Uno Scacchista

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Niemann-Carlsen 1.d4 Cf6 2.c4 1-0. Cosa aggiungere?

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Magnus Carlsen Re nero, nella interpretazione di Siri Dokken

(UnoScacchista)
Alla seconda mossa Carlsen abbandona la sua partita contro Niemann nel sesto turno della Julius Bear Generation Cup. Senza dire una parola, senza alcun commento, il Campione del Mondo fa una dichiarazione enormemente più clamorosa dell’ormai famoso Tweet con il breve video di Mourinho. Quello che è successo ieri, o meglio quello che non è successo ieri, è molto grave e preoccupante perché, come avevo già scritto, non c’è una facile via di uscita da questa situazione che salvaguardi la reputazione dei due giocatori e degli scacchi.

Avevo in mente di chiudere il post con queste poche righe, ma preferisco provare ad elaborare meglio perché la situazione che si è creata, anzi, che Magnus Carlsen, il Campione del Mondo e uno dei più forti giocatori di sempre, ha creato, è un grave rischio per gli scacchi.

E’ adesso chiaro e confermato che il conflitto di Carlsen con Hans Niemann non è risolvibile per vie diplomatiche e con dichiarazione di scuse più o meno reciproche. Il norvegese ha rilanciato e, volendo escludere motivi strettamente personali che esulino dagli scacchi, tutto ruota intorno alle accuse a Niemann di barare alla scacchiera. Nessuna evidenza è stata trovata o provata, quindi… o Carlsen ha in mano elementi di prova a tutti ignoti oppure le sue recenti mosse risultano incomprensibili.

Il danno alla reputazione di Niemann è sotto gli occhi di tutti e anche la sua salute psicologica potrebbe subire danni visto il rischio che la sua carriera, appena iniziata, subisca uno stop sulla base di insinuazioni non provate ma anche difficili da eliminare completamente.

Continuo a ritenere sempre più urgente una dichiarazione ufficiale di Carlsen. Il suo silenzio, specialmente se accompagnato da altri gesti clamorosi, non fa altro che gettare un’ombra su tutto il movimento scacchistico.

Il Campione del Mondo è uscito di senno? E’ così facile barare tanto che nonostante le sue accuse non si riesce a fermare il presunto reo? Viene dimostrato che Hans Niemann ha effettivamente barato ma nonostante tutto viene invitato ai più importanti tornei? Quanti altri giocatori stanno barando in questo momento? Carlsen ha iniziato in maniera clamorosa una battaglia senza quartiere contro ciò che potrebbe distruggere gli scacchi online? E perché nessun altro giocatore si sarebbe unito a lui in questa battaglia?

Mai slogan fu più azzeccato. La mossa che conta deve essere fatta da Carlsen. Adesso

Non esiste, a mio parere, una risposta coerente a tutte queste domande e ognuna delle possibili risposte porta a uno scenario negativo. Fino a ieri mattina Carlsen avrebbe potuto “metterci una pezza” con una dichiarazione in un senso o nell’altro, ma oggi una presa di posizione chiara e circostanziata da parte sua (e non da altri) è assolutamente indispensabile.

Insinuare, senza provarlo, che un giocatore di primo piano abbia barato o stia barando senza che lo si possa provare non fa altro che dare forza a chi pensa che l’avvento dei computer e delle varie tecnologie di comunicazione abbiano ormai distrutto gli scacchi agonistici.

La battaglia è sicuramente sui sistemi anti-cheating, ma perché fare di Hans Niemann il bersaglio? Una scelta casuale? Un errore? Una scelta motivata? Troppe domande e nessuna risposta, fina a quando Carlsen non si deciderà a esprimere in parole il suo pensiero, senza nascondersi dietro ad ammiccamenti, frasi di terzi o gesti silenziosi.

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