Uno Scacchista

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#NorwayChess – Vince Carlsen, con Firouzja brillante secondo

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(UnoScacchista)
Carlsen vince il suo primo torneo “offline” del 2020, ma questa non è la sola notizia del giorno. Il 17enne Alireza Fioruzja si impone all’attenzione di tutti con un secondo posto che per certi versi gli sta anche un po’ stretto. Aronian batte Carlsen (con il Nero) all’ultimo turno e chiude al terzo posto, davanti a un discontinuo Caruana. Il tutto nel giorno in cui la FIDE annuncia il rinvio ad una ipotetica “primavera 2021” della seconda metà del Torneo dei Candidati.

[Tutte le foto sono di Lennart Ootes, prese dalla pagina ufficiale del torneo]

Insomma abbastanza materiale per scrivere più di un post, ma per oggi mi concentrerò sui risultati, rimandando a qualche approfondimento successivo l’analisi di qualche partita particolarmente interessante.

La vittoria dà 3 punti; la patta 1 punto e un ulteriore mezzo punto viene assegnato a chi vince la partita Armageddon di spareggio

Avevamo lasciato Aronian e Firouzja in testa alla classifica al termine del girone di andata, dopo la sconfitta di Carlsen per mano di Duda, e il Campione del Mondo ci si è messo d’impegno per recuperare il terreno perduto ma ha dovuto aspettare l’ottavo turno per superare Firouzja e, grazie ad una fortunata vittoria sull’iraniano, festeggiare la vittoria finale con un turno di anticipo.

La gioia per la vittoria nel torneo è stata però offuscata dalla pessima partita dell’ultimo turno contro Aronian, persa meritatamente dopo aver giocato sorprendentemente molto male un finale di Torri. Nulla di drammatico, ci mancherebbe, ma era dal Dicembre del 2017 (e da 88 partite) che Carlsen non perdeva con il Bianco (statistiche del giornalista norvegese Tarjei J. Svensen): di sicuro Carlsen ha trovato il modo meno dannoso per azzerare una parte dei suoi record.

Il “doppio Namaste” ad inizio partita

Carlsen abbandona senza aspettare la mossa di Aronian

Il torneo ha avuto due commentatori di livello stratosferico per competenza e ricchezza di aneddoti: Judit Polgar e Vladimir Kramnik. L’ex-Campione del Mondo, con la sua esperienza pratica ancora fresca, ha ad esempio capito subito che ieri Carlsen non era in giornata:

Ma l’alchimia dei due, con Judit Polgar in grado di mettere ancora in difficoltà Kramnik con le sue intuizioni tattiche, non è stata da meno. I due campioni hanno letteralmente deliziato gli spettatori non solo con la profondità dei loro commenti (praticamente delle vere lezioni di strategia e tecnica) ma anche con tempi perfetti nel raccontare, spiegare ed integrare l’uno i commenti dell’altra. Un regalo davvero da parte degli organizzatori.

Una carrellata sui giocatori

Prima del loro incontro al 9° turno Carlsen saluta Firouzja con un non so che di minaccioso

Non credo ci sia nulla da aggiungere a quanto detto su Carlsen. al rientro sullo “schermo di legno” il Campione del Mondo ha mostrato un po’ di ruggine, come tutti, ed ha vinto il torneo grazie ai risultati degli Armageddon (con il punteggio standard ci sarebbe stato un ex-aequo tra lui, Firouzja e Aronian), ma comunque ha confermato di essere “il Federer degli scacchi“, come l’ha definito Kramnik.

Alcune delle sue vittorie diventeranno un classico per la linearità e la logica cristallina del suo gioco. Mi riprometto di commentarvele a breve.

La stella nascente

Alireza Firouzja ha dimostrato con tutta evidenza la sua forza di gioco e il suo enorme potenziale. A 17 anni ha chiuso davanti a giocatori molto affermati come Caruana ed Aronian e questo incredibile risultato, che si può paragonare ai grandi risultati del giovane Fischer, non è affatto diminuito dalla svista contro Carlsen. Anzi, quell’errore mette ancora più in risalto l’eccellente torneo che il ragazzo ha giocato: come ha semplicemente detto a fine torneo, poteva tranquillamente vincere il torneo senza che nessuno ne avesse da ridire.

Aronian e le sue camicie: qualcosa che mancava da tempo a noi appassionati

Aronian è andato a un soffio dalla vittoria finale e, a parte qualche inevitabile alto e basso, ha impreziosito il torneo con una vittoria contro sia Carlsen sia Caruana. E’ un piacere sentirlo scherzare sulle sue partite (“Alla fine le mie mosse contro Carlsen non sono state le migliori ma sono servite a confonderlo“) e sul secondo stop al torneo dei Candidati (“La soluzione è semplice: annullarlo del tutto e far giocare a me il match per il titolo contro Carlsen!“)

Un torneo altalenante, con le vicende del Torneo dei Candidati a togliere la serenità

Fabiano Caruana ha giocato un torneo di poco al di sotto delle aspettative, ma comunque sarebbe bastato che concretizzasse il vantaggio che aveva ottenuto contro Carlsen per trasformarlo in un torneo eccellente. Come lui stesso ammesso, però, le vicende del Torneo dei Candidati (si gioca? non si gioca? si va a Ekaterinburg o a Tbilisi?) non lo hanno di certo aiutato.

Duda è stato poco solido, ma si è fatto di certo notare

Il polacco Duda, inserito tra i partecipanti in sostituzione di Giri, non ha giocato il torneo che sperava ma non è sicuramente passato inosservato, grazie alla sua vittoria contro Carlsen al 5° turno. Dovrà comunque analizzare bene cosa ancora gli manca per giocare a questi livelli: le qualità tattiche non gli mancano di certo, ma qualcosa nella gestione del repertorio di apertura in funzione delle sue caratteristiche deve essere rivisto.

Tari ha comunque motivi per sorridere

Aryan Tari ha fatto esperienza ma, per ora, non è in grado di competere a questi livelli. Ha avuto comunque qualche buona possibilità e potrà fare tesoro di una opportunità che molti suoi coetanei e GM di pari livello difficilmente potranno avere. L’effetto-Carlsen ha anche questi risvolti sul movimento scacchistico norvegese.

A quando il prossimo torneo?

La sala di gioco, con un numero molto ridotto di spettatori, come deciso per rispettare le norme di sicurezza

E’ un vero peccato che quasi sicuramente dovremo aspettare molto tempo prima di rivedere lui e tutti gli altri giocatori giocare dal vivo. Il piacere della diretta e delle fotografie alla scacchiera sono qualcosa che dovremo imparare a gustare e a ricordare quando, inevitabilmente a lungo, il gioco online sarà l’unica forma di gioco praticabile a livello internazionale.

[Tutte le foto sono di Lennart Ootes, prese dalla pagina ufficiale del torneo]

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