(Uberto D.)
Undici turni non sono stati sufficienti per diventare campioni russi: ieri a Satka Andreikin e Pogonina hanno dovuto battere agli spareggi rapid rispettivamente Jakovenko e Girya per laurearsi campioni russi per il 2018. Notevole coincidenza, entrambi sono al loro secondo titolo, avendo vinto il primo entrambi nel 2012. Il torneo è stato molto combattuto, con frequenti cambi in testa alle classifiche.
Dal 24 Agosto al 6 Settembre la città di Satka ha ospitato il 71° Campionato Open e il 68* Campionato Femminile russi nel Palazzo della Cultura “Magnezit“. Il torneo ha continuato il programma “Chess in Museums” (Scacchi nei musei), organizzato a partire dal 2012 dalla federazione russa assieme alla fondazione Timchenko. Nel complesso dove si è giocato è stata infatti allestita una esposizione dei quadri dell’artista sovietico/russo Geliy Korzhev (1925-2012) .
Il Palazzo della Cultura di Satka
La cerimonia di apertura ha ospitato un simpatico balletto a tema scacchistico, stavolta messo in scena da giovani ballerini della scuola locale sul palcoscenico dove a partire dal giorno successivo i 24 giocatori si sarebbero affrontati.
La cerimonia di apertura
Il Torneo Open
I partecipanti al Torneo Open durante la cerimonia del sorteggio del tabellone
Nonostante il tabellone Open non abbia visto la partecipazione dei “big” Kramnik, Grischuk, Karjakin e Svidler, erano comunque in lizza tre membri della squadra olimpica per Batumi (Nepomniachtchi, Jakovenko e Vitiugov), molti giocatori del club 2700 (Andreikin, Tomashevsky, Fedoseev) e alcune giovani speranze (Dubov, Oparin e Sarana); a completare la griglia, tre giocatori esperti come Inarkiev, Khismatullin e Kobalia.
La classifica finale del Torneo Open
Come detto, in testa al torneo si sono avvicendati in parecchi, da soli o in gruppetti: inizialmente Andreikin, poi Dubov, poi a sorpresa Oparin e infine la coppia Jakovenko-Andreikin che ha finito in testa. Come da regolamento, i due Dmitry hanno giocato un minimatch rapid, vinto da Andreikin 1,5-0,5.
Lo spareggio tra Jakovenko e Andreikin
Una vera maledizione per Jakovenko, che con questo ha perso il suo quarto (!) spareggio per il titolo di campione russo, che ancora una volta gli è sfuggito.
Molto deludenti le prove di Vitiugov e di Nepomniachtchi, che ha commentato così su Twitter “Luogo deprimente, Gioco deprimente, Risultato deprimente. Semplicemente perfetto. Disgustato“.
Depressing place, depressing play, depressing result. Just perfect. #disgusted
Se vi state chiedendo perché abbia definito Satka un luogo deprimente, forse si riferiva alle miniere e agli impianti industriali che sono la principale ragione di vita della città. Ma io credo che se avesse giocato bene e vinto, anche Satka sarebbe stato un bel posto…
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Vediamo una serie di combinazioni e conclusioni dal torneo; non perdetevi l’ultima che vi propongo, è assolutamente geniale.
Questa per me è la combinazione più bella del torneo.
Il torneo femminile
Le partecipanti al Torneo femminile
Al torneo femminile hanno invece partecipato tutte le giocatrici della nazionale olimpica russa (Kosteniuk, Gunina, Goryachkina [fresca di titolo di GM], Pogonina e Girya), alcune giocatrici affermate (Kashlinskaya, moglie del GM polacco Wojtaszek, Galliamova, 3 volte campionessa russa, Shuvalova e Bodnaruk) e tre giocatrici provenienti dalle qualificazioni (Gritsayeva, Tomilova e Protopopova).
La classifica finale del Torneo femminile
Anche il torneo femminile ha visto una vivace alternanza in testa, complice i risultati non costanti delle big. Fino al 5° turno la grande sorpresa è stata la non giovanissima Gritsayeva che, una volta raggiunta da Goryachkina e Pogonina, è via via sfilata nelle retrovie. Dal 6° turno in poi è stata in testa Olga Girya, affiancata prima da Alina Kashlinskaya, e poi da Pogonina e Goryachkina. La campionessa uscente ha poi perso all’ultimo turno con Valentina Gunina e ha lasciato a Girya e Pogonina quello spareggio che la fece diventare campionessa nel 2017.
Lo spareggio tra Pogonina e Girya
Il minimatch non ha avuto molta storia: Pogonina ha vinto la prima partita e ha concesso la patta in posizione vinta nella seconda, per un risultato finale di 1,5-0,5. Una conclusione amara per Girya, che però può consolarsi con il suo primo campionato russo giocato da protagonista: nelle sue altre otto apparizioni, infatti, non aveva mai ottenuto buoni risultati. Sorride finalmente Natalia Pogonina, che riesce a vincere uno spareggio per il titolo dopo averne persi due in passato.
Deludenti le prestazioni di Kosteniuk e Gunina, mai veramente in lotta per il titolo, e non convincente il torneo di Alexandra Goryachkina, che, pur vincendo 6 partite, ha subito 3 sconfitte. Se vogliono vincere le Olimpiadi, le ragazze russe devo mettere a punto qualcosa, e anche in fretta.
Chiudiamo questo report con una foto di gruppo dei premiati dei due tornei.
Nato a Roma nel 1960, sono stato scacchista attivo dal 1979 (ma forse scacchista “dentro” da almeno 10 anni prima). Sono Candidato Maestro a tavolino, con carriera interrotta da una felice paternità, e fondatore della rivista periodica “Zeitnot”. Da qualche anno il fuoco sotto le ceneri scacchistiche si è riacceso e ho pubblicato qualche articolo sul blog SoloScacchi e un racconto sul libro “57 storie di scacchi” (ed. Messaggerie Scacchistiche). In attesa di un possibile ritorno alla scacchiera, ho deciso di aprire il blog UnoScacchista.
Geniale Sarana: un finale da antologia.