FIDE World Cup: 10 teste di serie agli ottavi
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(UnoScacchista)
Dopo i primi tre turni della FIDE World CUP 2019, ben 112 giocatori sono stati eliminati. Tra di loro, alcuni dei possibili favoriti per la vittoria e per la qualificazione al Torneo dei Candidati: Giri, Nakamura, Karjakin, Andreikin, Wojtaszek e Artemiev. Pur sapendo di fare un torto ai tanti giocatori non di élite che hanno lasciato solo una breve traccia nel torneo, vediamo qualche aspetto interessante.
[Tutte lo foto sono David Llada, tratte dalla pagina ufficiale del torneo]
Tolleranza zero… o quasi
Come riferisce il sempre bravissimo Ian Rogers, durante il meeting tecnico con i giocatori prima dell’inizio del torneo, l’arbitro capo Ashot Vardapetian ha chiarito due aspetti … particolari. Il primo riguarda il dress code, e il motivo della puntualizzazione è ovviamente stato quello di evitare un secondo caso Kovalyov (leggete qui cosa accadde nella FIDE World Cup 2017). Il secondo aveva come oggetto l’applicazione della regola di “tolleranza zero” per quanto riguarda la presenza alla scacchiera al momento dell’avvio del turno: zero secondi, appunto. Tra la sorpresa generale, però l’arbitro ha chiarito che i giocatori avrebbero potuto evitare la sconfitta immediata pagando alla FIDE una multa di 500 Dollari, valida però solo per un ritardo massimo di 15 minuti. E’ difficile immaginare una combinazione di regola e scappatoia più stupida, francamente.
Controllo antidoping: ce lo chiede il CIO, ma se non scappa…
Dopo la conclusione della prima partita del primo turno, la FIDE ha sorteggiato 4 giocatori per l’esecuzione degli esami antidoping, come previsto dal regolamento del CIO per le manifestazioni organizzate delle Federazioni degli sport affiliati. Tra i quattro c’era anche l’ex-Campione del Mondo FIDE Ruslan Ponomariov, che si è lamentato di aver dovute perdere ben 2 ore per completare l’esame, tempo che non ha potuto usare per preparare la seconda partita contro il giovane russo Andrey Esipenko (con cui aveva perso la prima partita). La FiDE ha dovuto emettere un comunicato ufficiale in cui ha chiarito, tra altri aspetti inerenti la procedura, che “Le ragioni per cui ci sono volute 2 ore per completare il test di Ponomariov sono puramente fisiologiche”. A voi immaginare quali…
Da dove spunta questo Xu Xiangyu?
Una delle sorprese del primo turno è stata l’eliminazione del cinese Bu Xiangzhi da parte del connazionale (e, per noi occidentali, quasi omonimo) Xu Xiangyu. il ventenne e semi-sconosciuto cinese, forte dei suoi 2584 punti Elo, ha poi eliminato Inarkiev, per fermarsi solo al terzo turno contro Alexander Grischuk, che ha ristabilito un po’ di ordine nell’universo scacchistico battendolo per 2 a 0.
Nihal Sarin: così vicino e così lontano…
Un’altra sorpresa del primo turno è stata la qualificazione al secondo turno del giovane GM indiano Nihal Sarin. La sorpresa riguarda solamente il fatto che il suo avversario, il peruviano Jorge Cori, abbia un Elo superiore, ma tutti sanno della forza del quindicenne. Forza (e talento) messe in mostra anche nella prima partita del secondo turno contro l’esperto GM azero Eltaj Safarli. Quando per Nihal tutto sembrava allinearsi per il meglio anche nella seconda partita, una terribile svista ha causato la perdita di un pezzo e, rapidamente, della partita. Il giorno dopo, un distrutto Nihal ha poi perso facilmente lo spareggio.
Quando si sbaglia la preparazione dell’apertura…
… possono succedere brutte cose, ma quando arrivate alla scacchiera e scoprite che non giocate con il Bianco (come vi aveva detto uno degli arbitri) come dovreste comportarvi? Il povero GM norvegese Johan-Sebastian Christiansen, che aveva eliminato con merito Wojtaszek al primo turno, ha “buttato là” qualcosa con il Nero contro il russo Kirill Alekseenko ed è anche riuscito a pattare, ma di certo non deve essere stata una partita facile per lui. Alla fine ha perso allo spareggio Rapid e non ha recriminato troppo, ma è incredibile come l’arbitro, a cui aveva chiesto, abbia potuto dargli una informazione errata.
Cosa serve per vincere? Tanta fortuna!
Così ha risposto Levon Aronian a chi gli chiedeva lumi sulla sua preparazione per vincere il torneo. Apertura? Allenamento Rapid? La scelta giusta per l’Armageddon? Nulla di tutto ciò: fortuna. E se lo dice un giocatore che ne ha già vinti due di questi tornei e sta vincendo tutti i suoi match senza dover andare agli spareggi, c’è da credergli! Anche perché come lui la pensa anche Peter Svidler, che, con la sua solita autocommiserazione, ha detto che sta soffrendo ad ogni turno e che nella prima partita contro Nisipenau stava quasi per abbandonare: e invece, grazie allo stesso fattore citato da Aronian, si ritrova agli ottavi di finale.
Visto che non gioca Carlsen, per me gli spareggi vanno bene
Così la pensa Wesley So, che sta procedendo anch’egli speditamente nel torneo, vincendo sempre a cadenza lenta anche contro avversari di tutto rispetto come l’indiano Vidit. Ding Liren, avendo invece battuto Carlsen nello spareggio della Sinquefield Cup, non si pone questo tipo di problemi e ha già vinto due spareggi, contro Movsesian e Firouzja, il giovane iraniano di cui tutti dicono un gran bene.
Xiong sorprende tutti, soprattutto Giri
Se andate a scorrere la classifica Elo Rapid e Blitz, scoprirete che il il 18enne GM Jeffery Xiong, speranza dello scacchismo USA, non aveva un punteggio Rapid prima della FIDE World Cup e ancora non ha un punteggio Blitz! Che speranza può avere un giocatore così poco abituato ad allenato alle cadenza rapide? Molte a quanto pare, visto che dopo aver eliminato l’altro iraniano Tabatabaei, ha battuto il numero 2 del tabellone, l’olandese Giri, agli spareggi Rapid. Dice che ha vinto perché ha giocato in maniera molto aggressiva: vedremo se nel prossimo match contro Jan-Krzysztof Duda basterà, perché il polacco, che ha eliminato Dmitry Andreikin, è veramente uno specialista.
“Non sono un’esperto di finali di Torre”
Chi può aver fatto questa affermazione, aggiungendo “Sono tutta teoria – Io sono più per la comprensione“? Non pensate a uno dei partecipanti al torneo: l’ha detto Magnus Carlsen, commentando in diretta gli spareggi di ieri. E se il Campione del Mondo dice di non essere esperto di finali di Torre, voi gli credete? io no, anche se sono d’accordo che sia più importante capirli che giocarli a memoria.
Il tabellone degli ottavi
Ecco, infine, il tabellone con gli accoppiamenti per gli ottavi di finale.

Una delle novità dell’edizione 2019 della FIDE World Cup è che c’è un giorno di riposo dopo i sedicesimi di finale, quindi oggi non si gioca a Kanthy-Mansysk. La prima partita degli ottavi è programmata per Venerdì 20 settembre.
Qualche statistica finale
Dal punto di vista geografico, la Russia ha portato il maggior numero di giocatori agli ottavi (5 su 16), ma in termini di percentuale sui partecipanti iniziali, è quella che ha fatto peggio, avendo solo il 18% dei russi partecipanti al primo turno ancora in lizza. E’ chiaro che ci sono stati molti scontri tra compatrioti (in particolare l’eliminazione di Sergey Karjakin da parte di Nikita Vitiugov ha fatto notizia), ma a parte la Francia (che ha Maxime Vachier-Lagrave, unico suo rappresentante, ancora in gioco), stanno facendo decisamente meglio gli Stati Uniti (sono sopravvissuti So, Leinier Domínguez e Xiong dei 6 iniziali) e il Vietnam, che, avendo due giocatori qualificati, ha portato agli ottavi Le Quang Liem. L’Azerbaijan vede lo scontro fratricida tra i due suoi rappresentanti agli ottavi (Shakhriyar Mamedyarov e Teimour Radjabov) sui 3 iniziali, mentre la Cina ha ancora 2 giocatori (Ding Liren e Yu Yangyi, ma ha perso per strada Wei Yi) sui 5 iniziali. Rimangono infine un armeno (Aronian) su 4 e un polacco (Duda) su 4. Tutti eliminati i 10 indiani e i 4 iraniani.
In totale, 10 giocatori europei, 3 asiatici e 3 americani, che, dal punto di vista del punteggio Elo, vedono un solo giocatore sopra i 2800 (Ding Liren) e uno solo sotto i 2700 (Kirill Alekseenko): abbastanza curiosamente, i due si incontreranno nel primo degli ottavi. L’Elo medio degli ottavi è 2749.
L’unico ottavo senza testa di serie è quello tra Xiong e Duda, che hanno preso il posto di Giri e Andreikin.
E Ian Nepomniachtchi?
Se avete letto questo post fino a qui, vi sarete forse posti la domanda, visto che è l’unico dei sedici qualificati di cui non ho detto nulla. Dopo due turni facili, “il-giocatore-con-la-crocchia” ha sofferto enormemente contro il campione russo Tomashevsky, finendo per prevalere solo allo spareggio Blitz. Ma guardate come:
Tomashevsky-Nepomniachtchi
FIDE World Cup 2019, Kanthy-Mansysk, 18.09.2019
Seconda partita Blitz di spareggio
Nalla posizione del diagramma, Il Bianco ha giocato…
E con questa brillante continuazione, vi lascio ai prossimi turni della FIDE World Cup 2019.