Scaccobollo – Nel 1972, quando la Germania aveva due squadre
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(Roberto C.)
Nel 1972 venne giocata venne giocata a Skopje in Jugoslavia la XX Olimpiade scacchistica. La Germania aveva due squadre, quella EST e quella OVEST, e avrebbe dovuto attendere altri venti anni fino alle Olimpiadi del 1992 di Manila (Filippine) quando per la prima volta dopo la fine della seconda guerra mondiale partecipò con una rappresentativa unita della Germania.
Nel 1972, però, fu anche la prima volta in cui si svolsero contemporaneamente l’Open e il torneo femminile e la prima edizione nella quale il punteggio Elo venne usato per formare gli otto gruppi della prima fase con squadre da sei giocatori ciascuna (quattro titolari e due riserve).
A Skopje nel Gruppo 4 vinse la Germania Ovest con 25 punti e nel Gruppo 6 vinse la Germania Est con punti 23½: entrambe si qualificarono per la Finale A.
Nella squadra tedesca della Germania Ovest giocarono Hübner, Darga, Pfleger, Hecht, riserve Kestler e Dueball. Hübner vinse la medaglia d’oro individuale (15 punti su 18; 83,3%) davanti al Cecoslovacco Hort (argento con 14,5 su 18; 80,6%) e all’australiano Browne (bronzo con 17,5 su 22; 79,5%) e Dueball quella di bronzo in sesta scacchiera (2° riserva).
Nella squadra tedesca della Germania Est giocarono Uhlmann, Malich, Knaak, Liebert, riserve Schöneberg e Vogt.
La Germania Ovest si classificò al 5° posto assoluto con 35 punti, dietro alla Cecoslovacchia (35,5) e davanti alla Bulgaria (32); la Germania Est arrivò al 10° posto assoluto con punti 27½.
Per celebrare la partecipazione alla manifestazione sportiva, il 5 ottobre 1972, furono emessi dalle poste della Germania Ovest quattro valori dentellati da 25 + 10 pf, 30 + 15 pf, 40 + 20 pf e 70 + 35 pf (pfennig, la centesima parte del Marco tedesco, poi sostituito dall’€).
Una simile serie di francobolli è stata emessa dall’Ufficio postale del settore Ovest di Berlino, con alcune differenze (oltre al valore di 20 + 10 pf invece che 25 + 10 pf., diverso il colore dei pezzi e i disegni sulla porcellana).
Tutti e otto i valori avevano una ‘maggiorazione’ di prezzo con l’obiettivo di reperire fondi a beneficio di enti assistenziali ai quali sarebbe stata successivamente devoluta.
I pezzi degli scacchi raffigurati fanno parte di un pregiato set, in porcellana di Gien, conservati nel museo di Amburgo.
La squadra sovietica (Petrosian, Korchnoi, Smyslov, Tal, riserve Karpov e Savon), proprio all’ultimo turno, vinse con 42 punti e conquistò anche tre medaglie individuali d’oro (Korchnoi, Tal e Karpov) e una d’argento (Smyslov).
Seconda con punti 40½ arrivò l’Ungheria (Portisch, Bilek, Forintos, Ribli, riserve Csom e Sax) nonostante avesse in prima scacchiera il fortissimo Portisch, il Mozart magiaro, e vinse lo scontro diretto con i sovietici (Bilek vinse contro Korcnoj).
Terza la Jugoslavia (Gligorić, Ivkov, Ljubojević, Matanović, riserve Matulović e Rukavina) con 38 punti: un ottimo Ljubojević conquistò la medaglia d’oro in 3ª scacchiera con 15,5 punti su 19, davanti a Smislov (11 punti su 14) e al colombiano Carlos Quartas (13 punti su 18).
Nello stesso Gruppo 6 dove giocò la Germania EST giocò anche l’Italia (Tatai, Mariotti, Paoli, Micheli, Cappello e Capece) che si classificò al 4° posto, con 17 punti, ed entrò nella Finale B dove arrivando undicesima su sedici squadre riuscì ad arrivare al 27° posto assoluto su 63 squadre partecipanti.
(Qui la rubrica precedente e qui tutti gli articoli di questa rubrica)
[Come è consuetudine si cercherà di seguire cronologicamente, senza avere la pretesa di essere esaustivi, quanto scritto sulle maggiori riviste scacchistiche italiane da vari autori (Ariodante Agostinucci, Oscar Bonivento, Giuseppe Scoleri Cardelli, ecc.); a tutto ciò si aggiungeranno informazioni dai vari cataloghi italiani ed esteri e anche dal web, facendo largo utilizzo delle immagini cortesemente rese disponibili da Roberto Cardani, titolare del gruppo Facebook ‘Filatelia e Scacchi’, che ringraziamo.]