Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

“Il Settimo Sigillo” di Renato

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(Alessandro Pompa)
Renato ed Anthony: immagine indissolubile.
Pausa di lavorazione di un film. Anthony Quinn chiede una scacchiera e un avversario: Renato Tavoloni, Attore per Gioco, grande  appassionato del “Re dei Giochi”, si offre di Giocare col Re degli Attori.
La pausa si prolunga. Le riprese si bloccano. Tutti a guardare…

Aveva molto viaggiato, Renato… Ricordava sempre quando, col padre, si trovò nel ’39 in una nube di insetti sugli altipiani dell’Abissinia e lui, bambino, riuscì d’istinto a salvare entrambi chiudendo di scatto il finestrino dell’auto prima che il buio e il frinire terrificante di milioni di locuste li travolgesse per lunghissimi, indicibili attimi, eterni come millenni, prima di passare oltre ed agghiacciare, pietrificare, far scomparire in un attimo tutte le forme di vita dalla savana che li aveva circondati un attimo prima. La vita, il loro miracolo: la morte, il nulla del mondo che li aveva avvolti, salvi, in un solo momento. Loro due: soli.

Il penultimo saluto al nostro “Eroe dei Tre Mondi”  – Europa, Africa e America – è avvenuto ieri mattina alle 10 a Lavinio Mare, presso la Chiesa di S. Francesco a piazza Lavinia: la stessa Chiesa davanti alla quale lui, ateo convinto, dieci anni fa vinse, quasi cieco, ottantenne, il Trofeo Scacchistico “Boccione” sotto il caldissimo sole di Agosto e sotto lo sguardo entusiasta di quasi 100 appassionati di tutte le età: Esperti, Appassionati, Juniores, come, da allora, la nostra ASD “Quattro Torri” ama chiamarli dopo l’incredibile successo di quella splendida Festa di Piazza giocata da molti in accappatoio e costume, tornati dal mare.

Fu forse l’ultima volta che uscì di casa. Lo applaudimmo tutti, dai 5 agli 80 anni, emozionati e ammirati da quel miracolo, di volontà e di passione, per il suo gioco che amava.

All’alba del 23 Giugno, sul lettino del Pronto Soccorso, anche il suo ultimo pensiero è stato un gesto di amore: per Caterina, la figlia, che gli era accanto.

Anche Tu, devi mangiare…”.

Gli amici presto potranno ricordarlo nella sua casa, in viale Arcobaleno; e a Lavinio Mare c’è anche “viale del Sole”…

Il Sole del suo inenarrabile, e pur narrato sogno e delirio di vita e di morte sull’Acrocoro Etiopico.

Il Sole del suo miracolo con Leandro, a piazza Lavinia.

Il Sole che illumina lui, coi pezzi Neri, ed Anthony Quinn, alla guida dei Bianchi.

Ora, la sua lunga partita con la vita è finita; ma lì, in un arcobaleno, nel cielo, forse crederemo di intravederli giocare di nuovo, come  – ne “Il Settimo Sigillo” –  il Cavaliere e la Morte: che era la Vita.

Sì: li rivedremo, uniti per sempre, in cielo e sulla terra. Assisteremo di nuovo alla loro prima partita e, al tempo stesso, alla rivincita che Anthony, il Sole, la “stella” inseguì e chiese a Renato dopo aver perso. Quella rivincita che anche noi potremo giocare, resi più ricchi dal loro tesoro, da quanto ci hanno insegnato con la bellezza, l’umiltà, la passione di una partita che è eterna.

Grazie, Renato.

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