Omaggio a Gyula Breyer
3 min read
(Riccardo M.)
Cent’anni esatti or sono, il 10 novembre del 1921 (1), si spegneva a Bratislava, a soli 28 anni, uno dei più forti giocatori europei di quel tempo: Gyula Breyer.
Di lui ha già parlato gli anni scorsi su queste pagine il nostro Adolivio Capece. E’ interessante rileggere questi suoi articoli: Gyula Breyer e Gyula Breyer – Johannes Esser (Budapest 1917).
Il mondo scacchistico rimpianse molto la figura di Gyula Breyer, che era quella non soltanto di un fortissimo giocatore, ma di uno studioso geniale divenuto in poco tempo uno dei punti di riferimento della scacchistica internazionale (capostipite, con Richard Reti, della cosiddetta “scuola ipermoderna”) grazie anche alla sua spiccata personalità e cultura.
Ricordo la “variante Breyer” nel Gambetto di Re: 1.e4,e5 2.f4,exf4 3.Df3 … oppure la “variante Breyer” della difesa Nimzowitsch: 1.e4 Cc6 2.Cc3 Cf6 3.d4 e5 … o ancora la “variante Breyer” nella Ruy Lopez: 1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 a6 4.Aa4 Cf6 5.0-0 Ae7 6.Te1 b5 7.Ab3 0-0 8.c3 d6 9.h3 Cb8 10.d4 Cbd7.
Breyer sperimentò spesso anche il Gambetto di Budapest, che in verità era stato ideato dal maestro ungherese Barász. Avrebbe potuto dare ancora molto sia allo sviluppo della teoria scacchistica sia termini di risultati e gioco. E molto si sarebbero attesi da Breyer gli appassionati di Ungheria, già abituati ai successi di Rudolf Charousek e di Geza Maroczy, soprattutto dopo averlo visto trionfare nel piccolo ma qualificatissimo torneo di Berlino 1920. Purtroppo il destino volle interrompere molto presto la vita di Gyula (O Jules, come anche talvolta si legge). Mi piace soprattutto sottolineare che Gyula Breyer era fortissimo pur non essendo un professionista degli scacchi: era un ingegnere edile.

Vi rimando ovviamente al post di Adolivio per la sua carriera, ma aggiungo qualche breve accenno ai suoi primi passi nel mondo degli scacchi.
Gyula Breyer era nato a Budapest da un’antica famiglia borghese il 30 aprile del 1893. Un secolo fa gli scacchi, al contrario di oggi, dovevano essere per un ragazzo soltanto un lieve passatempo: gli studi erano la priorità fino alla maggiore età. E così accadde per il liceale Gyula, il quale durante gli studi ogni tanto incrociava, quasi di nascosto, i pezzi contro uno scacchista di un certo rilievo in Ungheria, il dr. N. Hajos, il quale già nel 1908 preconizzò i futuri trionfi del giovane.
Nel 1909 Breyer si poté iscrivere per la prima volta ad un torneo studentesco, e poi ebbe occasioni di affacciarsi spesso al Circolo scacchistico di Budapest, dove fu colpito dalle sedute di simultanea di un grande giocatore, Oldrich Duras.
Solo dopo l’ottenimento della licenza liceale acquisì il diritto di divenire socio del Circolo della capitale ungherese. Il suo primo torneo ufficiale fu quello di “prima categoria” della sua città, dove entusiasmò tutti per il suo stile, pur non riuscendo, causa inesperienza, ad andare oltre il 4°-5° posto nella classifica finale. Ma negli stessi giorni ebbe l’opportunità di scoprire tutta la sua classe allorché il Circolo di Budapest ospitò una serie di simultanee del campione del mondo Lasker.
Gyula non solo lo batté, ma vi riuscì in brillantezza (scrissero le cronache) con una ingegnosa e profonda combinazione che suscitò meraviglia nel pubblico presente. Potete vederla qui:
Vi mostriamo un’altra partita di Breyer, di 5 anni più tardi e nella quale l’ungherese piega in bello stile il grande Siegbert Tarrasch.
G.Breyer – S.Tarrasch
Mannheim 28.7.1914
(note di X.Tartakower da “Kagan’s N. Schachnachrichten”, fonte “L’Alfiere di Re”, 4/1922)
(nota (1): alcune fonti riportano il 9.11)