UBS chiude i conti della FIDE
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(Riccardo M.)
Lo ha comunicato la stessa FIDE (Fédération Internationale des Échecs) in una lettera firmata dal suo tesoriere, Adrian Siegel: i conti correnti della FIDE sono stati chiusi d’iniziativa dalla banca svizzera UBS. E’ ciò che in linguaggio bancario si può chiamare più precisamente “chiusura coatta”.
E la chiusura coatta di un rapporto di c/c comporta di solito conseguenze serie: tutti i movimenti di quel rapporto, prima della definitiva chiusura, sono bloccati e possono essere sbloccati solo dietro ogni singolo benestare da parte della Direzione dell’Istituto. Nel contempo la persona fisica che era autorizzata a firmare su quel rapporto è inserita in una “black list” e dovrebbe essere impossibilitata (almeno per un certo lasso di tempo) ad aprire altri rapporti in quel Paese, sia personali sia per conto di società o associazioni. Nel caso della UBS, la rilevanza della stessa banca e la rilevanza sovranazionale del rapporto di conto con la FIDE fa sì che teoricamente, almeno per le banche di certi Stati, il nome dell’attuale Presidente della FIDE, Kirsan Ilyumzhinov, sia teoricamente il nome di un indesiderato. E’ infatti proprio intorno al suo nominativo, e per ben precise motivazioni politiche, che ha preso forma e si svolge l’intera questione.
Non possiamo ovviamente valutare quali saranno tutte le conseguenze della “mossa” della UBS, ma è chiaro come non debba essere stata una decisione semplice da prendere per la Banca svizzera, visti i sicuri proventi in termini di commissioni derivanti da un simile rapporto, e che non potranno non esserci altri tipi di ripercussioni all’interno della FIDE stessa e degli stati membri. Possiamo solo, per ora, immaginare e temere che ci potrebbero essere ritardi e sospensioni nella operatività economica corrente della FIDE.
Questa è la lettera con la quale il tesoriere della Federazione ne ha dato comunicazione a tutti i membri.
Zug, 12 Febbraio 2018
Egregi Membri del Consiglio Esecutivo
Egregi Membri del Consiglio Presidenziale
Egregi Presidenti e Delegati delle Federazioni Nazionali
Egregi Presidenti delle Commissioni
Come tesoriere della FIDE mi corre l’obbligo di informarvi in merito a un problema serio che la FIDE deve affrontare in questi giorni.
Il 25 Novembre 2015 il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti d’America ha inserito Kirsan Ilyumzhinov nella lista dei destinatari di sanzioni per “Relazioni che forniscono supporto al Governo della Siria, incluso il favoreggiamento all’acquisto di petrolio dall’ISIS (Stato Islamico dell’Iraq e della Siria)”. Da allora Kirsan Ilyumzhinov ha tentato senza successo di essere rimosso dalla lista e al momento nulla suggerisce che la situazione cambierà.
Per proteggere la FIDE dai problemi del presidente, gli sono stati concessi tempo e spazi di manovra per risolvere le sue questioni. Il 6 Dicembre 2015, il Consiglio Presidenziale prese all’unanimità la decisione che Kirsan Ilyumzhinov avrebbe rinunciato a “qualunque attività legale, finanziaria e operativa della FIDE”. Questi poteri assegnati dallo statuto al presidente furono quindi trasferiti al Vice Presidente, Georgios Makropoulos.
In seguito, Kirsan Ilyumzhinov ha informato la FIDE in varie occasioni che sarebbe stato rimosso dalla lista dei sanzionati in tempi brevi. Questa informazione è stata trasferita alla banca svizzera UBS sulla quale operiamo e, grazie a ciò, è stato possibile mantenere i nostri conti aperti. Adesso, dopo più di due anni che Kirsan Ilyumzhinov è nella lista dei destinatari di sanzioni del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti d’America, la banca svizzera UBS ci ha avvisato che chiuderà i nostri conti con effetto immediato. La strategia anti-riciclaggio in Svizzera impedisce di intrattenere rapporti con organizzazioni o persone inserite nella lista dei sanzionati del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti d’America. Era, quindi, solamente una questione di tempo prima di trovarci di fronte a questo serio problema.
Insomma, i problemi di Kirsan Ilyumzhinov stanno danneggiando seriamente l’operatività della FIDE e dobbiamo cercare di stabilire una relazione con un’altra banca. Nelle more di questo cambiamento, prevediamo che ci saranno difficoltà. Faremo comunque del nostro meglio per fare in modo che i pagamenti non subiscano ritardi.
Distinti saluti
Prof. Dr. Adrian M. Siegel
Tesoriere FIDE
Il primo articolo che ci è capitato di leggere sulla vicenda è quello pubblicato ieri dal “The Telegraph” a firma di Leon Watson.
Attendiamo adesso di vedere quali saranno le prossime mosse dei protagonisti di questa particolare … partita. Per il momento possiamo solo immaginare i sorrisi dell’ex campione mondiale Garry Kasparov, storico acerrimo rivale del discusso Presidente calmucco Kirsan Ilyumzhinov.
Grazie Riccardo.
Per me però il rapporto causa-effetto è diverso. Non è che adesso Kirsan Ilyumzhinov è “teoricamente il nome di un indesiderato” a causa della decisione della UBS. Ilyumzhinov era già nella “black list” da più di due anni (tanto che non potè presenziare al mondiale di New York perché sarebbe stato arrestato), ma la notizia è che adesso la stessa FIDE è nella black list a causa di ciò e della sua incapacità di rimuoverlo dalla carica di presidente.
E se fino a ieri sarebbe stato relativamente semplice cambiare presidente e sanare il rapporto con UBS, adesso nominare un nuovo presidente può non bastare. Una organizzazione basata in Svizzera che non può operare all’interno delle leggi bancarie svizzere non suona molto bene.
Siccome quando si toccano i soldi tutti si agitano, sono curioso di sapere cosa succederà nei prossimi giorni. Le Federazioni (specialmente africane), che hanno sempre votato in massa Ilyumzhinov in cambio di finanziamenti che ora non potranno ricevere, cosa faranno? AGON, che gestisce il ciclo del mondiale, come reagirà al possibile rallentamento (se non il blocco) dei flussi finanziari? Arbitri e giocatori, che si aspettano rimborsi e pagamenti (in particolare per i mondiali Blitz e Rapid e per il prossimo Torneo dei Candidati), come si comporteranno?
Non so se Kasparov stia ridendo e se con lui stiano ridendo Short e Danailov (altri nemici storici di Ilyumzhinov), ma sarebbero risate amare e vane. La crisi della FIDE avrebbe comunque ripercussioni su tutto il sistema.
Secondo me la prossima battaglia (questa sì politica) sarà tra l’attuale entourage (guidato da Makropoulos) e il presidente della Federazione russa Filatov: sono sicuro che in Russia sarebbe facile trovare una banca che operi con la FIDE se lui fosse il nuovo presidente.
come si possa pensare che, avendo un presidente così impresentabile, il movimento scacchistico venga preso seriamente in un qualsiasi contesto istituzionale è un fatto a me oscuro. adesso pure l’umiliazione del blocco dei conti: una Federazione imbarazzante che rovina questo sport
L’immagine e il riferimento a Kirsan Ilyumzhinov presidente sono stati rimossi dal sito della FIDE. Patetici.
La homepage del sito della FIDE il 7 Febbraio 2018
La homepage del sito della FIDE il 16 Febbraio 2018: in alto a destra è sparito il riquadro con Kirsan Ilyumzhinov