Carlsen, Nepo, Grand Prix-2, Karjakin, FIDE… e la testa altrove
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Oleksandr Sulypa, capitano della squadra nazionale scacchistica ucraina, a difesa della sua patria
(Uberto D.)
Non è facile parlare di cronaca scacchistica dopo quello che è successo negli ultimi quattro giorni e sta ancora succedendo. Non è questo il blog dove parlare degli sviluppi dell’invasione russa in Ucraina, della risposta internazionale con importanti prese di posizione particolarmente in Europa e delle nuove minacce di escalation da parte di Putin. Cercherò di raccontare, brevemente, quello che è successo e succederà nei prossimi giorni sulla scacchiera, ma anche delle dichiarazioni di Karjakin, delle prese di posizione della FIDE e di alcune iniziative per sostenere l’Ucraina.
Champions Chess Tour 2022: Carlsen vince il primo torneo
Partiamo dalla cronaca, con la vittoria di Carlsen nel “Airthings Masters”, primo torneo del Meltwater Champions Chess Tour 2022. Non è stata una vittoria facile, soprattutto perchè durante la fase di qualificazione del torneo Carlsen ha giocato a volte molto al di sotto del suo abituale standard a causa dei postumi del COVID-19.
Ecco la classifica finale, che ha definito gli otto partecipanti alla fase knock-out.

Se non passa inosservata la lunga striscia di sconfitte per Alexandra Kosteniuk (che in realtà avrebbe meritato molti punti in più), spiccano le 4 sconfitte di Carlsen. Ha fatto notizia quella contro il sedicenne indiano Praggnanadhaa, che è stata ripresa da tutti i media a livello mondiale. Ve la propongo non tanto per il suo valore scacchistico, ma per quello sportivo: non capita tutti i giorni che un sedicenne batta il Campione del Mondo (anche se in una partita Rapid).
Fanno notizia anche le qualificazioni di Eric Hansen, di Le Quang Liem e di Vincent Keymer che, nel convulso finale, hanno avuto la meglio su Anish Giri e Levon Aronian. Sempre nel gruppo di testa Ding Liren, apparso abbastanza “in palla”.
I match ad eliminazione diretta hanno portato a una riedizione del match mondiale di Dubai, con Nepomniacthchi apparso in buona forma e Carlsen che ha via via ripreso a giocare come sa. Sfortunato Ding Liren che ha avuto la mossa vincente nel match contro Artemiev, che poi ha finito per perdere: come sempre, giocare un torneo dopo la mezzanotte non è il massimo…

Il match di finale è stato giocato a crisi ucraina iniziata e Nepomniachtchi è apparso subito molto provato da quello che stava succedendo. Il primo set è finito in parità dopo molte occasioni sprecate da entrambi, ma, come già nel Mondiale, è stata la sesta partita (ovvero la seconda del secondo set) a segnare la svolta: Nepo ha forzato la posizione e Carlsen ha capitalizzato un sacrificio di cavallo interessante ma non interamente corretto.
Nella settima partita Nepo ha di nuovo forzato ed ha avuto buone chances di andare in vantaggio nella Siciliana Taimanov giocata da Carlsen, finendo però per perdere il filo.

La classifica del Tour, come ho spiegato nel mio post di introduzione, è legata la numero di vittorie e all’indice di combattività (FCI). Ecco la situazione dopo la prima tappa.

Il prossimo torneo si svolgerà tra il 19 e il 26 marzo.
FIDE Grand Prix: seconda tappa a Belgrado
Dopo la vittoria di Nakamura nella prima tappa di Berlino, da oggi inizia a Belgrado la seconda tappa. Stessa formula (gironi eliminatori da 4 giocatori, poi semifinali e finali), ma con partecipanti diversi.
Confermata la non partecipazione di Ding Liren e la sua sostituzione con Andreikin. Probabilmente è l’ultima occasione per Rapport di mantenere possibilità di qualificazione, mentre sarà cruciale per Giri, Mamedyarov e Vachier-Lagrave arrivare quanto meno alle semifinali per poi giocarsi tutto nella terza ed ultima tappa, di nuovo a Berlino.
Karjakin e l’invasione dell’Ucraina
Nel mio post di qualche giorno fa sull’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, avevo riportato la posizione di qualcuno dei principali esponenti del mondo scacchistico. Quella di Karjakin, in particolare, è stata da subito molto chiara e aggressivamente a favore dell’azione intrapresa da Putin. Senza entrare in dettagli, la sua giustificazione dell’invasione è stata sempre stata la versione ufficiale di Putin, sostenuta in maniera talvolta scomposta e in polemica con molti colleghi ed esponenti dei media, russi e no, fino ad arrivare alla pubblicazione di una lettera di aperto sostegno a Putin.
L’ondata di risentimento verso Karjakin è montata rapidamente, fino al comunicato della FIDE pubblicato nel pomeriggio di ieri.
La FIDE prende posizione
Preannunciato dai messaggi di molti dei principali esponenti della FIDE (ma nel silenzio del presidente Dvorkovich), nel pomeriggio del 27 febbraio è stato pubblicato un comunicato durissimo da parte della FIDE, che, riassumendo, dichiara:
- la condanna dell’azione militare avviata dalla Russia contro l’Ucraina
- la cancellazione di tutti gli eventi previsti in Russia e Bielorussia
- la rimozione di bandiere e inni russi e bielorussi da tutte le manifestazioni
- la terminazione dei contratti di sponsorizzazione con aziende russe e bielorusse
- la segnalazione di Karjakin e Shipov alla Commissione Etica e Disciplinare della FIDE a seguito delle loro dichiarazioni
Un’azione perentoria e francamente inattesa, viste le relazioni esistenti tra Dvorkovich e Putin, l’importanza degli scacchi per la Russia e, diciamolo, l’inerzia spesso dimostrata dalla FIDE nei frangenti più delicati.
Nello stesso comunicato viene confermata la candidatura dell’India ad ospitare le prossime Olimpiadi, dando ancora 10 giorni di tempi ad eventuali altre candidature.
L’iniziativa della comunità scacchistica online
Molti giocatori ucraini hanno chiesto ripetutamente aiuto alla comunità scacchistica, sia in termini economici sia in termini di diffusione delle informazioni su quello che sta accadendo. In particolare, la richiesta di Kirill Shevchenko rivolta ai maggiori streamers scacchistici ha trovato l’adesione immediata di Ben Finegold e di Hikaru Nakamura, che stanno organizzando una sessione in streaming di 12 ore (!) per domani 1 Marzo.
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Dear chess community and, in particular, GM Hikaru Nakamura, I appeal to you. Of course, you are aware of what is happening in our country and how fierce battles are being fought to protect our country from Russian invasion. @GMHikaru— Kirill Shevchenko (@Chesser_22) February 27, 2022
A questa iniziativa hanno già aderito moltissimi dei principali streamers e GM ucraini che ancora possono collegarsi (da notare che Elon Musk ha annunciato di aver messo a disposizione degli ucraini la connessione ad internet tramite il suo sistema Starlink). La finalità è duplice: mantenere alta l’attenzione degli sviluppi dell’invasione russa e della resistenza ucraina, e di organizzare una raccolta di fondi per scopi umanitari.
Anche la nostra Elena Sedina, di origini ucraine e con ancora i genitori a Kyev, ha lanciato un appello affinché si faccia di più per l’Ucraina.
Una cosa è certa: la mossa di Putin al momento sembra avere incontrato non solo una resistenza sul campo superiore a quella che si aspettava da parte degli ucraini, ma anche una comunità internazionale, politica e anche scacchistica, molto coesa e volitiva.
C’è anche un’altra certezza: sarà impossibile tornare allo status quo di una settimana fa e sarà impossibile per Karjakin giocare tornei al di fuori della Russia. Una svolta improvvisa ed inattesa nella carriera di uno degli scacchisti più forti degli ultimi decenni.
E continuiamo a sperare che l’opzione nucleare, chiaramente minacciata da Putin, non venga mai attuata, altrimenti… altro che Champions Chess Tour, FIDE Grand Prix, Karjakin e Carlsen. Avremmo ben altri problemi da affrontare, certamente non scacchistici.