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FIDE Grand Swiss 2023: Vidit e Nakamura tra i Candidati

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Vidit Santosh Gujrathi (Anna Shtourman(FIDE)

(Uberto Delprato)
India e USA raddoppiano il numero dei loro rappresentanti nel Torneo dei Candidati 2024. All’Isola di Man Santosh Gujrathi Vidit vince a sorpresa il FIDE Grand Swiss 2023 davanti a un eccellente Hikaru Nakamura, lasciandosi alle spalle Esipenko, che era assieme a loro in testa dopo il penultimo turno. Tra le ragazze dominio di Vaishali Rameshbabu, sorella di Praggnanandhaa, che si qualifica per il Torneo delle Candidate assieme a Tan Zhongyi, terza dietro alla già qualificata Anna Muzychuk. Una storia incredibile e unica, quella dei fratelli Rameshbabu, entrambi qualificati per i Tornei dei Candidati open e femminile.

Il torneo Open

Vista la qualità dei giocatori nella competizione, il formato che consente recuperi fino agli ultimi turni e l’importanza di quanto in palio, non è stata una sorpresa l’intensità della manifestazione che è stata decisa solamente ieri all’undicesimo e ultimo turno. Oltre ai due accessi diretti al Torneo dei Candidati, il FIDE Grand Prix è anche uno dei tornei che contribuiscono alla classifica del Circuito FIDE 2023 e quindi, oltre ai punti che servono a cercare di qualificarsi per migliore classifica Elo nella lista di gennaio 2024, ogni mezzo punto è stato importante per arrivare più in alto possibile nella classifica finale.

Gli ultimi 2 turni hanno visto ovviamente i risultati critici che, uno dopo l’altro hanno messo i contendenti fuori dalla corsa per i primi posti.  Fondamentali al 10° turno le vittorie di Nakamura su Caruana, di Vidit su Deac, di Esipenko su Maghsoodloo, che hanno ridotto da 6 a 3 i giocatori in testa alla classifica. L’ultimo turno è quindi vissuto sulle sfide parallele tra Vidit, Nakamura ed Esipenko. Voglio spendere qualche parola su ognuno di loro.

Vidit Santosh Gujrathi (Maria Emelianova)

Vidit è il giocatore indiano probabilmente più sottovalutato tra i molti Super-GM che affollano la parte alta della classifica Elo. Non fa parte dell’ondata travolgente dei giovani talenti (ha 29 anni), non è mai arrivato vicino al punteggio di Anand (il suo picco prima del FIDE Grand Prix era di 2731), non ha mai fatto notizia vincendo tornei online… insomma un ottimo giocatore a cui è sempre mancato l’acuto per imporsi sulla scena “che conta”. Nella FIDE World Cup 2023 era stato eliminato da quell’Abasov che si sarebbe poi classificato quarto (e quindi quasi certamente qualificato per il Torneo dei Candidati vista la probabilissima rinuncia di Carlsen) e qui all’Isola di Man aveva iniziato con una sconfitta contro Erwin L’ami. Poi si è sbloccato qualcosa che gli ha permesso di battere tra gli altri Shirov, Niemann, Sindarov e Deac, oltre a pattare con Nakamura ed Esipenko.

Nakamura contro Caruana al 10° turno (Maria Emelianova)

Nakamura non ha bisogno di una vera presentazione, ma va sottolineato come all’alba dei 35 anni stia vivendo una stagione ricca di grandi risultati. Sarà per il recente matrimonio, sarà per il successo come streamer, sarà per l’apparente distacco con cui partecipa ai grandi tornei, sarà per la mancanza dell’ombra di “Sauron” (come lui stesso aveva soprannominato Carlsen), sta di fatto che dopo aver sfiorato la qualificazione al match mondiale al Torneo dei Candidati di Madrid, Hikaru ha giocato un Grand Swiss di grande solidità. Mai in vera difficoltà, ha vinto ogni qual volta gli si è presentata l’occasione, come contro Caruana, e ha altrimenti pattato senza dannarsi troppo.

Un teso Andrey Esipenko, durante l’ultima partita contro Giri (Anna Shtourman/FIDE)

Esipenko è ormai l’ultima speranza del movimento scacchistico russo di rimanere sulla scena con un giovane di alta qualità. A 21 anni e un periodo complicato alle spalle (ha perso molte posizioni nel ranking mondiale), il ragazzo ha recentemente preso una decisione importantissima per il suo futuro: anziché lasciare la Russia come molti suoi compatrioti scacchisti, ha firmato con la Federazione russa un contratto che gli impedisce di cambiare federazione nei prossimi 10 anni. Un patto che da un lato gli ha sicuramente dato accesso ad un programma di sostegno finanziario e tecnico rilevante, dall’altro rischia di metterlo fuori dal grande giro dei tornei se la Russia rimarrà esclusa dalle grandi manifestazioni.

Con questi diversi stati d’animo, i tre ragazzi si sono seduti alla scacchiera sapendo che molto della loro futura carriera scacchistica era in gioco. Le partite decisive sono state Erigaisi-Nakamura, Vidit-Predke e Giri-Esipenko, con il contorno di altre partite che avrebbero potuto aggiungere alla lotta per il secondo posto anche Vincent Keymer, opposto a Caruana.

Come era logico tutte le partite sono state tese, ma se Nakamura e Vidit hanno avuto da subito la possibilità di giocare per qualcosa più della patta, Esipenko si è presto cacciato in una situazione molto difficile da giocare. La conclusione è quella mostrata dalla classifica finale: prima ha pattato Nakamura, poi ha vinto Vidit e infine Esipenko ha dovuto arrendersi a Giri.

Un soddisfatto Vidit Santosh Gujrathi (FIDE)

Una conclusione che porta al Torneo dei Candidati un secondo e inatteso giocatore indiano e un secondo e attesissimo giocatore statunitense. La vittoria di Giri è anche molto importante per la classifica del Circuito FIDE.

Prestazioni deludenti per Firouzja (che dovrà stare attento alla prossima Sinquefield Cup a non perdere ulteriore Elo e mettere a rischio il suo primo posta tra i non qualificati), Rapport e Gukesh (solo 5 punti su 11 per lui), mentre Caruana e Praggnanandhaa sono arrivati in alto “ma non troppo” (ma essendo già qualificati per il Torneo dei Candidati non credo se la siano presa più di tanto).

Hanno perso probabilmente l’ultimo treno per il titolo mondiale Aronian e Vachier-Lagrave, mai realmente in lotta per i primi posti, mentre Niemann ha giocato un torneo altalenante, con sprazzi di bel gioco e qualche caduta di concentrazione.

Chi ha vinto, di nuovo, è il formato della manifestazione, che ha garantito 11 turni di grande spettacolo tecnico e agonistico.


Il torneo femminile

Nel torneo femminile la grande sorpresa è stata la convincente e a tratti travolgente vittoria di Vaishali Rameshbabu, che ha concluso imbattuta e, come detto, ha completato una incredibile doppietta per la famiglia Rameshbabu nei Tornei dei Candidati.

Vaishali Rameshbabu (Anna Shtourman/FIDE)

Alle sue spalle si è alla fine fatta strada Anna Muzychuk, anch’ella imbattuta, che è arrivata mezzo punti davanti alla coppia Tan Zhongyi e Batkhuyag Munguntuul, 36enne giocatrice mongola che ha veramente sfiorato l’impresa: la sua patta all’utlimo turno contro Vaishali non è bastata per arrivare terza perché Tan Zhongyi ha battuto l’azera Gunay Mammadzada e le è stata davanti per lo spareggio tecnico.

Non posso non sottolineare il grande torneo di Pia Cramling che, a 60 anni suonati, ha “messo il turbo” dopo un inizio disastroso (1 su 4) e all’ultimo contro Anna Muzychuk ha potuto giocarsi le sue chances di qualificarsi per il Torneo delle Candidate; sarebbe stata una notizia sensazionale.

Tan Zhongyi si conferma “Candidata” (Anna Shtourman/FIDE)

Si qualifica di nuovo per il Torneo delle Candidate l’ex-Campionessa del Mondo Tan Zhongyi, nonostante la pesante sconfitto al 10° turno per mano di Vaishali. Il suo terzo posto è sufficiente perché Anna Muzychuk è già qualificata nella FIDE World Cup femminile 2023; si aggiunge a Lei Tingjie a rappresentare la Cina nel ciclo mondiale femminile.

Anna Muzychuk (Anna Shtourman/FIDE)

Molto deludente il torneo di Aleksandra Goryachkina, mai convincente e meno precisa e misurata del solito, ma il fatto di essere già qualificata ha tolto sicuramente mordente alla sua partecipazione: i punti Elo persi la fanno però scendere al numero 4 nella classifica femminile. Proprio quella lista dovrebbe garantire a Koneru Humpy l’ultimo posto rimasto nella composizione del Torneo delle Candidate (dando per scontata la rinuncia di Hou Yifan).

Rimangono pertanto fuori dal ciclo mondiale Mariya Muzychuk, Harika Dronovalli e soprattutto Alexandra Kosteniuk, arrivata solo a metà classifica con il 50% dei punti. Nota di merito per la russa Leya Garifullina, la greca Stavroula Tsolakidou, l’estone Narva Mai e la peruviana Deysi Cori, che hanno ottenuto con 6,5 su 11 un piazzamento ben al di sopra delle aspettative.

Chiudo questa breve nota sul torneo femminile con una foto simpatica: l’attenzione di Praggnanandhaa alla partita decisiva della sorella Vaishali contro Tan Zhongyi.

Vaishali gioca, Pragg guarda (Maria Emelianova)

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