foto di Boris Dolmatovsky)
(Uberto D.)
Le esibizioni in simultanea sono da sempre molto gradite da appassionati e spettatori. Da un lato un forte giocatore che si mette alla prova contro un numero più o meno alto di dilettanti, dall’altro un’occasione spesso unica di affrontare un grande campione, il tutto in una cornice solitamente festosa e intrigante.
Ovviamente tutti i Grandi Maestri si sono più o meno regolarmente esibiti in simultanea e credo che molti (incluso chi, nel suo piccolo, sta scrivendo queste righe) può raccontare di episodi divertenti, di mosse “doppie”, di posizioni nelle quali stranamente i pezzi scompaiono o ricompaiono tra un giro e l’altro o di suggeritori neanche tanto nascosti. Va bene, in molti casi si tratta alla fin fine di attirare l’attenzione sugli scacchi ed è facile scoprire i “furbacchioni” e rimettere a posto le cose.
Talvolta invece le cose prendono una piega inaspettata.
Una variante delle simultanee è quella nella quale due forti giocatori si alternano “girando” tra tutte le scacchiere, senza consultarsi. In ogni partita, quindi, il partecipante gioca una mossa con il primo Maestro, la successiva con il secondo Maestro, continuando così fino a fine partita.
Come racconta Yuri Averbakh nel suo delizioso “Lecturas de ajedrez” (Ediciones Martínez Roca, 1969), traduzione in spagnolo dell’originale “В поисках истины (Записки гроссмейстера)” del 1967, qualcosa di particolare avvenne durante una di queste simultanee svolte assieme al GM Boleslavsky.
“Durante lo svolgimento delle partite a un certo punto notai la scomparsa di una nostra torre su una delle scacchiere e, in tono minaccioso, chiesi al nostro avversario: “Dov’è finita la torre?“
“Isaac Iefremovich (NdA: Boleslavsky) ha commesso una svista!” rispose, e mostrò come era successo.
Alla fine perdemmo quella partita.
Tornando a casa chiesi a Boleslavski della sua “svista” con la torre. La sua risposta fu: “Quale svista? Ma se l’hai persa tu quella torre!“
Insomma l’eroe della simultanea, al quale gli spettatori avevano applaudito, si rivelò essere un volgare truffatore!”
Chissà se il “vincitore” sui due GM mostrò la partita al circolo o conservò il formulario della partita per i suoi nipoti…
Colgo l’occasione per farvi sapere che il quasi centenario Yuri sembra aver superato anche la sfida del COVID-19, come mostra questa foto scattata l’altroieri da Igor Berdichevsky ad Averbach, a casa assieme a Boris Postovsky. Avanti così!

Ammesso che abbia conservato il formulario, sarei curioso di capire come ha annotato la scomparsa della torre.
Comunque complimenti ad Averbach, di cui conservo un suo libro “lezione di scacchi”, per la sua veneranda età