#GrandChessTour – Nakamura vince a Parigi
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(Uberto D.)
Dopo un inizio di nuovo travolgente di Wesley So nella sezione Rapid, Hikaru Nakamura ha rotto un digiuno che durava da molto tempo e, con una perentoria affermazione nella sezione Blitz, ha vinto la tappa parigina del Grand Chess Tour. So rimane comunque in testa al GCT. Saranno state le tante partite negli ultimi 15 giorni, ma la qualità di gioco non è stata un granché. Oltre alle classifiche e a alcune foto, vediamo insieme qualche posizione.
[Tutte le foto sono di Lennart Ootes, prese dalla pagina Flickr del torneo]
La tappa parigina del GrandChessTour 2018 è stata organizzata in collaborazione con CANAL+, che ha messo a disposizione i suoi studi per giocatori e commentatori, e ha organizzato non solo lo streaming in diretta delle partite, ma anche la diffusione di reportage giornalistici giornalieri trasmessi sui suoi canali TV. Tutto bello, tutto futuribile (come potete vedere dalle foto), ma… a me i tornei senza pubblico continuano a non piacere. Se potessi, chiederei ai giocatori se hanno una loro preferenza o se, completamente assorbiti dalle partite, non si curano della presenza o no del pubblico.


Per nulla deconcentrato dal particolare allestimento e ancora carico dal successo di Leuven, Wesley So ha iniziato alla grande il torneo, chiudendo la sezione Rapid in testa alla classifica e portando a 89 i punti guadagnati nella classifica Elo Rapid e a soli 28 punti il distacco da Carlsen.
Si è confermato fuori forma Fabiano Caruana, mentre la wild Card Vladimir Kramnik non ha fatto molto meglio del suo omologo a Leuven, Anish Giri, chiudendo i primi 3 giorni della settimana parigina all’ultimo posto.
La prima giornata del Blitz ha visto il prevedibile calo di So e il prepotente allungo di Karjakin, che ha combinato rapidità, fantasia e quel pizzico di fortuna che serve sempre per ottenere prima 5,5 su 6 e chiudere con 6,5 su 9. Prima del rallentamento negli ultimi 3 turni, Karjakin ha avuto la concreta possibilità di scavalcare Carlsen in testa alla Classifica Elo Blitz; questa opportunità non gli si è poi ripresentata nell’ultima giornata.
La terza giornata, con gli ultimi 9 turni del girone di ritorno Blitz, è stata invece segnata dalla marcia trionfale di Hikaru Nakamura, che con il “suo” 6,5 su 9 ha regolato, nell’ordine, Karjakin, crollato nel finale, e So, che ha adottato una strategia smaccatamente difensiva, con ben 8 patte consecutive nelle ultime 8 partite. Hikaru è adesso a soli 24 punti Elo da Carlsen nel Blitz. Il norvegese è attualmente inseguito a poche decine di punti di distanza dai 3 super-GM statunitensi nelle 3 specialità: Caruana nella cadenza classica, So nel Rapid (dove Leinier Dominguez, dato per prossimo al cambio di nazionalità da Cuba agli USA, è al terzo posto) e Nakamura nel Blitz.
Il ragionamento di So, chiaramente mirato a mettere al sicuro i punti del GCT in vista della finale di Londra, ha funzionato perfettamente e, navigando atraverso i vari colpi di scena che hanno visto protagonisti Nakamura e Karjakin, ha chiuso il torneo al terzo posto e mantenuto la testa del Grand Chess Tour.
A metà del Tour (mancano solo le due tappe di Saint Louis), è ragionevole pensare che gli ultimi quattro, Grischuk, Anand, Mamedyarov e Caruana, siano già quasi fuori dai giochi.

Prima di passare a rivedere qualche posizione interessante dal torneo, vorrei condividere una mia sensazione riguardo a due tornei di Leuven e Parigi. Se è vero che non si può mettere in dubbio la qualità dei giocatori, devo ammettere che il mio interesse per il torneo di Parigi è stato abbastanza scarso, vuoi perché è sembrato a tutti gli effetti una replica del torneo di Leuven con nove giocatori su dieci che hanno partecipato a enrambi i tornei, vuoi perché gli stessi giocatori hanno dimostrato meno verve e una certa stanchezza (molti di loro erano reduci dal Norway Chess), vuoi perché il torneo mi è sembrato molto “artificiale” senza gli spazi e la vitalità di un pubblico vero e di una sede ariosa. Insomma, c’è materia per studiare qualche aggiustamento di rotta per il 2019.


Se a Leuven erano stati Short e Kasparov ad animare le discussioni extra-torneo, a Parigi ci siamo dovuti accontentare (si fa per dire) del presidente della Federazione Scacchistica Francese Bachar Kouatly (che molti ricorderanno giocatore in vari tornei italiani degli anni ’80, Banco di Roma incluso) e la Ministra delle Finanze lèttone, Dana Reizniece-Ozola (ottima giocatrice, nota anche per aver battuto Hou Yifan alle Olimpiadi di Baku).

Ma passiamo a un po’ di scacchi giocati. Certo vedremo più errori che combinazioni vincenti ma, come vi dicevo, i giocatori sono arrivati alla fine un po’ “sulle ginocchia”.
Eccoci al 23° turno.

Al turno successivo, però, la fortuna di Karjakin è terminata e Anand lo ha battuto in maniera convincente.
