Alekhine e il colpo di scena inatteso
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(Riccardo M.)
Se iniziate a leggere questo breve post, i casi sono due: o chiudete subito la pagina e passate ad altre letture (forse più serie), oppure dovete per forza arrivare fino alle ultime righe, quando il vecchio classico colpo di scena alla Alfred Hitchcock o alla Agatha Christie farà apparire una realtà tutta diversa da quella che vi aspettavate!
Siamo a Stoccolma, nel 1912, l’anno olimpico. La partita mi fu mostrata tanti anni fa ad Arco di Trento da un gentile e non dimenticato maestro tedesco degli anni fra il ’40 e il ’60, Werner Kunerth.
Un giovane Alekhine, non ancora ventenne, si stava avvicinando ad abbonarsi alle vittorie eclatanti ed ai premi di bellezza. Ed eccolo qui in azione. Osservate questo diagramma: tutti i pezzi bianchi sono votati all’attacco, cavalleria in prima fila. Avversario di Alekhine è un certo Fridlizius, giocatore di casa.
“Magnifico attacco, maestro Kunerth, era veramente in gamba il grande Alekhine, eh?”
“Sì, Riccardo, ma in gamba non si nasce, si diventa, a forza di studio, di errori e di esperienze. Come quelle che ti ho appena mostrato. La partita, che vinse nel 1912 al torneo di Stoccolma il premio di bellezza, era infatti la Fridlizius-Alekhine! …. e non viceversa. Non ti aspettavi il colpo di scena, dì la verità!”.
Joel Fridlizius (31.12.1869-6.1.1963) era uno svedese, insegnante di scuola, buon giocatore dilettante (come abbiamo appena visto) e ottimo compositore di studi. Sua è stata per tanti anni la firma della rubrica scacchistica sul quotidiano Göteborgs Handels-och Sjöfarts-Tidning.
Nonostante questa sconfitta e la sua giovane età, Alexander Alekhine vinse nettamente quel torneo di Stoccolma (chiamato “Campionato Nordico”), con punti 8,5 su 10 e davanti a E.Cohn (7) e Marco (6,5).
Fridlizius in quel torneo di Stoccolma fu solo 7°, con 4 punti, ma ai nipotini avrà potuto raccontare di aver battuto (e come, poi!) il grande campione degli anni a venire. Non è capitato a molti. E in quel torneo seppe battere anche un altro grande nome: Rudolf Spielmann. Del resto Joel era un giocatore, nel 1912, non più giovane e abbastanza navigato, e poteva vantare dei buoni risultati tra i quali il secondo posto di Göteborg, alle spalle di Joergen Moeller, nel “Campionato Nordico” del 1901 e la vittoria nel torneo B di Göteborg, davanti a Gustaf Nyholm, nel 1909.
Joel Fridlizius (e anche questo non è capitato a molti!) è stato un giocatore estremamente longevo: nel 1954, ottantacinquenne (!), fu campione del circolo di Skara, la città in cui viveva e in cui morì all’età di 93 anni.