Da De Rivière a Suetin e a …
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(Riccardo M.)
Oggi è l’11 di settembre, una data divenuta nel mondo occidentale tragicamente non dimenticabile, dopo il terrificante evento di New York 2001.
Ma noi dobbiamo occuparci di scacchi e l’11 settembre è anche l’anniversario della morte di alcuni scacchisti che gradiamo portare, brevemente, all’attenzione dei nostri lettori.
[nella foto, A.Suetin]
Il primo è Jules Arnous De Rivière (Nantes, 4.5.1830-Parigi, 11.9.1905), che fu anche un valido scrittore ed editorialista (L’Illustration, La Revue des Jeux, La Revue Illustrée, L’Echo de Paris, L’Evénement, Le Gil Blas, La Liberté, La Patrie, Le Rappel etc…). Nel 1855 giocò a Parigi 32 partite amichevoli con il nostro Serafino Dubois (+8, =3, -21). In altre (1858 e ’63) si batté con Morphy (+6,-18). Fu campione di Francia per circa vent’anni, tra i primi giocatori di Francia per circa trenta; fu 6° allo storico torneo di Parigi 1867 e fondatore della rivista “Régence”. Un pilastro del Café de la Régence. Fu sconfitto, ma solo di misura, da Chigorin nel 1883 (+4,=1,-5). S’interessò pure di biliardo, domino dama, roulette, di enigmi e giochi matematici, e soprattutto di un curioso gioco, il “salta”, del quale vedremo di parlare presto in un articolo a parte.
Il secondo è il poco conosciuto Carl Carls (Varel, 16.9.1880-Brema, 11.9.1958). Maestro internazionale tedesco, campione nazionale nel 1934. Resta negli annali per aver adottato con frequenza un sistema di apertura della Partita Inglese (1.c4 e poi fianchetto di re) che è stato da qualcuno chiamato “Sistema di Brema” dal nome della città di residenza di Carls.
Il terzo è Carlos Enrique Guimard (Santiago del Estero, 6.4.1913-11.9.1998). GM argentino, giocò in quattro Olimpiadi (1937, ’39, ’50 e ’54), cogliendo un argento individuale. Vinse il torneo di San Paolo nel 1940, quelli di Santiago e ancora San Paolo nel ’41. Nel dopoguerra divenne campione argentino (1947) e vantò una lunga serie di discreti piazzamenti, qualificandosi, tra l’altro, anche per l’interzonale di Goteborg nel 1955. Nel 1981, a 68 anni, era ancora buon 8° nel torneo di Santiago vinto da Walter Browne.

A questo elenco, anche se l’anniversario è stato ieri o sarà domani, aggiungiamo anche:
Victor Ciocaltea (Bucarest, 14.1.1932-Manresa, 10.9.1983). Maestro internazionale, fu il più noto scacchista rumeno dopo Florin Gheorghiu. Otto volte campione nazionale fra il 1952 e il 1980. Partecipò a 5 Olimpiadi fra il 1956 e il ’68. Vinse i tornei di Sofia ’62, Reggio Emilia ’67 (p.m. con Ciric), Tunisi ’73 e Dortmund’74. Sempre fra i piazzati in altre occasioni. Morì in Spagna durante una partita.
Alexsej Stepanovic Suetin (Kirovograd, 16.11.1926-Mosca, 10.9.2001). Ingegnere, più volte campione di Bielorussia, “secondo” e allenatore di Petrosjan in preparazione del match con Botvinnik. Raggiunse il titolo di GM soltanto nel 1965, a quasi 40 anni (vittorie a Sarajevo e Copenaghen), e nel successivo quinquennio ottenne i suoi principali successi: Titovo Uzice, Hastings, L’Avana, Kecskemet, Lublino e Dubna. Istruttore a Mosca, autore di rilievo (una quarantina di opere, tra le quali “Capire ed evitare gli errori negli scacchi”, edizione italiana Prisma 1998), fu soprattutto uno dei maggiori teorici delle aperture della storia.
Samuel Rosenthal (Suwalki, 7.9.1837-Neuilly sur Seine, 12.9.1902). Maestro polacco esule a Parigi, dove rimase a vivere e fece degli scacchi una professione, dirigendo anche numerose rubriche di importanti giornali, da “La vie moderne” a “Le monde illustré”. Giocò svariati grandi tornei dell’epoca, giungendo 4° a Vienna nel 1873 e imponendosi a Parigi nel 1880. Perse nettamente le sfide individuali sostenute con Kolisch (1864), Neumann (1869) e Zukertort (Londra 1880).
Ed eccoci alla fine giunti in montagna con Julius Perlis, anch’egli deceduto l’11 di settembre.
E precisamente in Austria, nei pressi del luogo qui sopra raffigurato Ma perché? …… Seguiteci dopodomani!