Il gambetto Bogart
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(Adolivio Capece)
Una scena scacchistica famosa caratterizza il celebre film “Casablanca“, girato nel 1942: il regista (Michael Curtiz) ci offre un primo piano di Humphrey Bogart che ‘gioca da solo’ e poi continua a ‘giocare da solo’ mentre parla con un altro interprete, Peter Lorre.
Finzione cinematografica? No: Bogart era infatti un grande appassionato del gioco ed anche un discreto dilettante. E nel film non sta ‘giocando da solo’, ma sta analizzando la posizione di una partita che stava giocando per corrispondenza.
La ripresa è risultata confusa, per cui non è stato possibile ricostruire con esattezza la posizione: sembra però che Bogart abbia detto che si trattava di una Difesa Francese variante Classica e che stava analizzando un possibile sacrificio di qualità.
Sembra anche sicuro che sia stato lo stesso Bogart a volere le scene scacchistiche del film: tra l’altro era stata girata anche una scena in cui giocava una intera partita insieme a Peter Lorre, ma questa fu tagliata in fase di montaggio.
Se la posizione che sta analizzando Bogart non è ricostruibile, in compenso c’è una fotografia che mostra Bogart mentre gioca con un altro interprete, Paul Heinreid, sempre sul set di ‘Casablanca’, con Claude Rains, seduto a sinistra, che li guarda.
In questo caso si è appurato che la posizione era stata raggiunta dopo 10 mosse, ovvero:
Si presume che Humphrey (che era nato il giorno di Natale del 1899 – da notare che alcuni siti scacchistici danno invece erroneamente come data di nascita il 23 gennaio sempre del 1899), abbia imparato a giocare nell’estate del 1912 durante una vacanza trascorsa a Canandaigua Lake, nei pressi di Rochester (New York), dove la famiglia aveva una casa di proprietà.
Fu il padre, Belmont DeForest Bogart, medico chirurgo, ad insegnargli le regole e il movimento dei pezzi.
Dall’anno dopo cominciò a frequentare i circoli scacchistici di New York.
Si appassionò a tal punto che in seguito venne espulso dalla scuola poiché si dedicava troppo agli scacchi. Però la sua passione lo aiutò a guadagnarsi qualche soldo per mangiare nel periodo della Grande Depressione del 1929 e il crollo di Wall Street, poco prima di iniziare la carriera di attore.
In una biografia di Bogart si legge infatti che si guadagnava da mangiare battendo a scacchi gli avventori in un bar vicino casa ma anche nei Caffè di Broadway o nei parchi di Coney Island.
In queste partite era consuetudine giocare delle piccole somme: Humphrey vinceva abbastanza spesso. In seguito ha affermato che, più che pensare alle mosse, puntava a capire la psicologia dell’avversario, per decidere se era il caso o meno di giocare e quanto denaro puntare su ogni partita.
La passione non lo abbandonò mai; non solo quando poteva giocava partite a tavolino, ma giocava anche per corrispondenza (iniziò in occasione di un ricovero in ospedale), cosa che rischiò anche di procurargli dei guai: infatti nel 1943 aveva in corso una partita con un avversario che viveva in Europa e un giorno ricevette una visita di agenti dell’F.B.I., che, dato il periodo bellico, in quella corrispondenza con quella strana notazione fatta di lettere e numeri avevano ipotizzato ci fosse un cifrario segreto: lo obbligarono a smettere.
Quanto al gioco a tavolino, si sa che giocava spesso con Marlon Brando, mentre non è provato che, come alcuni sostengono, abbia coinvolto anche Frank Sinatra.
La prima partita di Bogart riportata nei data base risulta giocata nel 1933: sembra sia stata giocata in Times Square, ignoto il nome dell’avversario. Ma la partita è importante per la “novità” in apertura, alla seconda mossa, 2. g4. Questa mossa in qualche testo è riportata come ‘Gambetto Bogart’ (con le due varianti: ‘accettato’ e ‘rifiutato’); per la cronaca la prima applicazione in un torneo importante sembra debba essere fatta risalire alla Bronstein-Simagin, Mosca 1967 (patta in 8 mosse).
Humphrey Bogart – NN
In una foto di copertina della rivista Chess Review del 1945, si vede Bogart che gioca con Charles Boyer sul set di “Confidential Agent“; li guardano Lauren Bacall ed Herman Steiner, il Maestro Internazionale che negli Anni Quaranta del 1900 fondò il club scacchistico denominato “Hollywood Chess Group”, che Bogart frequentava spesso, nelle pause cinematografiche.
A proposito di Lauren Bacall che era pure una grande appassionata di scacchi e diventerà la quarta moglie di Bogart, in molti database si trova una partita che i due avrebbero giocato nel 1951: sebbene si possa presumere che giocassero spesso insieme, solo questa partita viene riportata.
Humphrey Bogart – Lauren Bacall
Al 1951 risale un’altra partita giocata a Stanleyville (Congo) durante le pause della lavorazione del film, “La regina d’Africa”. In questa occasione Bogart, che per quella pellicola avrebbe vinto l’Oscar come Miglior Attore, giocò con il campione belga Paul Limbos: perse in 22 mosse.
Spettatrici Lauren Bacall e Katherine Hepburn, con cui pure durante le riprese Bogart giocò alcune partite.
Paul Limbos – Humphrey Bogart
Il 6 marzo 1952 nel “Chronicle” di San Francisco venne data la notizia di una sua partita con George Koltanowski ‘che restò equilibrata fino alla mossa 22’ e che Bogart perse dopo un’altra ventina di mosse. L’articolista del Chronicle dimenticò però di scrivere che il campione statunitense giocava alla cieca.
Da notare che Koltanowski riportò poi la partita nel suo libro “Adventures of a Chess Master” (David McKay Co., New York 1955).
George Koltanowski – Humphrey Bogart
L’ultima mossa del Nero è evidentemente una svista, ma è comunque difficile dimostrare se il Nero disponesse di uno scacco perpetuo.
Un’altra partita che si trova nei database fu giocata nel 1955 a Santa Monica. Ma non ci sono dettagli.
Humphrey Bogart – Claude Bloodgood
Nel 1956 a Los Angeles Bogart ebbe un altro quarto d’ora di… gloria scacchistica grazie al pareggio che ottenne contro Samuel Reshevsky, che giocava in simultanea contro 70 avversari. Stando alle cronache la posizione era equilibrata e Reshevsky, che cominciava ad essere stanco e cercava di ridurre le partite in corso, propose il pari anche per la notorietà dell’avversario.
Viene pure ribadito che non è vero che in quell’occasione Bogart avrebbe esclamato “Provaci ancora Sam”, frase che avrebbe poi dato il titolo al noto film con Woody Allen.
La mosse della partita furono riportate da Chess Life (fascicolo di Marzo 1956).
Samuel Reshevsky – Humphrey Bogart
Bogart fu anche arbitro di scacchi per la United States Chess Federation.
In più occasioni affermò che gli scacchi erano tra le cose più importanti della sua vita. Se ne ebbe una conferma quando, il 14 gennaio del 1957, lo trovarono morto, stroncato da un infarto: accanto a lui c’era una scacchiera.
Un noto ammiratore di Bogart è Woody Allen.
Lo scrittore Antonio Costa ha fatto notare che nel film “Provaci ancora Sam” di Herbert Ross (1972) con Woody Allen c’è una scena scacchistica particolare: Woody riceve la visita di un amico che vuole consolarlo per essere stato abbandonato dalla moglie; e sulla scacchiera posata sul tavolino del soggiorno attorno al quale sono seduti i due amici è riprodotta una posizione che risulta molto simile a quella che Bogart stava analizzando in “Casablanca“!
“Sono un ammiratore di Bogart e anch’io sono appassionato di scacchi” dirà Allen intervistato in proposito. “Ho voluto provare a riproporre la posizione di quel film e questo è stato un mio omaggio a Bogart.”
Ancora a proposito di Woody Allen, possiamo ricordarlo in una scena del film “Ciao Pussycat” (1965) in cui, giocando in un bar all’aperto con una ragazza, si trova in posizione persa: allora la distrae facendo finta che stia arrivando un amico, lei si gira e lui ne approfitta per prenderle la Regina e buttarla via.
Ma non basta, lei ha ancora la mossa vincente, così Woody la distrae di nuovo, butta via un altro pezzo ma questa volta lei se ne accorge. Arriva davvero un amico e lei esclama: “Ha cercato di barare, poiché anche ieri sera l’ho battuto!”