FIDE World Cup: vince Radjabov
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(Uberto D.)
Contro ogni pronostico, Teimour Radjabov ha vinto la FIDE World Cup 2019, superando agli spareggi blitz il favorito Ding Liren, che ha perso la sua seconda finale consecutiva dopo quella del 2017 vinta da Aronian. Anche la finale per il 3° e 4° posto è andata agli spareggi, con Maxime Vachier-Lagrave che si è imposto su Yu Yangyi vincendo entrambe le prime partite Rapid.
[Tutte le foto sono tratte dal sito ufficiale del torneo]
Come ogni volta, non posso nascondere un certo disinteresse proprio per i match decisivi per l’assegnazione dell titolo. Dopo aver visto così tante partite, aver vissuto (di riflesso) le emozioni degli spareggi e aver saputo chi dei 128 giocatori iniziali si è qualificato per il Torneo dei Candidati (il vero premio, a mio avviso, di questo torneo), il match di finale mi sembra solo una stanca conclusione, con pochi spettatori e giocatori esausti che non vedono l’ora di tornare a casa.
Quest’anno la FIDE ha aggiunto un secondo match, quello per il 3° e 4° posto, che, a prescindere dall’assegnazione dei premi in denaro, serve solamente a definire la possibile wildcard del Torneo dei Candidati (a ulteriore conferma che quello è il vero fine della FIDE World Cup). Ciò, però, non ha modificato l’atmosfera dimessa degli ultimi 5 giorni, sottolineati proprio dai commenti dei giocatori, che hanno dimostrato più soddisfazione per essere arrivati alla fine del torneo che per il risultato finale in sé.
Radjabov vincitore, Ding Liren di nuovo secondo
I match di finale sono stati giocati su 4 partite a cadenza lenta, ed entrambi si sono conclusi sul 2 a 2. Ma se MVL e Yu Yangyi hanno prodotto 4 patte, Ding Liren e Radjabov hanno giocato un match teso e interessante, con uno scambio di colpi alla 2ª e 3ª partita. Molto bella, in particolare, la vittoria del cinese nella seconda partita, che gli ha fruttato non solo il temporaneo vantaggio, ma anche il premio di bellezza della fase finale del torneo.

I giochi sembravano ormai fatti, data l’estrema rarità delle sconfitte di Ding Liren, ma Radjabov ha dimostrato come non fosse arrivato in finale per caso, giocando un’eccellente terza partita.
Una rapida patta nella quarta partita ha portato inevitabilmente allo spareggio, deciso infine alla cadenza Blitz, dopo quattro patte alle cadenze Rapid.
La prima partita Blitz ha visto profilarsi un’altra patta, ma Radjabov (che aveva il Nero) ha preferito rifiutare la proposta di Ding Liren e, visto che non correva alcun rischio, provare a vedere se riusciva a tirare fuori qualcosa da un finale Cavallo contro Alfiere con un pedone passato. Il cinese non è riuscito a trovare le migliore difesa e, lentamente, è sprofondato in un finale perso.
A questo punto la necessità di vincere immediatamente con il Nero si è dimostrata una difficoltà insormontabile per Ding Liren, che ha finito per perdere anche la 2ª partita blitz.

Ding Liren fallisce quindi il suo secondo assalto (consecutivo) alla FIDE World Cup, mentre Radjabov torna, probabilmente con sua grande sorpresa, a vincere una manifestazione di primo livello. Come fa notare Douglas Griffin, le ultime 8 edizioni della FIDE World Cup sono state vinte da giocatori nati in Unione Sovietica: una dimostrazione indiretta di quanto Riccardo ha scritto qualche giorno fa?
World Cup Winners:
2005 – Levon Aronian
2007 – Gata Kamsky
2009 – Boris Gelfand
2011 – Peter Svidler
2013 – Vladimir Kramnik
2015 – Sergey Karjakin
2017 – Levon Aronian
2019 – Teimour Radjabov.
All of them born in the Soviet Union. It casts a long shadow on #chess, still.— Douglas Griffin (@dgriffinchess) October 4, 2019
Vachier-Lagrave vince il match per il 3° posto
Nell’altro match giocato parallelamente alla finale per il titolo, Maxime Vachier-Lagrave ha battuto Yu Yangyi solamente agli spareggi, ma lo ha fatto in maniera netta, vincendo entrambe le partite Rapid.

Un premio di consolazione, forse, ma che potrebbe tornare molto utile in ottica qualificazione per il Torneo dei Candidati, a maggior ragione dopo la decisione di Anish Giri di ritirarsi dal FIDE Grand Swiss per non correre rischi e preservare il suo attuale punteggio Elo che gli garantisce la qualificazione come miglior Elo medio annuale (dopo Carlsen, Caruana e Ding Liren, già qualificati).
I am actually praising you for acting rationally !
The best strategy is to withdraw from The Grand FIDE Suisse, and in the Grand Prix to make 2 solid draws and lose the rapids as quickly as possible.
Rules should never force players to behave like that, but as of now they do. https://t.co/dtZiWIfNiF
— Peter Heine Nielsen (@PHChess) October 1, 2019
La decisione di Giri ha sollevato qualche critica, ma è difficile da criticare dal punto di vista pratico. Vachier-Lagrave ha però avuto qualcosa da ridire, anche se sempre con eleganza:
I almost agree with you, but @FIDE_chess Grand Swiss rules supposedly forbid players to withdraw without a valid reason from the tournament after signing the agreement – otherwise I would have entered the tournament back in July if I knew I had the option to withdraw at any time. https://t.co/YJQ74WEnuh pic.twitter.com/5LvRQ7Wzqf
— MVL (@Vachier_Lagrave) October 1, 2019
Guardiamo comunque…
Lo stato delle qualificazioni al torneo dei Candidati
Dopo la conclusione della FIDE World Cup, questa è la situazione:
- Caruana (perdente dell’ultimo match per il titolo)
- Radjabov (primo classificato nella FIDE World Cup 2019)
- Ding Liren (secondo classificato nella FIDE World Cup 2019)
- Primo classificato nella FIDE Grand Swiss Tournament 2019 (se non Campione del mondo o già qualificato come 1., 2. o 3., nel qual caso si qualifica il successivo classificato non già qualificato)
- Primo classificato nella FIDE Grand Prix 2019 (se non Campione del mondo o già qualificato come 1., 2., 3 o 4., nel qual caso si qualifica il terzo classificato)
- Secondo classificato nella FIDE Grand Prix 2019 (se non Campione del mondo o già qualificato come 1., 2, 3. o 4., nel qual caso si qualifica il quarto classificato)
- Giri (giocatore con la migliore media Elo calcolata sulle classifiche pubblicate tra il Febbraio 2019 e il Gennaio 2020 e non Campione del mondo o già qualificato secondo i criteri precedenti – non definitivo ma certo al 99%)
- Giocatore nominato dagli organizzatori; deve aver partecipato ad almeno due dei tornei di cui ai criteri 2, 4 e 5 e soddisfare almeno uno dei seguenti sotto-criteri:
-
- deve essere tra i primi 10 della medio Elo calcolata secondo il criterio 7 (al momento uno tra Maxime Vachier-Lagrave, Shakhriyar Mamedyarov, Ian Nepomniachtchi, Alexander Grischuk e Wesley So)
- Vachier-Lagrave (3° alla FiDE World Cup 2019 (o Yu Yangyi se MVL si qualifica altrimenti)
- deve essere il primo non qualificato dalla FIDE World Cup 2019
- deve essere il primo non qualificato dal FIDE Grand Swiss Tournament 2019
- deve essere tra i primi 10 della medio Elo calcolata secondo il criterio 7 (al momento uno tra Maxime Vachier-Lagrave, Shakhriyar Mamedyarov, Ian Nepomniachtchi, Alexander Grischuk e Wesley So)
Nel caso in cui uno qualsiasi dei qualificati non potesse partecipare al Torneo dei Candidati, il sostituto verrebbe ripescato dalla lista Elo (criterio 7).

Per guadagnarsi un posto nel Torneo dei Candidati, MVL ha a disposizione ancora i tentativi diretti al FIDE Grand Swiss Tournament 2019 e nel FIDE Grand Prix 2019 e la possibilità di essere scelto come wild-card dagli organizzatori.
Le decisioni, comunque, non tarderanno a venire, visto che già martedì prossimo inizierà il FIDE Grand Swiss Tournament 2019 all’isola di Man. E il divertimento sarà assicurato anche dalla presenza di Magnus Carlsen e Fabiano Caruana!