Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Helenio Herrera e i corsi di scacchi

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(Adolivio Capece)
In Scacchi e calcio di Glauco Senesi leggo:
(…) comunque sia lo stupore è stato tutto mio nell’apprendere dal famoso istruttore Cavazzoni, durante la telefonata, che ai giocatori dell’Inter di Moratti sono stati fatti corsi di scacchi. Era infatti il 2006 quando Milly Moratti viste le contestazioni dei tifosi al marito Massimo ed il pessimo rendimento della squadra pensò, emulando l’Inter scudettata del suocero, di istituire corsi di scacchi per i calciatori nerazzurri al fine di migliorare, durante le partite, la strategia del gioco; il Maestro Cavazzoni si propose ma per i troppi impegni sportivi della squadra l’iniziativa non ebbe seguito.

Io non sapevo del tentativo di Cavazzoni, che a quanto pare si è sovrapposto a quello della Scacchistica Milanese…

In realtà l’Inter fece un corso di scacchi nell’anno in cui per la prima volta (era il 1965) vinse scudetto e Coppa dei Campioni. Allora l’allenatore era Helenio Herrera e presidente Angelo Moratti, entrambi appassionati di scacchi (qualche anno fa incontrai al Circolo della Stampa di Milano il figlio Massimo che mi ha detto che il padre ha insegnato a lui e fratelli/sorelle e che ‘giocava con davanti 3 scacchiere’; purtroppo non ho potuto chiarire questa cosa perché in quel momento è arrivato Balotelli e sono andati via insieme).

Helenio Herrera volle il corso di scacchi, che fu tenuto dai Maestri Guido Cappello ed Ennio Contedini (entrambi vincitori del titolo italiano) con l’aiuto dell’arbitro Gino Piccinin. Nel web ci sono foto, in particolare una di Boninsegna che gioca con Mazzola.

Chissà, forse per questo quell’anno l’Inter vinse sia il Campionato sia la Coppa….

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Quanto a Milly Moratti, nell’anno in cui si presentò come candidata a Sindaco di Milano (il 2006, poi fu eletta “l’altra” Moratti) lei capitò per una conferenza stampa nel locale nel centro di Milano dove ci avevano ospitato per un piccolo torneo di scacchi con alcuni ragazzini (tra i quali spiccava Marina Brunello). Le chiesi di fare la premiazione e lei accettò. Fu in quell’occasione che le dissi del corso di scacchi ai giocatori dell’Inter; poco dopo nella conferenza stampa (prima delle domande di politica) un giornalista le chiese cosa pensasse dell’Inter che in quel periodo non andava affatto bene e lei rispose: “Forse i ragazzi hanno necessità di un corso di scacchi come fece fare mio suocero! Era la sua grande passione e l’ultima volta che l’Inter vinse lo scudetto i giocatori parteciparono a un corso organizzato ad Appiano dalla federazione scacchistica. In fondo con gli scacchi credo si possa imparare bene la strategia. Una mossa va fatta prevedendo ciò che farà il tuo avversario e come schiererà le sue forze. Così accade anche su un campo di calcio”.

Il giorno dopo, il 13 aprile, la Gazzetta dello Sport, il Corriere della Sera e La Repubblica ripresero quella affermazione per titoli a otto/nove colonne (!!!) sulle pagine milanesi.

Una cosa buffa: quando arrivò Milly, telefonai subito a Pagnoncelli (tifoso dell’Inter), che arrivò in tutta fretta. Facemmo molte foto. Si dà il caso che ci fosse anche una giornalista di ‘Topolino’, così dopo un paio di settimane sul settimanale della Disney venne pubblicata la foto in cui tutti (Pagnoncelli, Marina, Milly, ecc…) avevano le ‘orecchie’ da topo!!!

Da qualche parte ho tutti i ritagli di stampa. Ovviamente proposi a Milly di parlare con il marito per far giocare a scacchi la squadra, ma non se ne fece nulla.

Non finisco di scrivere queste righe che mi dicono di guardare il sito “Internews.it”, dove c’è un’intervista a Samir Handanovic, il portiere sloveno della squadra. Incredibile: il dialogo con lui inizia proprio con gli scacchi!

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“Questa passione nasce nella mia famiglia, mi incuriosisce il livello che si può raggiungere negli scacchi. L’alfiere nella nostra squadra? Penso sia Santon. La torre è Skriniar. La regina dico Borja Valero. Il cavallo, invece, è Perisic: ha la forza di un cavallo”

Ha da pochi giorni compiuto i 71 anni il nuovo collaboratore del nostro Blog. Lo conoscete tutti, perché è stato uno dei nomi che da sempre sono, in Italia, sinonimo di “scacchi”. Forse più di tutti gli altri.

E’ Adolivio Capece. Milanese, promessa giovanile quando nel 1965 rappresentava l’Italia ai mondiali, nel 1972 divenne maestro e partecipò alle Olimpiadi di Skopje.

Non si è mai per un solo giorno staccato dagli scacchi: ha tenuto per lungo tempo rubriche su riviste e quotidiani, ha scritto almeno una dozzina di libri fra il 1974 e il 2011, ha collaborato con noi di “Zeitnot” nella prima metà degli anni ’80, ha diretto per venti anni (1992-2012) il mensile “L’Italia Scacchistica”, nel 2005 ha ricevuto il “Premio Zichichi” dalla F.S.I. per la miglior serie di articoli su quotidiani. Il suo stile prettamente giornalistico, descrittivo e sintetico ma insieme agile e arguto, ha sempre colto nel segno e avuto l’apprezzamento di infinite platee di lettori e curiosi. 

Ha attualmente incarichi nell’ambito della Federazione Scacchistica Italiana. 

Benvenuto in “UnoScacchista”, Adolivio!

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