Da Bangkok a Reykjavik: bravi Stella e Sabino Brunello
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(UnoScacchista)
Continuiamo con le notizie su altri tornei importanti che si sono chiusi recentemente. Si tratta di due tornei Open geograficamente lontanissimi, che hanno visto i due nostri GM comportarsi egregiamente e arrivare a un passo dal podio. A Reykjavik si è messo di nuovo in luce il 15enne iraniano Alireza Firouzja, ormai in vista della magica cifra “2700”.
GAMMA Reykjavik Open 2019
Cominciamo da uno dei tornei più amati dai GM nordeuropei: l’Open di Reykjavik che attrae sempre giocatori di fascia alta nel tipico ambiente nordico dell’isola dei geysers. Quest’anno, però, si sono inaspettatamente messi in mostra giocatori provenienti da ben altre latitudini, come vedremo.
Fino al 5° turno la stella del torneo è stata Alireza Firouzja, che con 4 punti e mezzo sembrava inarrestabile. E’ bastata però una patta per vedersi superare dalla vera sorpresa del torneo, il rumeno Constantin Lupulescu, il quale ha poi battuto al 7° turno l’iraniano in una spettacolare partita.

Una partita che sembrava aver consegnato il torneo nelle mani di Lupulescu, il quale, invece, ha perso all’8° turno con Gawain Jones (finalmente sopra i 2700). L’improvviso accorciamento della classifica ha portato tre giocatori in testa all’ultimo turno (Lupulescu, Jones e l’altro rumeno Parligras), inseguiti a solo mezzo punto da ben 14 giocatori, tra cui il nostro Sabino Brunello.

Nell’ultimo e decisivo turno, giocato martedì 16 aprile, i due rumeni hanno pattato in una partita molto tranquilla ma Jones non ne ha approfittato, pattando a sua volta con Erwin L’Ami.

A questo punto una vittoria per Sabino avrebbe significato primo post a pari merito, ma purtroppo, dopo 4 vittorie e 4 patte, è arrivata una sconfitta per mano dello svedese Grandelius.

Tramontate le speranze per il nostro GM, la classifica finale ha visto ben 8 giocatori appaiati in testa con 7 punti, in attesa dei calcolo del Buchholz. Alla fine di tutte le partite, questa la classifica finale:
Un torneo molto vivace, meritatamente vinto da un outsider.

[Tutte le foto dall’Open di Reykjavik sono di Fiona Steil-Antoni dalla pagina Facebook del torneo]
Bangkok Chess Club Open 2019
Giocato dal 6 al 14 Aprile, l’Open di Bangkok 2019 ha visto due soli GM sopra i 2600, Il tedesco Ian Gustafsson e l’inglese Nigel Short, ma la presenza di molti giocatori asiatici (per lo più sconosciuti a noi europei) garantiva comunque sorprese. In rappresentanza dei nostro colori hanno partecipato il GM Andrea Stella e il MI Angelo Damia.
La classifica finale ha dato ragione, per spareggio tecnico, a Gustafsson, con Andrea Stella che è arrivato 3° a pari merito ma 6° per spareggio tecnico.
La curiosità per la quale il torneo potrebbe essere ricordato è il match tra Nigel Short e… Alekhine! No, nessuna reincarnazione, ma solamente il nome di battesimo di uno dei tanti giocatori locali, segno di una evidente passione da parte dei genitori.

In realtà il piccolo filippino si chiama Alekhine Nouri e detiene il record di giocatore più giovane ad aver ottenuto il titolo di Maestro FIDE: aveva 7 anni! (però poi si è fermato lì – oggi è un “vecchietto” di 13 anni ed è ancora Maestro FIDE). Alla fine la partita l’ha vinta Short, il quale ora potrebbe mettere nel mirino altri illustri omonimi, come i due giocatori israeliani che nell’ultima edizione del campionato israeliano a squadre hanno dato vita ad un incontro dal sapore di altri tempi: Bronstein-Botvinnik !! E se il il primo giocatore si chiama Or e non David, il secondo si chiama anche Mikhail!
In conclusione, complimenti a Gustafsson e a Sengupta per il risultato e un “Bravo” al nostro Stella.