Inizia il mastodontico Champions Chess Tour 2023
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(UnoScacchista)
Inizia oggi l’edizione 2023 del Champions Chess Tour, la manifestazione originariamente lanciata da Carlsen e Chess24(dot)com nel 2021 e caratterizzata da una serie di eventi Rapid e Blitz online. Quest’anno il Tour è ovviamente patrocinato da Chess(dot)com e vede da un lato un montepremi altissimo (un totale di 2 milioni di dollari), dall’altro un formato particolarmente complicato, anche se pensato per consentire a più giocatori di partecipare e per evitare che qualcuno (un nome a caso, Carlsen) lo vinca anzitempo.
Onestamente, per navigare attraverso le regole di qualificazione ai 6 eventi principali, che definiscono i qualificati per il torneo finale, serve essere particolarmente versati nel leggere regolamenti e capire tutte le diverse modalità di accesso.
Per chi ha voglia e tempo, questa è la pagina dedicata alla descrizione del formato della manifestazione. Per tutti gli altri farò del mio meglio per riassumere il tutto.
6 Tornei “major”
Come prima cosa, il Tour prevede, come detto, 6 tornei “major”, i cui risultati contribuiscono a formare la classifica generale del Tour e i cui vincitori sono qualificati per il torneo finale. Sembrerebbe facile, messa così, ma ogni torneo “major” viene giocato in 3 gruppi (1ª, 2ª e 3ª divisione) a composizione diversa (8 giocatori in 1ª, 16 in 2ª divisione e 32 in 3ª divisione). La classifica di ogni divisione dà diritto a punti per la classifica finale.
Altra nuova caratteristica è che i tornei si svolgono con il formato knock-out, ma con eliminazione solo in caso di doppia sconfitta. Questo significa che chi perde un match viene ripescato in un “sotto-torneo dei perdenti” e, sulla carta, ha ancora la possibilità di vincere la divisione. Unica differenza di formato, è che i match di inizio torneo e quelli tra i vincitori vengono giocati su 4 partite, mentre quelli tra i perdenti su sole 2 partite.
La cadenza di gioco (che, ripeto, è online) è di 15’+3″ e in caso di parità nel match si gioca una partita secca Armageddon, per il quale i giocatori partecipano ad un’asta per il tempo con il quale sarebbero disposti a giocare con il Nero. Chi offre il tempo più basso giocherà con il Nero con il tempo offerto (senza incremento) e vincerà il match in caso di patta, mentre il Bianco giocherà con 15 minuti (sempre senza incremento).
6 tornei “Play-In”
Ci siete ancora? Me lo auguro, perché fino a qua vi ho spiegato solamente come si svolgeranno i 6 tornei “major”, dei quali il primo, denominato “Airthing Masters”, comincia oggi. Di complicatezza ancora maggiore è la modalità di qualificazione alle 3 divisioni, in parte definita sulla base del torneo “major” precedente (o dei risultati del Champions Chess Tour 2022 per il primo della serie), in parte sui risultato di un torneo di qualificazione denominato “Play-In” che viene organizzato nella settimana precedente al torneo Major.
Avete già capito, quindi, che la settimana scorsa si è già svolto il primo “Play-In”, che ha deciso 6 partecipanti alla 1ª divisione dell'”Airthing Masters” (Magnus Carlsen e Wesley So erano qualificati in quanto rispettivamente vincitore del “Champions Chess Tour 2022” e vincitore del “Global Chess.com 2022″), i 16 che giocheranno in 2ª divisione e i 32 che si affronteranno in 3ª divisione.
I torney Play-In sono giocati nel formato di un torneo svizzero da 9 turni e partita da 10’+2”, la cui classifica decide le qualificazioni ad una fase knock-out a cui accedono i migliori 76 e il cui risultato definisce la suddivisione dei giocatori nelle 3 divisioni del torneo “major” seguente.
Tornei settimanali di qualificazione ai “Play-In”
Pensate sia finita qui? Bene, vi sbagliate, perché non vi ho ancora spiegato come ci si qualifica per i tornei “Play-In”. Qui la cosa si fa ancora più complessa, perché se i GM non ne hanno bisogno e vanno direttamente a giocare il “Play-In”, tutti gli altri giocatori al mondo che hanno un titolo FIDE possono iscriversi e giocare i tornei settimanali di qualificazione (svizzeri da 11 turni, cadenza 10’+2″): i primi 3 arrivati sono qualificati per il primo “Play-In” programmato.
Le finali di dicembre
Se siete riusciti a visualizzare tutta la piramide composta dai tornei settimanali di qualificazione dai 6 tornei “Play-In” e dai 6 tornei “Major”, vi sarete fatti un idea di come la qualificazione per il torneo di finale del Champions Chess Tour sia una questione complessa da gestire, ma avrete anche capito che, in linea teorica, qualunque giocatore con un titolo FIDE può arrivare a giocare con i più grandi specialisti mondiali. Improbabile, direte voi, ma non impossibile.
In ogni caso, il risultato di questo enorme numero di partite giocate sarà quello di selezionare 8 giocatori per il torneo di finale, che si svolgerà dal 4 al 22 dicembre 2023. La finale sarà organizzata in una prima fase (“Play-off”) costituita da un torneo all’italiana che designerà i primi due qualificati alla vera e propria finale a 4; gli altri due finalisti usciranno da un torneo knock-out (sempre con eliminazione dopo la seconda sconfitta). La finale a 4 sarà infine, finalmente, un banale torneo ad eliminazione con semifinale e finale.
Airthing Masters
Il torneo che inizia oggi vede nella 1ª divisione Carlesn e So, come detto, e i primi 6 classificati dal tornei “Play-In” giocato venerdì scorso, il 3 febbraio: Gukesh D, Rauf Mamedov, Alireza Firouzja, Arjun Erigaisi, Alexey Sarana e Hikaru Nakamura.
Gli accoppiamenti dei match sono Carlsen-Sarana, Firouzja-Erigaisi, So-Mamedov e Gukesh D-Nakamura.
Nelle altre divisioni si affronteranno grandi giocatori, come è facile immaginare: Nepomniachtchi, Dubov, Caruana e Kramnik sono nella 2ª divisione, mentre Praggnanandhaa, Grischuk e Svidler sono tra i grandi nella 3ª divisione.
E UnoScacchista cosa può fare davanti a tutto ciò?
Dubito fortemente di essere in grado di seguire una tale abbondanza di partite e, onestamente, non riesco ad immaginare chi potrà mai appassionarsi ad altro che non sia la 1ª divisione o il risultato di uno dei suoi beniamini.
Questa mastodontica manifestazione va esattamente nella direzione che avevo delineato nel mio post “Come si evolveranno gli scacchi nei prossimi anni?” e confermo di non essere affatto sicuro che sia qualcosa che possa appassionare non tanto uno scacchista della mia età , ma anche coloro che non hanno tempo e risorse mentali per star dietro ad una tale quantità di risultati. E cosa potrà mai rimanere, alla fine, se non il risultato statistico delle classifiche? Come potrà una sola partita rimanere nella memoria o addirittura nella storia del gioco?
La penso proprio come ha riassunto molto bene Olimpiu Urcan:
Guardare gli scacchi online di alto livello è come banchettare con una torta al cioccolato: non importa quanto sia buona, puoi averne solo tanto così
Con così tanti campioni in lizza, con così tanti tornei alla portata delle decine di migliaia di giocatori, con una copertura sui social che si annuncia capillare, è chiaro che i numeri faranno contenti chess(dot)com e verranno usati come dimostrazione della diffusione degli scacchi, ma io rimango convinto che questa continua rincorsa all’evento di oggi, che verrà rapidamente dimenticato perché ci sarà il nuovo, più importante evento di domani, finirà per rendere gli scacchi un passatempo senza anima. Sbaglierò e non sarò al passo con i tempi, ma questo è quello che temo.
Per tutti gli altri, buon divertimento con il Champions Chess Tour 2023!