Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Nezhmetdinov, campione di dama e di scacchi

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(Adolivio Capece)
“Di due attività che abbia imparato o gli siano state insegnate, l’uomo generalmente preferisce la più difficile: nessun giocatore di scacchi gioca a dama”.
Questa affermazione di Bertrand Russell trova almeno una eccezione in Rasid Nezhmetdinov, che fu grande campione in entrambi i due cosiddetti ‘sport mentali’.

Rasid Nezhmetdinov (Aktubinsk, 15 dicembre 1912 – Kazan, 3 giugno 1974), nato in una famiglia di etnia tatara nell’attuale Kazakistan (allora parte dell’Impero Russo), si trasferì a pochi anni d’età a Kazan con il fratello, dopo la morte di entrambi i genitori, e rivelò molto presto una grande attitudine per gli scacchi.
All’età di 15 anni partecipò al Torneo dei Pionieri di Kazan, vincendo tutte le 15 partite.
In quell’anno imparò anche a giocare a dama e dopo un mese si classificò secondo nel campionato di dama di Kazan. Partecipò poi al campionato sovietico di dama del 1927, classificandosi 6º e ottenendo il titolo di Maestro.

Piccolo inciso sintetico. In Russia si gioca a Dama Russa e a Dama Internazionale e Nezhmetdinov le giocava entrambe.
La Dama Russa si gioca su ‘damiera’ di 64 caselle (quindi come la scacchiera) e con la casa in basso a destra nera, come nel gioco della dama italiano, ma le pedine sono poste sulle case bianche, mentre nel gioco italiano sono poste su quelle nere.
Quello che impropriamente è definito ‘damone’ muove come l’Alfiere negli scacchi lungo la diagonale ma può essere catturato da una pedina.
La presa è sempre obbligatoria, senza particolari vincoli in caso di due o più possibilità.
La Dama Internazionale (spesso impropriamente definita polacca) si gioca su ‘damiera’ di 100 caselle ed ha regole peculiari.
Comunque anche in questa specialità, che per molti versi ha poco da invidiare agli scacchi, il ‘damone’ muove come l’Alfiere negli scacchi lungo la diagonale ma può essere catturato da una pedina, che cattura anche all’indietro.
La presa è sempre obbligatoria, senza particolari vincoli.

Dopo un po’ di anni Nezhmetdinov abbandonò la dama per dedicarsi agli scacchi: nel 1939 conquistò il titolo di Candidato Maestro vincendo a Rostov-sul-Don con 9 punti su 10.
Con l’inizio della seconda guerra mondiale fu arruolato nella Armata Rossa e partecipò alle operazioni militari in Germania. Poco dopo il termine della guerra, nel 1946, vinse un torneo organizzato dall’amministrazione sovietica di occupazione a Berlino.
Tornò a Kazan e l’anno successivo fu 2º-3º con Ivašin nel 7º campionato russo di Kujbysev.
Nello stesso anno fu 2º a Saratov nei quarti di finale del campionato sovietico, dietro a Ratmir Cholmov. Questo gli diede il diritto di disputare un match per il titolo di Maestro con Vladas Mikenas, che terminò in pareggio 7-7 (+4-4=6), risultato che non fu considerato sufficiente per ottenere il titolo.

Nel 1949 Nezhmetdinov stava assistendo alle semifinali del campionato russo di dama che si tenevano a Kazan, quando uno degli iscritti non si presentò. Pur non avendo più giocato a dama da 15 anni, giocò al suo posto e vinse il torneo realizzando 12 punti su 16.
L’anno dopo partecipò a Gorkij al campionato della Federazione Russa (RSFSR), vincendolo davanti ad Aronin e a Boleslavskyi, e ottenendo il titolo di Maestro.
Vincerà poi altre tre volte questo campionato: nel 1953 (davanti a Polugajevski), 1957 e 1958.

Campionato RSFSR, Sochi 1958, tabella da Chess.ru tratta da Chess.com, post del 22.1.2019: Nezhmetdinov precede di un punto Korchnoi, Polugaevsky e Furman

Nel frattempo nella finale del campionato russo di dama si classificò al secondo posto.

Nezhmetdinov partecipò a quattro campionati sovietici: nel 1954 si piazzò 7-9º su 20 giocatori; nel 1957 fu 13-15º su 22, ma vinse con Mikhail Tal, vincitore del torneo, e (campionato russo Sochi con Boris Spassky, 4º classificato; nel 1959 fu solo 19º su 20 partecipanti, e nel 1961 19º su 21.

Poche volte poté recarsi a giocare oltre i confini sovietici: l’occasione più importante fu quella del 1954 a Bucarest, quando aveva già 42 anni, dove vinse il “premio di bellezza” per la partita contro il nostro Enrico Paoli e alla fine si classificò secondo mezzo punto dietro Kortschnoi, risultato che gli valse il titolo di Maestro Internazionale.
Poi prese parte ad alcuni incontri a squadre in Ungheria e Bulgaria.
Nel 1961 fu 2º-3º a Rostov-sul-Don. L’anno dopo nella stessa località nel torneo Cigorin a squadre giocò una brillante partita con Chernikov, caratterizzata dal sacrificio di Donna alla 12a mossa! (riportata nel Dizionario Enciclopedico di Chicco e Porreca)

Nezhmetdinov-Chernikov, 1962

Nezhmetdinov è famoso per il suo stile di gioco molto combinativo, sempre volto all’attacco e alla ricerca dell’iniziativa.
Ottenne uno ‘score’ positivo nelle 20 partite che giocò contro i campioni del mondo, tra cui Tal e Spassky, e vinse contro forti giocatori come Geller e Polugajevsky (con quest’ultimo a Sochi nel 1958 giocò quella che è considerata una tra le più belle partite di attacco, se non la più bella, del XX secolo), ma non riuscì a prevalere contro avversari molto forti in difesa come Kortschnoj, Petrosjan, Averbach.

Polugajevsky-Nezhmetdinov, 1958

Tale partita venne già commentata da Marco Bonavoglia nel post “I tartari attaccano!”.

Nezhmetdinov fu scelto da Tal come allenatore nei match per il titolo mondiale del 1960 e del 1961 contro Botvinnik.
Nonostante gli ottimi risultati, la FIDE non gli riconobbe mai il titolo di Grande Maestro.

Per la dama scrisse il primo manuale in lingua tatara (1953); per gli scacchi il libro Izbrannye partii (Kazan, 1960), una autobiografia con 100 delle sue migliori partite, tradotto in inglese col titolo Nezhmetdinov’s Best Games of Chess, Caissa Books, Kecskemet, 2000.

Per altre notizie su Nezhmetdinov rimandiamo anche al post Nezhmetdinov, “il maestro piu grande nell’attacco”.

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