Fuderer non amava gli scacchi, ma giocava bene
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(Topatsius)
Pochi giorni fa ho visto qui un articolo di Riccardo su un personaggio “minore”, ma molto stimolante e che è stato un piacere anche per me riscoprire: il serbo della Vojvodina, naturalizzato belga, Andrija Fuderer.
Volevo aggiungere qualcosa su di lui.
Credo che Fuderer (1931-2011) sia stato uno dei più talentuosi giocatori del mondo negli anni ’50, e che il titolo di GM onorario, che ricevette dalla FIDE nel 1990, fosse più che mai appropriato. Peccato che la sua attività sia stata circoscritta a pochissimi anni, quelli tra il 1951 e l’inizio del ’55, e poi al 1958 (in mezzo fra il ’55 e il ’58 ci furono gli studi e la laurea).
Fuderer ha fatto parte della migliore squadra olimpica jugoslava della storia: Gligorić, Matanović, Ivkov, Trifunović, Fuderer e Đurašević. Quella Jugoslavia giunse seconda alle Olimpiadi di Monaco nel 1958 e lui fu medaglia di bronzo individuale con un ottimo 8,5/11 (8 vittorie e una patta).
E’ invece del torneo di Beverwijk 1952 una partita della quale fu vittima il GM olandese Donner, uno che pure non regalava punti tanto volentieri e tanto in fretta.
Quando scoprii quella partita, parecchi anni dopo, decisi di smettere di giocare la variante Forgacs della difesa Caro Kann, talmente fui colpito dalla fulminante miniatura di 17 mosse con le quali quella Caro Kann di Jan Donner venne letteralmente strapazzata. Eccola:
Fuderer – Donner
Beverwijk 1952
Una lezione terribile!
Ho finito. Anzi, no: dimenticavo di spiegare la cosa principale, ovvero il motivo del mio titolo di oggi. Beh, potete leggere qui una lunga lettera del figlio di Andrija Fuderer, Miha, scritta dopo la morte (2 ottobre 2011) di Andrija, pubblicata dal “Royal Chess Circle Deurne” (http://www.skdeurne.be/Nieuws/Fuderer.php) nella quale è spiegato come papà Fuderer non avesse avuto una vera e propria passione per gli scacchi (1), ma che sapeva soltanto “giocare bene”, così come riusciva bene in tante altre attività: chimica, matematica, pianoforte, nuoto, tennis, lingue (ungherese, tedesco, croato, italiano, francese, olandese, spagnolo, catalano!) …. (2)
Chissà dove sarebbe potuto arrivare il genio di Andrija Fuderer se avesse avuto nella vita un unico interesse, gli scacchi, così come accadde per tanti altri campioni!
Nota (1): Questo non travolgente amore di Fuderer per gli scacchi, unitamente ad altri simpatici aneddoti, è stato ricordato anche da un nostro affezionato lettore nel suo commento di venerdì scorso al post di Riccardo.
Nota (2): Fuderer conosceva l’italiano in quanto visse per una quindicina di mesi anche in Italia, prima di trasferirsi in Belgio e poi in Spagna.