Uno Scacchista

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Guerra in Ucraina: Grischuk dice la sua

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Grischuk al FIDE GP di Belgrado 2022 (Foto di Mark Livshitz)

(Uberto D.)
Dopo il primo turno del FIDE Grand Prix di Belgrado, Alexander Grischuk è andato oltre il commento alla partita appena persa contro Andreikin e si è espresso con la consueta franchezza sulla guerra in Ucraina (anche se, come leggerete, non l’ha potuta definire in questo modo). Vi propongo la traduzione integrale in italiano della lunga intervista che il giornalista Milan Dinic ha realizzato e che la FIDE ha pubblicato su YouTube. Si tratta di un frammento che offre un’immagine evidente della sofferenza che molti russi stanno vivendo in questi giorni disperati.

Grischuk è uno dei giocatori più simpatici ed è sempre molto diretto e ironico nel commentare le sue partite e, quando capita, quelle di altri. L’ho conosciuto di persona al Torneo dei Candidati di Berlino del 2018, ma lo avevo già incontrato al London Chess Classic del 2016 quando scoprii il suo incredibile senso dell’umorismo e la sua autoironia, oltre al suo caratteristico inglese con un inconfondibile accento “spigoloso”.

Martedì scorso ha però parlato senza nessuna ironia, senza divertimento negli occhi. E lo ha fatto in maniera imprevista, tanto che l’intervistatore, incredibilmente, lo ha addirittura interrotto. La traduzione che vi propongo è mia e ho cercato di rappresentare il pensiero di Grischuk nel modo più fedele possibile, senza “aggiustare” i passaggi tipicamente poco fluidi delle interviste in diretta.

Questa la clip video completa dell’intervista.

I primi quattro minuti riguardano la partita appena conclusa e non li ho tradotti, anche se mi sembra importante questo passaggio di Andreikin (minuto 1:45), quando parla della possibilità di una ripetizione di mosse, che però nessuno dei due ha scelto di giocare:

Anche io ho preferito continuare a giocare, perché forse questo è l’ultimo torneo (NdT: che potrò giocare), chissà…

Una frase terminata con un sorriso, ma di una profonda tristezza a guardar bene.

La mia traduzione comincia dal minuto 4:05 del filmato, con Dinic che domanda ai giocatori:

Milan Dinic (MD): Quanto ci vuole per rilassarvi dopo una partita, per tornare calmi dopo le emozioni?

Dmitry Andreikin (DA): A me non serve molto tempo, diciamo un’ora

Alexander Grischuk (AG): “Anche a me solitamente basta un’ora, ma oggi credo che non sarò assolutamente in grado di recuperare perché sono molto triste e addolorato per quello che sta accadendo. Non userò la parola ‘guerra’ perché è una parola proibita sui nostri media e voglio che siano in grado di citarmi.
(lunga pausa)
Ho sostenuto e sosterrò la Russia nel… diciamo… il 99% dei conflitti internazionali, ma in questo caso non riesco a farlo. Secondo me quello che stiamo facendo è molto sbagliato, sia dal punto di vista morale sia da quello pratico.
(pausa)
Forse il nostro governo e il nostro presidente pensano che se si fermano chissà cosa potrebbe succedere, dovranno dimettersi e forse, pensando al futuro della Russia, credono che ciò potrebbe creare grande instabilità in Russia, potenzialmente fino alla sua frantumazione. Alcune regioni potrebbero separarsi, ma questo è già successo molte volte nella storia russa. Non sarebbe la prima volta, ad esempio 100 anni fa dopo le rivoluzioni di febbraio e di ottobre ci fu una terribile guerra civile, abbiamo dovuto accettare la sconfitta nella Prima Guerra Mondiale e perdemmo molti territori…

A questo punto Dinic, in maniera inopportuna e poco ortodossa per un giornalista, interrompe il flusso di pensieri di Grischuk.

MD: “Mi spiace interromperti Alexander. Sono felice … (NdT: non specifica per cosa) e potremmo andare avanti a lungo con questa analisi e quello che stai dicendo è molto importante, ma… ehm… perché … questa è ovviamente storia, che è ‘fluida’ ed è sempre reinterpretata negli anni, ma… Per entrambi deve essere stato molto difficile non essere influenzati da tutto ciò e …  (NdT: Grischuk si guarda attorno allibito) … state cercando di raccogliere le forze per superare il momento e… immagino che questo vi crei ulteriore pressione nel torneo, se capisco bene la tua valutazione

AG: “Non capisco perché mi hai interrotto… volevo finire, ma… va bene…” (sospirando)

MD: “No, no, va bene… volevo solo evitare di andare troppo verso gli aspetti storici, ma mi fa piacere di… se ho capito bene quello che vuoi dire… che questo è un momento molto difficile per te e per tutti i giocatori … (NdT: anche Andreikin guarda perplesso Dinic) … per gestire la situazione…

AG: “No, in sostanza… se mi permetti di finire … (NdT: Minic fa segno di andare avanti) … il mio pensiero sul fatto che la Russia è andata in pezzi più volte nella storia, ma anche che è sempre risorta. La Russia è come un “Terminator Liquido” (NdT: il riferimento è al modello T-1000 nel film “Terminator 2 – Il giorno del giudizio”) che si rimette sempre assieme.
(breve pausa)
Se siamo sicuri di essere dalla parte della verità, se sentiamo di stare con la verità, con dio e con la giustizia … e adesso … io, almeno … sto perdendo questa sensazione, ogni giorno che passa con quello che sta succedendo, per ogni vittima, per ogni bombardamento di obiettivi civili e … (con la voce rotta)è estremamente doloroso per me. Spero davvero che tutto si fermi.

MD: “Grazie davvero, siamo in una nazione (NdT: la Serbia) che ha sperimentato tutto questo. Grazie per aver trovato il tempo per questa intervista.


Ognuno di  voi può farsi un’idea della condizione psicologica di Grischuk che, giova ricordarlo, è stato sposato con Natalia Zhukova (ucraina, GM femminile e attualmente attiva politicamente) con la quale ha avuto una figlia, ed è ora sposato con Kataryna Lagno (ucraina trasferita in Russia, GM tuttora attiva) con la quale ha avuto tre figli. I suoi legami con l’Ucraina, insomma, sono molto stretti.

“Ho parlato brevemente con Sasha Grischuk ieri e gli ho augurato buona fortuna prima della partita. Mi ha risposto, con molta tristezza, ‘Non importa’”


Grischuk non è l’unico giocatore scosso da quello che sta succedendo in Ucraina. In una seconda intervista nello stesso giorno, stavolta con Dina Belenkaya, Andreikin ha detto che “Ovviamente non è la situazione migliore per giocare a scacchi. Sappiamo tutti … è una enorme tragedia … per me, per tutti… vorrei dire ‘Mi dispiace’ a tutti gli ucraini, a tutte le persone e ai giocatori di scacchi… spero… spero che tutto finisca … non so quali sono le alternative. E’ stato molto difficile decidere di venire qui perché… chi può sapere quando torneremo indietro e cosa sarà successo...

Anche Vitiugov si era espresso chiaramente:

“Incredibile. Nel 2022, in Europa, c’è gente che muore in guerra e il destino di decine di milioni di persone è sospeso. Orrore. Non vedo come esprimere le proprie emozioni su Internet possa aiutare. Questa la mia posizione: non ci si può difendere andando nel territorio di qualcun altro. Russi e Ucraini sono fratelli, non nemici. Fermate la guerra.”


Mentre si susseguono le notizia dall’Ucraina, il mondo scacchistico va avanti.

La FIDE ha deciso di rimandare il Campionato Mondiale a Squadre in programma per Giugno, gli organizzatori del Norway Chess e del London Classic hanno già dichiarato che non inviteranno giocatori russi ai loro prossimi tornei e, con le decisioni della FIDE di cui vi ho già riferito, i tornei dei Candidati e delle Candidate sono fortemente a rischio.

E mentre Karjakin continua la sua solitaria battaglia a difesa delle ragioni russe per l’invasione, Hikaru Nakamura ha donato ben 131.304 dollari raccolti durante la maratona in streaming dell’altro ieri. Una goccia nel mare delle necessità, ma è il segnale che la comunità scacchistica sta cercando di fare la sua parte.

L’altra e più consistente parte speriamo venga realizzata durante i negoziati che riprendono oggi in Bielorussia, al confine con la Polonia.

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