Maestro Humphrey Bogart
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(Riccardo M.)
Humphrey Bogart (1899-1957), grande maestro del Cinema, è stato uno degli attori più famosi del XX secolo, forse il più famoso. Probabilmente non tutti sanno che gli scacchi rientravano fra le sue passioni.
(Nella foto, copertina di Chess Review del 1945 con Bogart che gioca contro Charles Boyer sul set di “Confidential Agent“; vicino a Lauren Bacall c’è Herman Steiner, Maestro Internazionale che negli anni ’40 fondò il circolo “Hollywood Chess Group“)
Chi ricorda l’inquadratura iniziale del film “Casablanca” (anno 1942)? C’è il protagonista Rick davanti ad una scacchiera. Si dice che al regista Mike Curtiz l’inquadratura fosse stata consigliata dallo stesso Rick, ovverosia Humphrey Bogart.

Durante le pause della lavorazione di un altro film, “La regina d’Africa” (1951), Bogart incontrò il campione belga Paul Limbos; Lauren Bacall e Katherine Hepburn assistevano attente alla partita, che tuttavia fu un disastro per Bogart, travolto in 22 mosse. Ma anche con altre persone egli faceva non di rado una fine simile, ad esempio con un opinionista di Hollywood, Buchwald, o con un proprietario di ristoranti, Romanov, due discreti giocatori entrambi.
Se tuttavia nel ‘900 si fosse giocato un campionato di scacchi fra attori, è probabile che Bogart avrebbe potuto aspirare al podio, o magari a giocarsi una finalissima contro John Wayne, altro appassionato.

la produzione di “We’re no Angels” (Non siamo angeli) nel 1955
Pensate che quando era giovane e sconosciuto, Bogart era solito sfidare i passanti davanti ai Caffè di Broadway o nei parchi di Coney Island. E c’erano sempre delle sommette in palio. Allora si usava così: dopo la Grande Depressione del 1929, e il crollo di Wall Street che travolse anche la sua famiglia, ognuno si arrangiava come poteva. E di solito H.B. vinceva quelle piccole sfide. Lui era infatti abbastanza furbo da studiare, più che le mosse, la psicologia e la forza dell’avversario, ovvero intuiva quando fosse il caso, e quando no, di alzare la posta.
Era stato nel 1912 il padre, il dottor Belmont DeForest Bogart, uno stimato chirurgo, ad insegnare il gioco al piccolo Humphrey, durante le vacanze estive nella casa di famiglia a Canandaigua Lake, nei pressi di Rochester (New York).
Bogart giocava anche per corrispondenza, finché un giorno del 1943 ricevette una visita di agenti F.B.I., che in quella corrispondenza con l’Europa ci vedevano qualcosa di losco, e fu costretto a smettere.

Nel “Chronicle” di San Francisco del 6 marzo 1952 si leggeva di un suo match con George Koltanowski e di una partita di tale match che restò equilibrata fino alla mossa 21 e vide poi Bogart resistere fino alla mossa 41. Il Chronicle omise tuttavia di specificare che il campione statunitense giocava alla cieca. Koltanowski stesso fece poi conoscere questa partita, che è contenuta nel suo libro “Adventures of a Chess Master” (David McKay Co., New York 1955).
Resta traccia anche di una partita di Bogart del 1951 con Lauren Bacall, anch’ella grande appassionata di scacchi.

Nel 1956 il Bogart scacchista ebbe un altro pezzettino di gloria pattando in simultanea contro Samuel Reshevsky.
Humphrey Bogart frequentava spesso, nelle pause cinematografiche, l’Hollywood Chess Group e fu poi anche arbitro di scacchi per la United States Chess Federation. Sembra che sia riuscito a far avvicinare agli scacchi, tra gli altri, anche Frank Sinatra.
Un giorno disse che per lui gli scacchi erano tra le cose più importanti della vita. Doveva essere proprio vero, tanto che il 14 gennaio del 1957, quando morì, aveva accanto a sé una scacchiera.
Un’interessante scoperta, un inedito Humphrey Bogart. Gli scacchi riescono sempre a stupirci!