Vitiugov, Gunina, So, Yip campioni 2021 in Russia e USA
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Gunina e Vitiugov campioni russi 2021 (Foto di Eteri Kublashvili)
(UnoScacchista)
Questo ottobre è stato il mese dei campionati russo e statunitense, che si sono svolti quasi contemporaneamente. Nesssuno dei tornei è stato vinto dai favoriti del ranking iniziale, con Nikita Vitiugov che l’ha spuntata su un Andreikin abbastanza arrugginito, Valentina Gunina che, dopo un periodo di appannamento, ha vinto il Campionato russo per quarta volta resistendo alla rimonta della Shuvalova, Wesley So che ha superato Caruana allo spareggio rapid (svolto a tre, con l’aggiunta del giovane Sevian) e infine Carissa Yip, che ha vinto il suo primo campionato USA con la pluricampionessa Krush solo terza.
La superfinale maschile open russa a Ufa
La partecipazione alla tradizionale superfinale del campionato russo, giunto alla 74ª edizione, è stata caratterizzata da due situazioni inedite.
La prima è stata l’assenza di molti dei migliori esponenti dello scacchismo in Russia: se è comprensibile che Nepomniachtchi si stia preparando per il match mondiale contro Carlsen, l’assenza di Grischuk, Karjakin, Dubov, Tomashevsky, Artemiev e Svidler non si spiega se non … con la preparazione del match mondiale di Nepomniachtchi! Ovviamente non posso esserne certo, ma non posso non pensare che, in questa fase intensa di attività agonistica, questa sei importanti GM rinuncino a giocare (e guadagnare) nei tornei in corso solo perché hanno qualcosa di più importante e remunerativo. Il solo Artemiev si è concesso la settimana dall’11 al 16 ottobre per giocare i Campionati russi Rapid e Blitz individuale e a squadre, ma gli altri sono rimasti fuori dal radar.

La seconda è la presenza di Aleksandra Goryachkina in una superfinale che è ancora denominata “maschile” dalla Federazione russa, ma che ovviamente non ha più ragione per non chiamarsi “Open”. Come vedremo, la vice-Campionessa del Mondo non ha affatto sfigurato e, anzi, ha dato conferma di poter competere a questi alti livelli.
Tra il 9 e il 20 ottobre i 12 finalisti hanno giocato a Ufa, capitale della Baschiria, nella cornice del museo statale delle arti intitolate a Mikhail Vasilyevich Nesterov: il campionato fa infatti parte del programma internazionale “Scacchi nei Musei” organizzato dalla Federazione Scacchistica Russa e dalla Fondazione “Elena e Gennady Timchenko Foundation”.
Dopo 15 partecipazione, culminate nella sconfitta nel tie-break con Svidler nel 2017, Vitiugov è finalmente riuscito a diventare campione russo. Una vittoria che ha richiesto, oltre a un gioco solido, un po’ di fortuna. Come quando Fedoseev, al terzo turno, ha gettato via una posizione promettente con questa svista:
Dopo questo mezzo regalo, Vitiugov ha poi battuto Andreikin e poi ha affrontato Alekseenko, che ha fatto di tutto per vincere una partita pressoché decisiva per le sorti del campionato. Anche qui, la buona stella ha aiutato Nikita:
"А я так долго шёл до пьедестала, что вмятины в помосте протоптал". Means so much for me! Russian Champion 2021. pic.twitter.com/2aZokklAq3
— Nikita Vitiugov (@N_Vitiugov) October 20, 2021
“Campione russo 2021. Significa così tanto per me!” (N.Vitiugov)
Insomma con 3 vittorie contro i 4 avversari con Elo sopra i 2700 e tutte altre patte, Vitiugov è arrivato davanti a Matlakov e alla coppia Fedoseev (che ha di nuovo perso una partita da non perdere contro Ponkratov all’ultimo turno) e Andreikin (al quale la Goryachkina ha “regalato” la patta scegliendo il perpetuo in una posizione praticamente vinta). Abbastanza deludente il torneo di Esipenko, che ha fatto tutte patte, qualcuna neanche troppo combattuta. Molto strano.

Merita un commento a parte Aleksandra Goryachkina. Partita benissimo (patta dopo una partita sempre superiore con Ponkratov e vittoria contro Motylev), ha poi ottenuto solo patte e 3 sconfitte (Alekseenko, Predke, Matlakov) ma non ha mai subito veramente il gioco degli avversari, tra l’altro decidendo di forzare la patta contro Vitiugov e Andreikin in posizione superiore. Solamente Alekseenko e Matlakov hanno saputo sfruttare quello che per me è ancora il suo principale difetto: la difficoltà a percepire e gestire il passaggio dal gioco manovrato a quello dinamico. Con suoi 23 anni ha ancora ampi margini di miglioramento. In ogni caso ha dimostrato che può tranquillamente giocare supertornei come questo senza sfigurare, anzi dimostrando spesso una superiore visione strategica, come nella sua vittoria su Motylev.
La superfinale femminile russa
Nella superfinale femminile, orfana della Goryachkina e anche della vincitrice delle FIDE World Cup Alexandra Kosteniuk, la lotta sembrava circoscritta a Polina Shuvalova, astro nascente dello scacchismo femminile russo, e Alina Kashlinskaya, nonostante quest’ultima avesse mostrato qualche segno di stanchezza negli ultimi tornei giocati. Si è invece imposta con il suo solito stile rischioso Valentina Gunina, al suo quarto titolo.
La partita decisiva è stata proprio quella dell’ultimo turno, tra Gunina e Shuvalova, nella quale la giovane Polina non è riuscita a sfruttare una ghiotta occasione per vincere. Ecco la vittoria della nuova Campionessa.


“Triello” a Saint Louis per il titolo Open USA
Il Campionato USA ha visto partecipare tutti i suoi migliori giocatori ad eccezione di Hikaru Nakamura. Se da un lato era prevedibile un torneo di testa da parte di Wesley So, quello che nessuno si aspettava era un Fabiano Caruana decisamente impreciso, tanto che a metà torneo era nella seconda metà della classifica. Una veemente rimonta negli ultimi 4 turni gli ha permesso di superare Lenderman (che avrebbe potuto battere Caruana nello scontro diretto, prima di crollare vittima di un attacco impreciso ma difficile da ribattere) e di raggiungere in testa So e Sevian (che lo aveva battuto nello scontro diretto). Va detto che all’ultimo turno Caruana avrebbe potuto addirittura vincere il torneo da solo battendo Shankland che aveva giocato un sacrificio scorretto.
In ogni caso, ecco il tabellone finale del torneo.
Secondo il regolamento del torneo, i tre giocatori arrivati a pari merito hanno giocato un mini-torneo di spareggio alla cadenza Rapid 10’+2″. Decisiva la prima partita tra Caruana e So.

Caruana ha poi vinto la seconda partita contro Sevian, ma la stessa cosa ha fatto So nella terza partita, vincendo quindi il suo terzo titolo statunitense.
Un torneo che è vissuto più sulle vicissitudini di Caruana che sulle partite di So, ma che ha visto anche salire alla ribalta nuovi nomi dello scacchismo statunitense, in attesa dell’arrivo nelle competizioni di Levon Aronian.

Nel Campionato femminile, gli USA voltano pagina
L’edizione 2021 del Campionato femminile USA fa registrare un deciso cambio della guardia: 5 giocatrici su 12 hanno infatti meno di 25 anni e la vincitrice, Carissa Yip, ha solo 18 anni. Sembrava effettivamente solo questione di tempo per la giovane Carissa, che, a 12 anni, fu la protagonista, più di 5 anni fa, del primo post in assoluto di UnoScacchista.
La superiorità della Yip è stata evidente, tanto che ha vinto il titolo con 2 turni di vantaggio ed ha perso una sola partita, contro Gulrukhbegim Tokhirjonova, vincendone ben 7, tra cui quello su tutte le ex-Campionesse statunitensi (Krush, Zatoshkin, Paikidze, Foisor) che insieme hanno vinto 14 degli ultimi 15 Campionati (il 15° lo ha vinto Jennifer Yu nel 2019) . Ecco come ha battuto Tatev Abrahamyan al secondo turno.

Insomma il Campionato USA va in archivio e bastano solo 5 lettere per scrivere i nomi dei due nuovi campioni 🙂