Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Avete mai provato a giocare a scacchi circolari?

5 min read

Petrosian - Donner, Wjik aan Zee 1971

(UnoScacchista)
Abituati a ragionare in termini di colonne, traverse e Re nell’angolo? Dovrete cambiare idea quando inizierete a giocare a “scacchi circolari”. Se non ne avete mai sentito parlare, non preoccupatevi: vi racconteremo noi di quando Petrosian provò a giocarci per realizzare come i suoi proverbiali sacrifici di qualità non funzionassero, o di quando David Howell, a soli 11 anni, ne diventò Campione del Mondo.

Gli scacchi giocati su una scacchiera circolare non sono un’invenzione recente, tanto che sono chiamati anche “Scacchi Bizantini” e se ne trova traccia fin dall’anno 947, quando Al Mas’udi pubblicò la prima versione del suo libro enciclopedico “Murūj aḏ-Ḏahab wa-Maʿādin al-Jawhar“.

A sinistra: مُرُوج ٱلذَّهَب وَمَعَادِن ٱلْجَوْهَر – Al Mas’Udi, 947 d.C.
A destra: Meadows of gold and Mines of Gem – Al Mas’Udi (traduzione di A. Sprenger, 1841)

Nella traduzione di Aloys Sprenger del 1841 viene citata la “Historia shahiludii” di Thomas Hyde del 1694, dove nella sezione “De Scaccario” compaiono gli shatrangj rotundum tra le diverse scacchiere ideate da Tamerlano.

Historia shahiludii – Thomas Hyde, 1694, p.60-61 (De Scaccario)

Di scacchi circolari parla anche Joseph Strutt nel suo “The Sports and Pastimes of the People of England” del 1801, citando i manoscritti di Sir Robert Bruce Cotton ed in particolare quello codificato come “Cotton MS Cleopatra B IX“.

“The Sports and Pastimes of the People of England” – Strutt, 1801, p.246

Nel libro “The Chess Player: Illustrated with Engravings and Diagrams“, edito da N. Dearborn nel 1841, è mostrata una scacchiera circolare, descritta come in uso alla corte di Tamerlano il Grande, sulla quale è rappresentato il percorso del Cavallo che passa in sequenza su tutte e 64 le caselle.

Anche nella sua corposa opera “A History of Chess” del 1913, Harold James Ruthven Murray include una dettagliata descrizione degli scacchi circolari, definendoli “quite playable” (“abbastanza giocabili”) e facendo riferimento, oltre che a Al Mas’Udi, all’opera enciclopedica di metà del 1300 “Nafa’is al-funun fi’arayis al-‘uyun” dove l’autore, Muhammad ibn Mahmud Amuli, scrive di “shatranj al-muddawara” (scacchi circolari) o “shatranj al-Rûmîya” (scacchi bizantini).

Nonostante la sua lunga storia, questa variante degli scacchi finì in un immeritato oblio, soppiantata dalla versione “ortodossa” degli scacchi sostenuta e diffusa dalla FIDE. Fu solo nel 1983 che riaffiorò l’interessere per gli “Scacchi Circolari” e fu fatto un tentativo di codificarne le regole. Grazie al lavoro di David Reynolds e degli avventori del pub Tap and Spile di Hungate, Lincoln (UK), vennero definite la disposizione iniziale e le regole, in gran parte uguali a quelle degli scacchi classici, con la sostanziale differenza che a Scacchi circolari non è obbligatorio dichiarare lo scacco ed è possibile vincere mangiando il Re avversario.

Campionato del Mondo di Scacchi Circolari del 2004 (Foto di George Jelliss)

Come si vede nei due diagrammi qui sotto, la disposizione della scacchiera circolare è in pratica quella della scacchiera ortodossa tagliata a metà verticalmente e collegata sulle traverse di base in modo da formare un cerchio. Avrete sicuramente notato che questa disposizione, codificata nel 1983, è diversa da quella da cui partirono Petrosian e Donner nella loro sfida del 1971 (foto di apertura): il motivo è che all’epoca gli scacchi circolari venivano giocati con regole differenti nelle varie regioni europee.

E’ con queste regole che nel 2002 David Howell, a soli 11 anni, diventò Campione del Mondo di Scacchi circolari. Non è stata mai fatta troppa pubblicità a questo successo del GM inglese, forse per la poca diffusione degli scacchi circolari, ma, come si vede nella foto che segue, Magnus Carlsen (in un contesto ovviamente scherzoso) non fu molto contento di sapere che Howell, suo coetaneo, era diventato Campione del Mondo prima di lui.

Carlsen tira i pezzi a Howell dopo aver saputo che l’inglese era diventato Campione del Mondo a soli 11 anni, Norvegia 2021

Insomma, ora che gli scacchi “ortodossi” rischiano di diventare ripetitivi grazie ai (o a causa dei) vari programmi scacchistici, perché non provare gli scacchi circolari per respirare una boccata d’aria fresca? Molte piattaforme di gioco online, come Lichess, sono già pronte e da qualche tempo offrono questa opzione tra le varianti proposte. Provateci, il divertimento è garantito!


Molti di voi avranno pensato che questo post, uscito in una data particolare, fosse un “pesce d’aprile”. In effetti lo è, ma in qualche modo ho voluto giocare con voi sul sottile discrimine tra finzione e realtà.

Non so quanti lo sapevano o lo hanno valutato correttamente, ma il post è veritiero nella sua maggior parte. Gli “Scacchi circolari” esistono davvero, le citazioni dei libri dei secoli scorsi sono tutte vere e si sono giocate davvero più edizioni dei Campionati del Mondo di Scacchi circolari secondo le regole codificate da David Reynolds e amici. Vi dirò di più, tutte le foto sono vere e David Howell è diventato davvero Campione del Mondo della specialità a 11 anni. Anche il modo con il quale la scacchiera circolare è rappresentata nei diagrammi (due semi scacchiere ortodosse separate verticalmente) corrisponde alla prassi delle riviste specializzate.

Dove ho cominciato a “inventare” è quando ho scritto che Petrosian e Donner hanno giocato con regole diverse (nulla di tutto ciò, era una foto dimostrativa e scherzosa), così come la foto in cui Carlsen tira scherzosamente i pezzi a Howell non riguarda affatto la reazione alla notizia del titolo mondiale dell’inglese.

Infine, se avete provato ad accedere alla variante “Circular Chess” su lichess senza trovarla, immagino avrete capito che non è una limitazione del vostro profilo, ma il vero “pesce d’aprile”, visto che me lo sono inventato di sana pianta.

Spero che il post vi abbia fatto sorridere e, magari, interessare ad una variante degli scacchi che, lo confesso, mi sembra tutt’altro che peregrina.

4 thoughts on “Avete mai provato a giocare a scacchi circolari?

  1. Dopo la lettura di questo articolo ho fatto ricerche e cercato di approfondire.
    Ho trovato risorse on line per giocare a scacchi circolari e un po’ di altre cose interessanti.
    Ora sto salvando tutto quello che c é archiviato della Societa Scacchi Circolari perché sarebbe un peccato se andasse perso per via del fatto che il sito non esiste più.

    Mi chiedevo se fosse possibile scambiare due chiacchiere su questi scacchi e capire alcune cose che mi confondono.
    E che vengono riportate da varie pagine …dedicate.ochevinconkevincono

    1. Ciao Mario.
      Come ho riportato nella nota a fine articolo e come si potrebbe intuire dalla data di pubblicazione, quel che è scritto nel post contiene qualche elemento scherzoso. Non l’esistenza e le regole degli scacchi circolari, ma … no, lichess non li ha ancora inseriti tra le varianti giocabili online 🙂

      1. Ciao se siete interessati a giocare a scacchi circolari eccomi 🙂 e vi do due links dove giocare online:

        1) https://greenchess.net/rules.php?v=circular mi trovate come Avelix71

        2) https://www.ajedrezeureka.com/ajedrez-circular/ potete giocare contro il computer o scegliere….di giocare contro un avversario che vi trova lui

        Posso dirvi che io da ormai quando ho letto questo articolo mi sto praticamente dedicando a questo 🙂 e di scoperte e persone interessanti ne ho fatte ( uno su tutti Francis Bowsers 7 volte campione del mondo di scacchi circolari, persona che mi ha chiarito tante cose, una su tutte la notazione usata perchè come vedrete da quei due links c’è un po di confusione, e non vi metto un altro dove potere creare diagrammi che usa la notazione algebrica derivata dalla ascacchiera quadrata… )

        Se avete voglia di parlarne io sono stra disponibile, và detto che questo post io lo ringrazierò a vita per avermi incuriosito e fatto conoscere ( davvero i “collegamenti sono da perdersi” ) altre persone e realtà correlate agli scacchi giocati su scacchiere rotonde “circolari”……

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